ANTONELLO VENDITTI: "Tortuga in Paradiso Tour" lungo concerto per ripercorrere una storia
- Redazione
- 26 apr 2016
- Tempo di lettura: 4 min

ANTONELLO VENDITTI
Riparte da Livorno il
"Tortuga In Paradiso Tour"
Il nuovo tour di Antonello Venditti riparte da Livorno il 30 aprile con il concerto al Modigliani Forum, dove il cantautore romano arriva sempre con grande affetto. “Ho un rapporto molto stretto con Livorno e questa zona della Toscana - spiega - Dall'88 ho infatti una casa all'Argentario dove vengo spesso. Quando sono lì la mia vita di relazione si sviluppa tra Livorno e l'Argentario. Poi continua – Livorno ha un grande posto nella storia: è dove nacque il Partito Comunista Italiano. Infine – aggiunge ridendo – mi trovo bene con i livornesi che come me hanno uno spirito bizzarro e polemico”. Aggiunge anche “Sorprende trovarla con un sindaco 5Stelle. E' una bella novità. D'altronde bisogna provare cose nuove.”
Nella “città amica”, come la definisce, Venditti porterà un lungo show già “rodato” che descrive come “un concerto meraviglioso. E' il medesimo fatto all'Olimpico di Roma, quello che è anche sul CD/DVD “Tortuga - Un giorno in paradiso Stadio Olimpico” (pubblicato nel dicembre scorso ndr). Questo è un concerto definitivo – prosegue - oltre non si può andare. Portatevi dei panini e da bere – scherza – perché saranno tre ore di esibizione, durante le quali non parlo ma canto e suono. Ad arricchire lo spettacolo ad accompagnare le tante canzoni in scaletta, da “Bomba o Non bomba” a Tortuga (il più recente album ndr) ci saranno delle immagini che compongono una storia, la mia storia.” Un lungo spettacolo che Venditti però annuncia come divertente “Non ci si annoia di certo sebbene sia lungo – dice scherzando – anche perché se fosse noioso sarei io il primo a soffrirne e me ne andrei a metà concerto”. La scaletta avanzerà per “scaglioni” con canzoni raggruppate per temi o stili con la conseguente veste strumentale.
Quella del cantautore romano è una lunga carriera iniziata negli anni '70, nel periodo d'oro della canzone d'autore italiana, decennio in cui sono “sbocciati” tanti artisti che ancora oggi, con storie e percorsi differenti, rappresentano quel mondo musicale. “Nel mio cammino artistico – dice Venditti – ho fatto e visto molto ma parlano per me le canzoni, sempre, direi purtroppo, attuali ogni giorno che passa. Tutto quello che sta succedendo nel nostro Paese io l'ho già cantato e questo mi sorprende e ferisce. Basti pensare a quanto sia moderna “Questo Mondo di Ladri” (contenuta nell'omonimo album del 1988 ndr) o altre canzoni sui grandi temi sociali. Ci si accorge che passato e presente si assomigliano molto e che la società non è andata avanti”.
Così, forte di queste canzoni, del suo modo di vedere, interpretare ed anticipare il presente, Venditti ha accumulato anni di musica sulle spalle arrivando a costruirsi un pubblico molto variegato “Io sono la dimostrazione che in Italia, lottando duramente, si possono esprimere le proprie idee non solo artistiche e si può avere successo e cantare anche a 67 anni. La mia generazione – prosegue - ha potuto fare della musica colta e bella e siamo quindi quelli che hanno vissuto di più. In questo modo – prosegue Venditti - c'è un po' di me in tutte le generazioni. Tra il mio pubblico ognuno è entrato nella mia storia in un “proprio” decennio perdendosi magari quello o quelli precedenti ma ognuno avrà la sua soddisfazione perché ogni mio periodo ha le sue canzoni simbolo, stimolando un interessante confronto generazionale.” Effettivamente ogni decennio artistico per Venditti ha la sua connotazione e le sue hit: “Compagno di Scuola” “Lilli”, “Modena” nei '70, il periodo più sul personale degli '80 con “Ci Vorrebbe Un Amico”, “Ricordati di Me”, “Questo Mondo di Ladri” ed un altro evergreen come “Notte Prima degli Esami”. Nei '90 i successi hanno il titolo di “Ogni Volta”, “Benvenuti in Paradiso” o “Alta Marea” per arrivare alle più recenti “Che Fantastica Storia E' La vita” (2003) oppure “Cosa Avevi In Mente” del 2015 che l'autore definisce come “La “Sara” degli anni 2000”. Tutti brani, con molti altri, che comporranno la scaletta di questo tour che si preannuncia come un viaggio all'interno della lunga produzione artistica del musicista romano, dagli esordi sino all'ultimo “Tortuga”, pubblicato lo scorso 2015. Per l'occasione “gli arrangiamenti – spiega – saranno quelli originali. Ho sperimentato parecchio dal punto di vista musicale su molte di queste canzoni: le ho fatte sinfoniche, più rock, piano e voce ma adesso non hanno più motivo di essere rivisitate e così volevo tornare alla veste originale che ancora oggi, a distanza di tanti anni, è la migliore. E dimostrare quale sia l'attualità di brani scritti anche tempo fa.”
Attraverso queste canzoni Venditti ragiona sulla situazione attuale del nostro Paese ”La nostra situazione è la somma delle mie canzoni. Non sono sorpreso più di nulla – confessa - c'è la disillusione ed il disdegno. Questo mondo non è adatto a me ed a tanti altri, in realtà si è smarrito mio progetto di mondo.” Qualche speranza Venditti, però la vede nel mondo musicale pur senza esserne pienamente soddisfatto sopratutto per quanto riguarda la gestione delle capacità “La qualità della musica in Italia è una delle cose che ci contraddistingue abbastanza ed il livello musicale e dei talenti è alto. Purtroppo poi ci sono solo banalità per far uscire questo talento che non siamo in realtà in grado di gestire. Per quanto mi riguarda – dice - la qualità di ciò che faccio è alta però non sono contento della situazione generale.”
Comments