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CLEO T.: In una performance interattiva tra musica e dipinti digitali in movimento - #CleoT. #BaseMi

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 15 nov 2016
  • Tempo di lettura: 3 min


CLEO T.

CLEO T. in

S H I N E

Music & Multimedia Interactive Performance

di Cleo T. , Maflohé Passedouet e Mobilis Immobilis

SABATO 3 DICEMBRE 2016

MILANO, BASE

Via Bergognone, 34

inizio concerto ed installazione ore 21.30

ingresso libero fino ad esaurimento posti

Danza, musica e arte digitale fusi insieme. In BASE Milano va in scena SHINE di Cleo T. e Maflohé Passedouet/Compagnia Mobilis Immobilis, una performance che unisce voce, violoncelli, synth, cantato, algoritmi, corpi e luci in movimento. Protagonista dello spettacolo lo splendore, SHINE, title track del nuovo album di Cleo T., in uscita a marzo 2017. Lo spettacolo è stato affinato in una veste site-specific durante la breve residenza dell’ensemble artistico in casaBASE, la nuova foresteria per artisti di BASE Milano. Le pareti di BASE Milano sono rivestite da schermi a velo, su cui sono proiettati i bagliori generati da uno speciale algoritmo sensibile alle onde sonore e ai movimenti dei corpi, sulla base di un programma ideato e sviluppato dall’artista digitale francese Maflohè Passedouet. Gli spettatori sono immersi tra queste luci, le luci seguono i movimenti dei loro corpi, il pubblico contribuisce a generare la performance.

CLEO T.

Musicista, poeta, artista performativa, Cleo T. sviluppa nel suo lavoro un universo profondo e drammaturgico che rifugge da definizioni. Il suo lavoro si propone come un’ innovativa mise en scene del suo percorso artistico e come una fotografia di emozioni sceniche e musicali. Influenzata dal blues, dalla musica tradizionale e da nuovi panorami della musica elettronica, il suo primo album e’ stato accolto e interpretato come un affascinante cabaret, caratterizzato da una voce accattivante.

Ricalcando le orme delle grandi dive di ieri, Cleo T. propone un pop teatrale ed emozionale, servendosi di un mix di strumenti acustici e suggestioni elettroniche. A Berlino dal 2015, la femme fatale parigina affida il suo approccio alla scrittura musicale alle mani del DJ e produttore musicale Rodion. Quel che ne scaturisce si può definire come un non-genere musicale. Tre anni dopo il suo album di debutto con John Parish (PJ Harvey), Cleo T. torna con un nuovo disco, “SHINE” in uscita a marzo, suggerendo nuove commistioni con diverse parti del mondo, ponendosi al di sopra di ogni tipo di confine culturale e/o geografico.

Cleo T. e il suo gruppo suoneranno live in Europa e Scandinavia, da Londra a Sarajevo, seguendo la loro stella fino al Canada, il Libano e oltre. In SHINE Cleo T. si accosta ad una antologia poetica sulla luce, rimandando a parole e concetti di Pasolini, Michelangelo, Zeno Bianu e Kasimir Malevitch come meteore in una notte scura. I ritmi elettronici, le distorsioni del suono delle chitarre, la metafisica della luce e le onde di energia divengono testimonianza di questa sorta di ‘Guida alla rivoluzione della bioluminescenza’ proposta al pubblico. Generando una ridefinizione sensoriale e spirituale, gli artisti si tramutano in eroi che rivelano nuovi eroi. SHINE sollecita la capacita’ di ognuno di creare la propria luce, di reinvestire nel momento presente, nella molteplicita’ delle percezioni e del possibile.

Maflohè Passedouet/Compagnia Mobilis Immobilis

Artista, scenografa e attrice, Maflohè Passedouet crea nel 1998 la Compagnia Mobilis Immobilis, una realtà multidisciplinare dedicata alla creazione contemporanea basata sull’uso e la sperimentazione di diversi media e tecnologie, vengono ideate live performances e prodotte installazioni digitali artistiche. Come direttore artistico della compagnia Maflohè lavora sulle sue coreografie riarticolando e reinventando le interazioni tra il movimento del corpo e le piu’ moderne tecnologie digitali. Passedouet sviluppa contemporaneamente un lavoro sulle installazioni interattive (collaborando con ricercatori, programmatori e ingegneri del suono) nell’ambito delle quali si concentra sui temi del disordine della percezione, la sinestesia dei sensi, la perdita temporanea dei riferimenti spazio-temporali. Lo spazio scenico diviene uno spazio figurativo, si tramuta in laboratorio dove le diverse discipline artistiche si combinano e interagiscono con la conoscenza scientifica e le tecnologie del momento ,integrando l’elemento del magico, del suono, l’elemento visuale e quello cinetico.

 
 
 

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