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TOMMY CASH: un ottimo performer che reinventa in chiave moderna la nobile disciplina dell’MC'ing

  • Paolo Stucchi
  • 24 feb 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

TOMMY CASH

22 Febbraio 2019

Circolo Magnolia

Milano /Segrate

Voto 9

Di Paolo Stucchi


A quasi un anno dal suo debutto live in Italia, il Circolo Magnolia in collaborazione con Radar Concerti ospita nuovamente sul suo palco Tommy Cash. Il rapper estone fa tappa a Milano e Roma durante il tour europeo per presentare il suo nuovo album “¥€$”, uscito a novembre 2018.


Il nuovo progetto, molto apprezzato da critica, addetti ai lavori e pubblico, mischia brutali produzioni elettroniche post-industriali, come quelle del duo tedesco della Pan Records Amnesia Scanner, con i beats composti dallo storico Boys Noize; il tutto nel quadro di un’avanguardistica composizione pop, la cui direzione artistica è affidata prevalentemente al geniale A.G. Cook con l’aiuto, all’occorrenza, anche di Danny l Harle, altra punta di diamante del collettivo e label londinese PC Music, a cui è affiliato l’eclettico rapper di Tallinn.


L’immaginario costruito nelle liriche dall’artista estone, arricchite nel nuovo album da featuring vocali (la popstar Charli XCX, il re del funk brasiliano Mc Bin Laden, la cantautrice Caroline Polachek e Rick Owens) prende vita nella ricerca visuale che caratterizza i videoclip dei suoi singoli, “condotti” dallo stesso Tommy Cash. L’innovativa estetica post-sovietica del controverso cantante, cresciuto in un monolocale situato in un distretto a netta prevalenza russa di Tallinn, attira l’attenzione anche nel mondo della moda: il magazine Dazed inserisce infatti il rapper di origini ucraine, russe e kazake al sesto posto della classifica “The 20 most stylish people of 2018”.


In apertura all’esibizione di Tommy Cash alle 23:00 sale sul palco del Magnolia Pippo Sowlo, che con il suo lol rap intrattiene il pubblico. Il provocatorio rapper di Torre Gaia esordisce nella sua performance cantando “Always Do The Spia”, un ossimorico quanto divertente omaggio al Truceklan, storico collettivo gangsta rap romano, e alle forze dell’ordine. L’ironia sorprendentemente spiazzante portata in lirica dal rapper romano nel progetto musicale infrange ogni tabù e supera ogni forma di moralismo con la realizzazione di canzoni come “Fregne Mutilate”, registrata sul celebre beat di “Hotline Bling” di Drake, e “Condorello”. Una comicità a un primo impatto beota che si rivela in un secondo momento studiata: l’intento del rapper romano nel concept artistico del progetto è infatti “l’infrazione dei limiti e dei divieti degli schemi culturali, l’elaborazione del pretesto che li faccia crollare”. Buona parte del pubblico canta a memoria assieme a Sowlo le sue hit più famose, mentre chi non lo conosce, se ne innamora e diventa suo fan. Dopo circa una quarantina di minuti di esibizione Pippo saluta il pubblico e abbandona il palco.


Tommy Cash fa la sua apparizione sul palco a mezzanotte circa, avvolto in una nube di vapore e preceduto dalla proiezione di visuals, scatti fotografici, screenshots estrapolati per la maggior parte dal suo account Instagram. Il talento est-europeo apre l’esibizione cantando l’intro del nuovo album “Wait A Minute!” e a seguire la penultima traccia del disco, “Not Care”. Le visuals digitali, che si susseguono sullo sfondo, cambiano coerentemente a ogni canzone che accompagnano. L’irriverente ironia iper-sessuale riscontrabile nelle liriche del versatile rapper estone sfocia in una performance live che permette al pubblico di sfogare gli istinti più primordiali e violenti della natura umana: il tendone del Circolo Magnolia si trasforma infatti in un campo di battaglia, in cui gli spettatori in preda al delirio si lasciano trasportare in brutali poghi per l’intera durata del concerto. Gli imponenti bassi di A.G. Cook in produzioni come “Pussy Money Weed” e “Little Molly” fanno tremare il pavimento. Cash tiene il palco alla grande, rivelandosi un ottimo performer e reinventando in chiave moderna la nobile disciplina hip hop dell’MC'ing. Il rapper infatti fa da vero e proprio “master of cerimony” di un rave party tra i più hardcore e cattivi in circolazione: ciò non stupisce, considerando che l’artista affonda le sue origini proprio nella scena rave underground est-europea. Tra curiosi e fan affezionati, il concerto di Tommy Cash non delude proprio nessuno.





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