Baustelle: i differenti mondi live della band toscana
- Redazione
- 13 nov 2015
- Tempo di lettura: 2 min
Baustelle – Roma Live!
Warner – Release: 13 Novembre 2015
Voto: 6,5

Dopo 15 anni di attività e 6 dischi in studio arriva il primo live per i tosco/lombardi Baustelle.
Il contenuto di “Roma, Live!” è la sintesi delle registrazioni di tre concerti nella Capitale (Parco della musica, Ex Mattatoio a Testaccio e Auditorium della Conciliazione) e mostrano anche le tre anime che hanno composto il lungo e fortunato tour a seguito del disco “Fantasma”, composto da una parte Orchestrale (con fiati), una da rock band ed una da “camera” ovvero unplugged con l'accompagnamento di un quartetto d'archi. 14 tracce che raccontano, ognuna con le sue specificità, la storia della band e dei loro dischi. Inoltre ci sono due cover (sul tema del tempo), la bellissima “Signora Ricca di Una Certa età” rilettura e traduzione di un brano dei Divine Comedy e “Col Tempo” di Leo Ferrè nella traduzione di Enrico Medail.
Questo disco live è un lavoro molto sfaccettato proprio per la differenza di situazioni sonore che presenta, manca di quella compattezza che invece ci si aspetta da un classico live. La parte orchestrale soffre un po di “magniloquenza” e le atmosfere sono rallentate. Inoltre, sebbene i Baustelle lo neghino, cadono in quella ricerca un po' “celebrale” che accompagna i dischi in studio della band. Questo avviene in parte anche nelle versioni acustiche che però hanno una maggior semplicità di fondo. Molto buona la parte tipicamente rock, che rende in pieno l'energia di un live.
Il limite del disco sta proprio nella sua diversità. Le tre tipologie di concerto erano “calate” in un luogo ben preciso e vivevano di una completezza ed unità sonora che non viene assolutamente resa in questo andamento “saltellante”. Se il concerto sinfonico aveva una sua bellezza (e l'aveva), una sua intensità sonora e sopratutto emotiva, qui le tracce scelte perdono buona parte di questa forza e sopratutto si mischiano dentro altri differenti atmosfere. Lo stesso vale anche per le altre due “tipologie” sonore. Era d'altronde difficile tenere insieme queste anime differenti, almeno quelle “orchestrali” con quella rock. Diciamo che, stravolgendo ogni regola matematica, la somma di positivi in questo caso non ha dato un risultato superiore agli addendi.
Nel complesso il disco è elegante, piacevole all'ascolto e la scaletta ben composta, manca tuttavia quella freschezza, immediatezza, istintività ed unita di fondo che si aspetta da un DISCO live. Comunque sufficiente.
Molto bella la copertina realizzata da un collettivo artistico di Tortona. Copertina che si esalta nel packaging che accompagna la versione in (doppio) vinile.
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