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RICCARDO SINIGALLIA: grazia e purezza di un diamante della discografia italiana #RiccardoSinigallia

  • Francesca Amodio
  • 23 giu 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

RICCARDO SINIGALLIA

CIAO CUORE TOUR

Villa Ada – Roma incontra il mondo

21 giugno 2019

Roma

Voto: 9

di Francesca Amodio


Non poteva concludersi in modo migliore questa giornata capitolina del 21 giugno, lunghissima per definizione, con il ritorno di Riccardo Sinigallia nella sua Roma, che nella fine segna quindi l’inizio ufficiale in musica della tanto agognata estate nella storica Villa Ada. Polmone verde della Capitale, Villa Ada ospita il suo concittadino in occasione della tappa romana estiva del “Ciao Cuore tour”, che prende il nome dall’ultimo disco dell’artista uscito nel settembre del 2018 per Sugar Music.


Come di consueto, il pubblico della sua città riserva a Riccardo un’accoglienza entusiastica, calorosa ed affettuosa, clamore di cui Riccardo è sempre solito stupirsi con gli occhi di un fanciullo pascoliano: sono molti gli artisti e gli artistoidi che dovrebbero prendere lezioni di umiltà da Riccardo Sinigallia, spudoratamente puro e sincero, che risponde da quell’importante palcoscenico ai saluti degli amici che lo chiamano dal prato, che quasi commosso ed incredulo si ferma per qualche attimo in contemplazione della folla che lo acclama e lo applaude, lui, fra i cantautori, produttori, autori di colonne sonore e scrittori per altri più eccelso degli ultimi anni, firma dei Tiromancino, Niccolò Fabi, Gazzè, Carboni, Filippo Gatti, Coez, Motta, Marina Rei, Frankie hi-nrg, nonché per il cinema di Ozpetek e Renato De Maria, ebbene, sorprendono sempre l’umiltà, la semplicità e la modestia di questo artista esile ed immensamente grande.


Con una scaletta impeccabile, che accontenta gli ultimi adepti ed i fedelissimi della prima ora, l’apertura del live è affidata a “So delle cose che so”, seguita da “Lontano da ogni giorno”, “Backliner”, “Le donne di destra”, “Bella quando vuoi”, fino a “Dudù”, durante la quale irrompe l’energia del ballo della piccola Lori Sinigallia, figlia di Riccardo e Laura, che ammalia tutti con l’armonioso vigore delle sue danze, cui si aggiunge poco dopo Riccardo e che culminano in un dolcissimo bacio fra i due. Dopo un’emozionante “Se potessi incontrarti ancora”, il concerto, che in più occasioni Riccardo rivisita in una chiave squisitamente rock, prosegue con la romantica “Niente mi fa come mi fai tu”, “Ciao Cuore”, fino alla visione di una toccante scena tratta dal film postumo di Claudio Caligari “Non essere cattivo”, di cui Sinigallia firma la colonna sonora dei titoli di coda col brano “A cuor leggero”; immancabile “La descrizione di un attimo”, seguita da “Prima di andare via” e dallo splendido omaggio ad Enzo Carella con “Malamore”, per continuare quindi con “Per tutti” ed “E invece io”.


La grazia e la purezza di questo diamante della discografia italiana, che ha riscritto i connotati del pop cantautorale tramite lo sposalizio di un sound in continua evoluzione e sperimentazione, dai linguaggi letterari e cinematografici, e testi intimi e sinceri, si ravvisano negli sguardi d’amore con la sua Laura Arzilli (basso) e quelli d’amicizia con Francesco Valente (chitarra), Ivo Parlati (batteria) e Andrea “Fish” Pesce (tastiere), nel suo mettersi a nudo con naturalezza, nello sviscerare la sfera completa dei sentimenti in un caleidoscopio di passioni ed emozioni genuine, con uno stile oramai peculiare che amabilmente rifugge le sterili tendenze del momento per mettere al centro della scena la sensibilità, l’intelligenza, l’avanguardia di questo artista autentico e scevro di qualsiasi orpello, che si lascia amare così facilmente per la sua onestà intellettuale, la sua schiettezza, il candore e la naturalezza.


In chiusura Riccardo chiama sul palco alle chitarre i suoi due fratelli, il primo di vita e l’altro di sangue, come afferma, vale a dire Francesco Zampaglione e Daniele Sinigallia, con cui esegue gli ultimi due pezzi del live, “Bellamore” e “Una rigenerazione”. E proprio una rigenerazione è assistere ad un concerto di Riccardo Sinigallia, perla rara e gemma preziosissima del nostro cantautorato, uno “comunque fuori moda”, come canta in un suo pezzo, e per fortuna, verrebbe proprio da dire.







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