BANANA REPUBLIC: un libro racconta la storia del tour della strana coppia Dalla De Gregori (Recensio
- Giorgio Zito
- 7 mag 2019
- Tempo di lettura: 3 min

BANANA REPUBLIC 1979
DALLA DE GREGORI E IL TOUR DELLA SVOLTA
di Ferdinando Molteni
Vololibero Edizioni
Voto: 7
Di Giorgio Zito
L’idea di Ferdinando Molteni è interessante e originale: raccontare la storia del famoso tour Banana Republic, che vide impegnati insieme Lucio Dalla e Francesco De Gregori nell’estate del 1979. Una storia interessante, perché questo non fu un tour come tanti, ma un vero e proprio punto di svolta. Un evento importante non solo per la carriera dei due artisti, ma per tutta la musica live in Italia.
Dopo il periodo delle contestazioni degli anni ’70, molti artisti stranieri erano infatti arrivati ad escludere dai tour il nostro paese, dove organizzare concerti era diventato sempre più rischioso, non solo per gli impresari ma anche per i musicisti. L’episodio più violento fu la contestazione subita proprio da De Gregori al Palalido di Milano nel 1976, contestazione che lo turbò al punto di pensare quasi di lasciare la musica, e sospendere l’attività live per due anni.
In questa atmosfera si inserisce l’idea apparentemente folle di questo tour colossale negli stadi, impresa mai provata prima in Italia. I due artisti, tra l’altro, sembrano quanto di più distante ci possa essere uno dall’altro, una vera e propria “strana coppia”. In realtà, i due cantautori si conoscono e frequentano già da qualche tempo. L’incontro artistico nasce con la composizione di “Ma come fanno i marinai”, in realtà si erano anche già esibiti insieme, su iniziativa di Valter Veltroni, all’epoca responsabile nazionale della F.G.C.I., che organizzò un doppio concerto allo Stadio Flaminio di Roma nell’estate del 1978. Quello non è esattamente un concerto in coppia: con il palco diviso in due, De Gregori e Dalla propongono ognuno il proprio repertorio, davanti ad una folla di 40mila spettatori. Un successo clamoroso, che fa nascere probabilmente l’idea di proporre la formula del concerto in coppia, in un tour nazionale negli stadi.

I due artisti decidono di intraprendere questa avventura mettendosi in gioco, non solo rielaborando i propri vecchi successi, ma anche proponendo vecchie canzoni italiane. Importanti furono il contributo degli Stadio, e soprattutto quello di Ron, responsabile degli arrangiamenti. Altrettanto importanti le menti organizzative del tour e lo staff imponente che venne messo in piedi, per quello che fu un vero e proprio tour dei record per l’Italia: quaranta persone tra tecnici e musicisti, 5 tir più auto e pulmini al seguito, per 22 date e 600 mila biglietti venduti. Un’operazione coraggiosa e vincente, il cui successo si estese anche al disco tratto dal tour ed al film concerto.
Tutto questo viene raccontato da Molteni partendo dalla nascita del brano “Ma come fanno i marinai”, ai primi incontri dei due musicisti, alla preparazione e organizzazione dal tour, ricorrendo a racconti di prima mano e resoconti dei giornali dell’epoca, facendo rivivere al lettore quasi in diretta la creazione del tour, il suo svolgimento data per data, i problemi organizzativi, l’accoglienza del pubblico e della stampa nelle varie città. Attraverso una rievocazione ricca di dati e retroscena inediti, assistiamo alla crescita di questo tour di giorno in giorno, che arriverà a diventare l’evento di quell’estate del 1979. Ma, come sottolineato più volte nel libro, l’importanza principale del tour fu quella di aprire di nuovo il nostro paese ai grandi eventi live. Come racconta Ernesto Bassignano, questo tour “fu la rinascita dopo il terrore”.
Il libro si chiude con una bella appendice fotografica: gli scatti di Roberto Villa al concerto di apertura del tour allo stadio di Savona il 16 giugno 1979: un concerto che ha cambiato la storia della musica live in Italia.
Foto: Roberto Villa
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