top of page

BAUSTELLE: Anche nei club con il loro pop colto (Recensione Concerto) #Baustelle

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 17 apr 2018
  • Tempo di lettura: 3 min


15 Aprile 2018

Alcatraz

Milano

Voto: 7

Testo e Foto di Giorgio Zito

Per il tour di presentazione del nuovo lavoro “L'amore e la violenza vol. 2”, i Baustelle hanno deciso di cambiare approccio rispetto all’anno scorso. Se per il live relativo al capitolo precedente la scelta era caduta su un tour teatrale, stavolta scelgono i club.

Però chi si aspettava per questo un approccio più energico o rock sarà probabilmente rimasto deluso. Anche se l'impostazione live è certamente più elettrica (ottime le due chitarre e le tastiere) i Baustelle restano fedeli ad un suono tipicamente pop colto, senza grandi stravolgimenti, senza spingere troppo sull'acceleratore, lasciando da parte gli accenti dance emersi in altri tour, anche quando i brani lo consentirebbero.


La parte del leone la fa ovviamente il nuovo disco, eseguito praticamente quasi per intero nella prima parte del concerto, a partire dall'epica strumentale di “Violenza e Amore” che apre il concerto, in cui si colgono le tante sfumature del suono dei Baustelle (dal pop al rock fino ad accenni di progressive), a cui segue il nuovo singolo “Veronica n. 2”, accolto calorosamente dal pubblico. Da qui parte il viaggio nel nuovo capitolo discografico della band, in cui spiccano le melodie deliziose di “Jasse James e Billy Kid”, il pop di “A proposito di lei”, cantata da una sempre più brava Rachele Bastreghi, il rock di “Tazebao”, e la ballad “L’amore è negativo”, con il suo testo geniale, alternate a due riprese dal disco precedente, è sono due piccoli capolavori: l’acclamato singolo “Amanda Lear” e “Il Vangelo di Giovanni”, un brano che sembra uscito dalla penna del Battiato più pop. “Perdere Giovanna”, un altro dei grandi brani del nuovo disco, chiude idealmente questa prima parte del concerto, il cui tema centrale, come ha ricordato Bianconi con (auto) ironia, è l’amore, e cede il passo alla struggente malinconia di “La Vita”, che apre idealmente la seconda parte di concerto, dedicata a brani meno recenti: arrivano così “Nessuno” e “Monumentale” dal disco orchestrale “Fantasma”, e “Il liberismo ha i giorni contati” da “Amen”. La dolcissima e malinconica “Baby”, dal nuovo album, chiude il concerto.

Poche sorprese anche per i bis, dove tra le hit ovviamente attese e cantate in coro dal pubblico “Un romantico a Milano” e “La guerra è finita”, due tra le più belle canzoni italiane degli ultimi anni, trova posto la cover della “Sylvie” di Lucio Dalla, per chiudere infine con “La canzone del riformatorio”, unica concessione al repertorio dei primi dischi.


Se quello che fa la differenza tra i Baustelle e la maggior parte delle altre band italiane sono i testi particolari di Bianconi, il punto di forza del suono della band è l'intreccio delle due voci, così diverse eppure così complementari, e nel nuovo live questi aspetto è stato ancora più evidenziato che in passato, con una Rachele Bastreghi che ha dato prova più volte di essere parte fondamentale di questa formula vincente. Forse condizionati dalle riprese video per un probabile dvd live, i Baustelle sono sembrati a volte quasi trattenersi, ma sono riusciti comunque a rendere al meglio il nuovo disco, che ascoltato in questa versione live cresce molto, e a conquistare un Alcatraz sold out.

Set List

Violenza

Lei malgrado te

Amanda Lear Veronica A proposito di lei L’amore è negativo Il Vangelo di Giovanni Tazebao Jesse James e Billy Kid Perdere Giovanna La vita Nessuno Il liberismo ha i giorni contati Monumentale Baby

BIS

Un romantico a Milano Sylvie La guerra è finita La canzone del riformatorio




Comentários


bottom of page