BLUE MAN GROUP: Colori, energia, risate e tanto ritmo (Recensione Concerto) #BlueManGroup
- Redazione
- 12 nov 2017
- Tempo di lettura: 3 min

Foto: Lindsey Best
BLUE MAN GROUP
10 Novembre 2017
Teatro degli Arcimboldi
Milano
Voto: 7,5
Di Luca Trambusti
Da 25 anni quello dei Blue Man Group è uno degli spettacoli più visti al mondo. Dopo tanti tentativi il trio di uomini blu arriva per la prima volta in Italia (ma non la prima in Europa). Nel suo breve tour nazionale lo show parte da Milano (9/19 Novembre) per andare poi a Trieste (Teatro Politeama Rossetti dal 22 al 26 Novembre).
E’ difficile dire ESATTAMENTE cosa sia lo spettacolo del Blue Man Group: è teatro, è cabaret, è un concerto, è circo, è finzione, è poesia, è invenzione, è euforia, è esuberanza..... è tutto questo e altro ancora. Sul palco ci sono tre attori, musicisti con le facce dipinte di blu che, senza dire una parola, creano ed uniscono tante gag con tanta musica ed interagendo con il pubblico in un divertente, a volte trascinante spettacolo dai mille colori. Se infatti i protagonisti sono blue intorno a loro c'è un'incredibile esplosiva miscela di colori che rende caleidoscopico il palco e la platea.

Dicevano tante gag divertenti che prendono spunto dalla tecnologia (di cui peraltro si nutre lo spettacolo stesso che ha una grande componente “tecnica” nel suo svolgimento), dalla realtà come dalla fantasia e dall'interazione con il pubblico che diventa in alcuni episodi protagonista assoluto ed in scena dello show. C'è divertimento (i bambini ridono a crepapelle), azione ma anche poesia, magia e tanto piacere per gli occhi. Il coinvolgimento diventa massimo sul finire dello show quando dal palco partono degli enormi palloni luminosi che girano sulla platea spinti dal pubblico mentre volano in aria anche stelle filanti luminose.
Poi ci sono i colori: vernici versate sui tamburi che schizzano e creano effetti unici, pittura corporea, incredibili tecniche e strumenti di pittura (con i quadri prodotti al momento regalati al pubblico delle prime file). Al tripudio di colori contribuiscono anche le luci di scena, usate nella loro magia per creare il gioco delle ombre ma anche nella loro anima più “tecnologica”. Soprattutto le trovi laddove non te le aspetti.
Ma sopra ad ogni altro elemento scenico e della performance c'è la musica, che non è solo “colonna sonora” ma elemento centrale e dominante (e forse ragion d'essere ) dello spettacolo stesso. In questo contesto si esalta uno dei componenti della composizione: il ritmo. Tutto è buono per essere percosso e quindi per creare ritmo. Tamburi tradizionali di ogni dimensione si affiancano a strumenti inventati (anche con materiale di riciclo) dalla compagnia, che producono suoni unici e del tutto particolari e che manipolano il suono del ritmo. Tra i tanti strumenti “strani” anche il PVC, una sorta di enorme xilofono/organo a canne composto in tubi di materiale plastico che i tre percuotono con delle palette, spingendo l'aria nei tubi e trasformando il ritmo in melodia. Il tutto condito da gag tra i tre. Ma pure il semplice masticare si trasforma in un fattore ritmico.
Ma la musica (esclusivamente strumentale) non si limita alle percussioni ma è anche affidata ad una tradizionale rock band (che suona live) con chitarra, tastiere, basso e batteria che regala un suono robusto, corposo a sua volta molto ritmico.

In sostanza la performance dei tre uomini blu (in realtà la crew per la messa in scena è composta da 17 persone) è uno spettacolo ad ampio raggio: può essere un concerto coreografico (sono stati pubblicati anche 3 dischi), può essere un musical, può essere una performance teatrale in cui la musica ha un ruolo speciale. Al di là di ogni etichetta è uno spettacolo vitale, divertente (ma non banale), con una costruzione che attinge a diverse discipline e con una carica innovativa non da poco. Certo lo spettacolo va in scena da 25 anni ma non è mai uguale a se stesso, situazioni sceniche, tecnologia e idee nuove lo rendono sempre vivo, attuale e pulsante.
Ps: Finito lo spettacolo i tre e la band si sono trasferiti al poco distante Rock'n'Roll Club di Milano per un aftershow sul palco live a suonare cover di hard rock. Questo succede per una delle sere, in ognuna delle città che la band tocca nel suo girovagare per il mondo.
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