A-WA: Un ponte tra cultura araba e israeliana, tradizioni e modernità.
- Redazione
- 6 lug 2016
- Tempo di lettura: 2 min

A-WA
19 AGOSTO 2016
XXI EDIZIONE
ARIANO FOLK FESTIVAL
IN IRPINIA
Rolling Stone Usa: “Tra i 10 nuovi artisti da conoscere”.
Hijab e sneakers, abiti tradizionali e tute sportive. I ritmi più recenti della musica elettronica, raggae, hip-hop, che si fondono con i suoni lontani e senza tempo di un passato ancestrale. Sono le A-Wa, ovvero: Tair, Liron e Tagel Haim (rispettivamente 32, 30 e 26 anni).
Tre sorelle israeliane di origini yemenite che hanno deciso di reinterpretare la musica delle proprie radici con beat moderni, per creare un mix contagioso di canzoni arab-folk ed elettronica.
La National Public Radio le ha nominate l’anno scorso tra i migliori 10 gruppi, e tra i 30 album preferiti del 2016.
Le tre sorelle fanno parte della comunità yemenita di Israele, dove i loro nonni vi emigrarono negli anni ’50. Cantano in arabo, più precisamente in un dialetto tipico della comunità ebrea dello Yemen. Una scelta che loro definiscono “naturale”, ma certo non facile. In più interviste hanno infatti espresso il proprio timore per le possibili reazioni alla loro musica. Una paura fortunatamente superata, perché - contrariamente a molti pregiudizi - le loro canzoni sono molto apprezzate sia in Israele che in Yemen, così come in altri paesi arabi.
Le radici yemenite sono riviste con occhi e ritmi moderni, come ben si comprende nel video "Habib Galbi", dove indossano un velo rosa, colore e simbolo dell’amore universale. Qui le tre sorelle fuggono da un uomo violento che rappresenta una generazione a volte dura nei confronti delle donne. E’ un chiaro invito a liberarsi, come limpido è il messaggio che donne e uomini sono uguali, quando nel filmato ballano insieme a tre ragazzi, alla pari.
Cresciute in un piccolo villaggio chiamato Shaharut, nella Valle di Arava nel sud di Israele, vicino al confine con l’Egitto, le A-Wa sono conosciute come i “Jackson di Shaharut”, paragone illustre con la celebre icona del pop Michael Jackson. Hanno trascorso la propria infanzia circondate da cammelli e montagne, sviluppando un forte legame con il deserto.
“Le nostre canzoni – spiegano – fanno parte di tradizioni popolari secolari, create e cantate da donne, tramandate attraverso una tradizione orale. Sono canzoni belle, senza tempo, semplici e oneste”.
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