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BIAGIO ANTONACCI: Una spettatrice l'ha visto così - #BiagioAntonacci

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 8 set 2016
  • Tempo di lettura: 3 min


Biagio Antonacci

BIAGIO ANTONACCI

07 Settembre 2016

Mediolanum Forum – Assago/Milano

Voto: 6

di Rita Pogliaghi

7 settembre 2016: il mio primo concerto dopo qualche anno di assenza da palazzetti e stadi: non resisto al fascino di Biagio Antonacci. Entro al Forum quando ancora è semivuoto: la prima cosa che noto (e che un po’ mi spiazza) sono i due palchi allestiti e non collegati… (io sono nel parterre: quando assisto ad un concerto, per godermelo davvero, non posso stare seduta. Devo cantare e ballare.) Quindi: dove mi metto? Il palco “secondario” sembra più una passerella e non c’è spazio per i musicisti: opto per quello principale, più attrezzato.

Lo spettacolo inizia, ovviamente dove io avevo scelto di non stare… ma c’è ancora poca gente, quindi mi posso spostare agevolmente. Una sola canzone, poi Biagio cambia postazione e io lo seguo. Già, questa cosa, non mi piace… collega le due strutture, santo cielo! Più comodo per te e più chiaro per il pubblico! Va beh, godiamoci ‘sto concerto. Prima parte: il suo fascino la fa da padrone: gli ormoni femminili impazziscono. Le canzoni… beh, un po’ meno convincenti. Manca qualcosa: mi manca quell’emozione che “ti prende dentro” quando la musica live arriva al cuore (la musica, non l’aspetto fisico del cantante!).


Biagio Antonacci

Mi guardo intorno: una ragazza vicina a me piange ininterrottamente (e sul “parlato” in cui Antonacci invita a non dire “ti amo” superficialmente, urla:”Ma io ti amo davvero”!), qualcuno scatta foto o gira video (ma ve lo riuscite a gustare lo stesso, lo spettacolo?), altre chattano o si collegano a Facebook… molte cantano. Un po’ di noia, onestamente. Un paio di video interrompono questa prima parte: certo, al cantante permettono di riprendere fiato, ma… che tristezza… no: una caduta di stile. La seconda parte è decisamente più vivace… finalmente c’è più ritmo, si riesce a ballare e la musica è più coinvolgente.

Peccato quell’ossessivo invito a muoversi: “Alzate il culo dalle sedie, liberi, liberi”… caro Biagio, se la musica ti prende, il culo lo alzi senza che nessuno te lo suggerisca e “liberi” da che? Se sono ad un concerto, sono libera di fare ciò che voglio. Ma forse sono io un po’ difficile… Non ho apprezzato molto nemmeno gli acrobati, a dire il vero. Ho apprezzato molto di più la coreografia finale sulle note di “Non vivo più senza te” (peccato che la canzone, una delle mie preferite, fosse stata annunciata dal video della Pausini, rovinando l’effetto sorpresa che sarebbe stato esplosivo!). E forse conveniva finire lì: con il pubblico in estasi per il brano, per il ritmo, per la gestualità esplicita, per i colori delle gonne svolazzanti delle ragazze: ci saremmo risparmiate lo spettacolo dei pantaloni squarciati e saremmo uscite con il ritmo frenetico ancora nel cervello e nello stomaco….


Biagio Antonacci

Il mio primo concerto dopo qualche anno. Bello: mi piace sempre molto ascoltare la musica dal vivo, cantare a squarciagola (sono un po’ stonata, ma chi mi sente, lì in mezzo?) e ballare… ma… mi è mancato qualcosa. Bello: Biagio Antonacci è molto attraente e sa sfruttare bene (con gli abiti e anche con i movimenti sinuosi del corpo) questa sua dote. Ma non esco dal palazzetto con la stessa gioia che ho provato ad altri concerti, è come se qualcosa fosse mancato e, a me, è mancata la vibrazione interiore.

Rita Pogliaghi

 
 
 

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