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EUGENIO FINARDI: rock, rinvigorito ed energico, pronto per il tour estivo #EugenioFinardi #Finardime

  • Giorgio Zito
  • 14 apr 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

EUGENIO FINARDI FINARDIMENTE TOUR 13 Aprile 2019

Laboratorio Sociale

Alessandria Voto: 8,0

Testo e foto di Giorgio Zito


Eugenio Finardi riparte con il suo “Finardimente Tour”, che per il 2019 prevede molte novità in confronto a quanto proposto lo scorso anno: una nuova scaletta, con ripescaggio di molti brani che da tempo non venivano più eseguiti e nuovi arrangiamenti per i brani che già erano parte della scaletta del 2018. Per preparare questa nuova ripresa del tour e lavorare alle nuove versioni con la band, Finardi ha scelto un centro sociale, fermandosi alcuni giorni al Laboratorio Sociale di Alessandria, offrendo poi sabato sera una prova generale aperta al pubblico, una specie di data zero di quello che sarà il tour della nuova stagione.


Quello che si è presentato al pubblico di Alessandria è un Finardi in versione rock, molto diverso da quanto ascoltato lo scorso anno nella parte teatrale del tour, con uno spettacolo studiato per club e concerti estivi all’aperto, quindi molto più di impatto, con i volumi del suono spinti verso l’alto, la chitarra elettrica del bravissimo Giovanni “Giuvazza” Maggiore sempre in evidenza e una sezione ritmica tosta e potente con Marco Lamagna al basso e Claudio Arfinengo alla batteria (la formazione si completa con Federica Finardi Goldberg al violoncello e Alex Catania al piano e tastiere elettroniche, giovani e già perfettamente integrati nel sound della band).


L’inizio è d’impatto, con una versione tirata di “In Trappola”; non sarà l’unica sorpresa. I ripescaggi dal passato sono molti, alcuni davvero sorprendenti ed inaspettati. Dagli anni ’70 arrivano “Se Solo Avessi”, il primo brano del suo primo disco (“Non Gettate Alcun Oggetto Dal Finestrino”), quattro brani da “Sugo” (“Voglio”, “La Radio”, “La C.I.A” e “Soldi”, aperta e chiusa con una piccola citazione dell’omonima canzone di Mahmood, elogiato da Finardi per la profondità del testo e per la costruzione musicale), due da “Diesel” (“Non È Nel Cuore” e la titletrack, una versione colorata di funky con un bel solo di tastiere del giovane Alex Catania). Dal disco “Blitz” infine arriva il classico “Extraterrestre”, con una piccola e nascosta citazione di “Luglio Agosto Settembre (nero)” degli Area, che chiude il concerto.


Un Finardi in ottima forma, che si diverte spesso a ironizzare anche su se stesso, come fa presentando “Patrizia” e “Dolce Italia”, ma che sa ancora tirare fuori tutta la rabbia necessaria per urlare contro i mali del presente, con versioni hard e arrabbiate di “Soweto” e “Come Savonarola”, e con quel vero e proprio atto d’accusa contro le politiche economiche neoliberiste che è “Cadere Sognare”, un vero tour de force per il cantautore milanese, che in più di un’occasione conferma anche le sue notevoli doti vocali. Ne è esempio massimo la splendida interpretazione di “Un Uomo”, arrangiata con echi di prog sound.


Il bis si apre con un altro ripescaggio dal passato: Finardi imbraccia il basso e attacca una versione tinta di blues e reggae di “La C.I.A.”. Siamo alla fine del concerto, è il momento del classico che non può mai mancare, “Musica Ribelle”, ma Finardi ammette di non sopportare più questa canzone. Dice di sentirsi, nei suoi confronti, come due coniugi che stanno per divorziare e non si sopportano più, e propone al pubblico uno scambio: tre canzoni in più al posto di “Musica Ribelle”. Il pubblico accetta al volo la proposta, e il concerto prosegue con “Fibrillante”, l’omaggio all’amato blues con il classico “I'm Your Hoochie Coochie Man” (di Willie Dixon) e una versione molto intensa di “Amore Diverso”, che sul finale si trasforma in “The Lion Sleeps Tonight”.


Il concerto si chiude con gli elogi di Finardi alla professionalità dimostrata dai ragazzi del Laboratorio Sociale, sia per la serata che per il supporto tecnico dato nei giorni di prove.


Il concerto sarebbe quindi finito qui, ma una parte del pubblico che ha riempito i locali del Laboratorio è ancora in sala e continua ad acclamare il rocker italo americano che, dopo circa dieci minuti, decide infine di tornare sul palco per un vero bis, non previsto e non preventivato. Da solo, chitarra acustica e voce, seduto sulla sedia che non ha mai usato durante i novanta minuti del concerto, regala al pubblico rimasto quella che presenta come una ninna nanna, “Favola”, per poi richiamare sul palco la band e chiudere definitivamente la serata con un altro omaggio al grande padre del blues, Willie Dixon, con una versione infuocata di “Spoonful”.


Tosto, in ottima forma (anche dimagrito) e sempre combattivo, chi aveva assistito ai concerti teatrali dello scorso anno rimarrà piacevolmente sorpreso da questo Finardi rock, rinvigorito ed energico.


Set list


In trappola

Come Savonarola

Voglio

Se solo avessi

Diesel

Non è nel cuore

Un uomo

Non voglio esser solo

Soweto

Cadere sognare

F104

Soldi

Patrizia

Dolce Italia

La radio

Extraterrestre


1° BIS

La C.I.A.

Fibrillante

I'm Your Hoochie Coochie Man (Willie Dixon)

Amore diverso / The Lion Sleeps Tonight


2° BIS

Favola

Spoonful (Willie Dixon)









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