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OF MONSTERS AND MEN: gli islandesi VÖK special guest della loro UNICA DATA ITALIANA #FeverDreamTour

  • Comunicato
  • 3 ago 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

OF MONSTERS AND MEN

FEVER DREAM TOUR

Martedì 19 Novembre 2019

Fabrique

Milano

Unica data italiana

Special Guest: VÖK

Trio dream pop elettonico islandese nato nel 2013, i Vök arrivano in Italia con il loro nuovo LP “In The Dark”, pubblicato il 1 marzo 2019 e prodotto da James Earp. “Night & Day”, “Autopilot” e “Spend The Love” sono i singoli.


Nel 2013 la band si è aggiudicata il prestigioso Músíktilraunir, una competizione musicale islandese che annovera tra i suoi ex vintitori Mammút, Of Monsters And Men e Samaris. La vittoria li ha presto portati alla registrazione e alla pubblicazione del loro Ep di debutto “Tension” via Record Records. Acclamato da Noisey che l’ha definito “channelling the Beach soundtrack via 1980s synth pop and the modern sexiness of The Knife”, Il secondo EP “Circles”, del 2015, ha raccolto eguali consensi di pubblico e critica.


Dopo un tour che li ha portati nei più importanti festival europei, la band ha firmato con la Nettwerk Music Group (Angus & Julia Stone, Boxed In, The Veils). Nel 2017 hanno pubblicato il loro LP di debutto "Figure”. Prodotto da Brett Cox, collaboratore di Jack Garrett, è stato definito da The Line of Best Fit come un "brillante album di debutto". Il disco si è anche aggiudicato la nomina di “Album of the Year” nella categoria Electronic Music agli Icelandic Music Awards.

Dopo i successi raccolti con i loro due album, la band multiplatino islandese, Of Monsters And Men, pubblica il nuovo terzo album in uscita il 26 luglio dal titolo “Fever Dream”.

Co-prodotto da Rich Costey (MUSE, Vampire Weekend, Chvrches),il disco è stato anticipato dal singolo “Alligator” presentato in anteprima al The Tonight Show with Jimmy Fallon (NBC) lo scorso 15 maggio.

Con il nuovo “Fever Dream” gli islandesi Of Monsters And Men - Nanna Bryndis Hilmarsdóttir, Ragnar Þorhallsson, il bassista Kristjan Pall Kristjansson, il batterista Arnar Rosenkranz Hilmarsson e il chitarrista Brynjar Leifsson - sperimentano un sound totalmente nuovo.

La loro storia inizia nel 2011 quando una stazione radio di Philadelphia - Radio 104.5 - inizia a trasmettere "Little Talks”. La band, che si era formata da poco, si ritrova improvvisamente a essere sulla bocca di tutti, critica di settore e pubblico. Il loro album di debutto, "My Head Is An Animal", diventa rapidamente multi-platino e la band dà il via al primo tour sviluppando una reputazione live da far invidia alle più importanti rock band.

Dopo questi primi anni esplosivi e concitati, divisi tra headline show e festival, la band si ritira nel proprio studio in Islanda per registrare "Beneath The Skin".

L’album consacra il loro successo: gli OMAM diventano la prima band islandese a raggiungere oltre 1 miliardo di stream su Spotify e a guadagnarsi un cameo nella sesta stagione di Game of Thrones.

Eppure i cinque capiscono di voler intraprendere una nuova strada. Negli ultimi due anni non solo hanno imparato chi sono come musicisti ma anche come innamorarsi nuovamente della musica.

I lavori al terzo album sono iniziati nella primavera del 2017. "Abbiamo iniziato immediatamente a farlo in modo diverso", dice Nanna a proposito del nuovo processo di scrittura. A differenza degli altri due album, scritti e composti insieme da tutta la band, questa volta gli OMAM hanno passato un lungo periodo separati, ognuno al lavoro sulle proprie idee. All'inizio non c'era una direzione chiara, solo idee diverse che arrivavano da cinque persone con gusti musicali molto diversi tra loro: Ragnar, ad esempio, è sempre stato influenzato da The National, Nanna da Solange e Childish Gambino.

"La forza trainante di questo album è stata la curiosità", dice Nanna. "La curiosità di fare le cose in un modo nuovo - non usare una chitarra per scrivere, trovare qualcos'altro che mi eccitasse di più". "Abbiamo eliminato i ruoli che avevamo nella band e non in modo negativo. Ci siamo aperti e dati più spazio per esplorare noi stessi come musicisti".

Nanna continua "Quando le persone sentono il nostro nome pensano a una band folk acustica. Ma non siamo mai stati una sola cosa. In questi giorni, ci sentiamo liberi di andare oltre questa definizione". Brynjar agginge "Volevamo esplorare le tavolozze di tutti e fare ciò che volevamo: provare semplicemente tutto".

“Fever Dream” è il loro album più personale: nonostante le difficoltà, i brani contengono più luce e gioia - una catarsi per superare le ansie.

"Non vogliamo ripetere ciò che abbiamo fatto", afferma Nanna. "Per noi è importante avere una lunga carriera, fare degli album di cui possiamo essere orgogliosi e prenderci il nostro tempo". Gli OMAM non vedono l'ora di tornare a suonare dal vivo e festeggiare e scatenarsi sempre di più. Anni fa comprarono una scialuppa di salvataggio gonfiabile per Nanna da usare per il crowdsurfing. Non è mai stata usata. "Mi piacerebbe fare il crowd-surf con la barca!".

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