BLACK SABBATH: Il loro ultimo show al cinema per una sola sera (Recensione Film) #BlackSabbath #TheE
- Redazione
- 30 set 2017
- Tempo di lettura: 3 min

BLACK SABBATH
The End of The End (Film)
04 Ottobre 2017
Voto: 7,5
Di Luca Trambusti
Dopo quasi 50 anni di carriera i Black Sabbath fanno scendere il sipario sulla loro avventura. Dopo essersi formati a Birmingham nel '68 proprio in quella città hanno deciso, in un moto circolare, di suonare il loro ultimo concerto al termine di un tour mondiale (il “The End Tour”) della durata di un anno partito nel Gennaio del 2016.
Era il 4 febbraio 2017 quando tre quarti della band originaria sono saliti sul palco della gremita Gentling Arena della città inglese per l'81esimo ed ULTIMO show dei Black Sabbath, senza dubbio una delle band più seminali ed importanti nella storia del rock. Ozzy Osbourne (voce), Tony Iommi (chitarra), Geezer Butler (basso), accompagnati da Tommy Clufetos alla batteria in quell'occasione chiudevano il “The End Tour” e definitivamente il loro percorso artistico almeno sotto il marchio Black Sabbath. Il film “The End Of The End” ripropone parte di quel concerto (puntando sulle hit della band) aggiungendo belle immagini inedite in studio e intermezzi di interviste ai tre (congiuntamente o singolarmente) e altre immagini della band in tour. Nei racconti si esalta più il fattore umano di quello artistico. Ozzy e soci raccontano i loro rapporti, l'amicizia tra loro, il divertimento ma anche la vita del tour.
C'è comunque tanta musica, c'è l'iconografia della band da cui è discesa anche quella di tutte le metal band esistenti. Per loro stessa ammissione i Metallica non esisterebbero senza i Black Sabbath. Che dire di una certa teatralità dei Kiss o del satanismo di Manson o della potenza sonora di molte altre band di metal? Tutti figli legittimi di Tommy Iommi e soci.
Hanno inventato l'heavy metal partendo dall'hardrock degli anni '70 togliendo il blues ed aggiungendo un'aurea gotica alla musica che è diventata ancora più oscura (i Led Zeppelin avevano un tale spirito che però si stemperava nel blues). Ma non dimenticavano le origini e così, a differenza di certi loro figli, aveano una maggior dinamicità musicale, tanti cambi ritmici e d'atmosfera si rincorrevano nelle loro esecuzioni con grande spazio alla musica, alla chitarra.
Grazie a loro il metal è nato ma poi è cresciuto autonomamente distinguendosi dal padre dal quale ha derivato molte cose: il nero come colore dominante, le fiamme, lo spirito oscuro, la baldanza di certi comportamenti, il florilegio di crocifissi e tanti altri aspetti iconografici. Pur nelle condivise ritmiche e nell'uso del basso un'attuale maggior esasperazione la si trova nello stile musicale, ancora più assordante, brutale, a volte più oscuro e quasi gravido di violenza o sofferenza. Una rabbiosa quanto oscura risposta al proprio malessere, per poi magari giù dal palco avere una vita totalmente diversa da quella che potrebbe apparire; tant'è che gli stessi Black Sabbath, pur con comportamenti da consumate rockstar anni '70, hanno spesso scritto canzoni contro la guerra, di denuncia sociale o contro i cambiamenti climatici, denotando anche una certa attenzione “politica”
“The End Of The End” ci porta però in un contesto di grande musica, fatta da due bravissimi musicisti ed uno strepitoso frontman che sa come “trattare” la folla, come ingraziarsi il pubblico come soddisfarlo ed anche se un po' imbolsito fa sempre la sua bella figura.
Il film scorre piacevole, tra aneddoti, immagini dal palco e dei bellissimi inserti di session in studio dopo i concerti in cui si vedono i B.S. al “naturale”, veri musicisti e non solo performer presi in momenti di relax, senza la pressione e l'urgente esigenza del palco.
Nel concerto di addio manca Bill Ward che ha definitivamente lasciato il gruppo nel 2012 e, come dicono i tre, non ha voluto partecipare a questo tour conclusivo. In realtà l'unico sempre presente nella line up del gruppo è il chitarrista Tony Iommi, mentre il bassista e Osbourne hanno intrapreso più o meno fortunate carriere soliste o con altre band.
Il film trasmette la tensione dell'ultimo concerto e dell'addio ma lo fa senza indugiare nella tristezza, perché i Black Sabbath, come giustamente dicono loro, hanno lasciato in un momento in cui erano al top per cui quel concerto a Birmingham e tutto il tour erano all'insegna della potenza e della gioia di stare sul palco. “The End Of The End” tratta anche con il giusto approccio le vicissitudini personali e mediche dei componenti.
Ora il sipario si è chiuso definitivamente, questo film racconta un presente ed un passato, mostra di come i Black Sabbath siano stati seminali e di quanto abbiamo influenzato il mondo del rock con le canzoni, le musiche e l'immagine. Sono entrati nella storia ed ora passano a carico del loro ente pensionistico. E' giusto così; hanno fatto e dato molto (tra eccessi e genialità), hanno unito più generazioni e ce li ricorderemo bene. Grazie anche a questo film che regala un bellissimo ed allegro epitaffio.
Corna al vento!!
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