CRISTINA DONÀ: Melodia e rock per i 20 anni di Tregua (Recensione Concerto) #CristinaDonà #Serraglio
- Redazione
- 2 dic 2017
- Tempo di lettura: 3 min

CRISTINA DONÀ
TREGUA 1997-2017 STELLE BUONE
1 Dicembre 2017
Serraglio
Milano
Voto: 7
di Luca Trambusti
Vent'anni fa debuttava Cristina Donà, nuova interessante stella di quel vivace ed irripetibile fermento che alimentava la scena musicale italiana. Sotto la direzione artistica del nume tutelare del rock indipendente italiano, Manuel Agnelli, Cristina realizza per esordio quel piccolo (neanche poi tanto) capolavoro dal titolo “Tregua”, da lì sono seguiti altri bei dischi e tante ottime canzoni in bilico tra il rock e la musica d'autore (rock d'autore in estrema sintesi).

Per festeggiare i 20 anni (sigh!!!) da quell'uscita nello scorso settembre Cristina ha dato ad una serie di giovani artisti italiani le canzoni di “Tregua” per una rilettura personale realizzando così “Tregua 1997-2017 Stelle Buone” e facendo seguire un omonimo tour, partito il 28 ottobre, che recupera la scaletta di quel disco.
Dopo alcune date la cantautrice arriva a Milano, giocando in casa (è nata alle porte di Milano anche se ora vive nelle montagne bergamasche) in una giornata che poteva preannunciarsi difficile per le pessime previsioni meteo (era attesa neve su Milano, mai poi arrivata!!!!). Eppure il Serraglio (locale periferico molto attivo) era pieno come raramente capita di vedere. Pieno sopratutto di fan, che cantavano ogni singolo verso delle sue canzoni.
Quello che mette in scena Cristina è un concerto in cui le due anime della sua musica, quella rock e quella autorale, prendono chiaramente vita e mostrano la loro personalità. Significativa è la formazione sul palco: Cristiano Calcagnile alla batteria (autore degli arrangiamenti) e Lorenzo Corti alla chitarra – musicisti che collaborano con la Donà sin dai suoi esordi - con l’inserimento nella line up di Danilo Gallo al basso e Gabriele Mitelli alla tromba ed altri fiati e strumenti.
Il concerto si snoda tra la riuscita ricerca di atmosfere, momenti più “estremi”, in cui la canzone si trasforma in urlo, minimalismi in cui la musica si fa piccola piccola lasciando spazio ad una sorta di recitativo (come peraltro sul disco), momenti acustici magari condivisi con il pubblico e altri più tipicamente rock. Colpisce subito il fatto che Cristina spesso lascia spazio totale alla musica ed alla band, sopratutto sui finali con lunghe code strumentali.
E' in sostanza un'altalena sonora, tutte le caratteristiche si combinano tra loro e spesso si alternano creando forse una poca linearità nello svolgimento del concerto. In alcuni punti il concerto prende una piega per poi virare verso un'altra rotta e curvare poi ancora. Sicuramente ci sono punti di grande livello (quello medio comunque è alto) ed altri in cui si fa fatica a seguire, quei momenti in cui il minimalismo sonoro di cui sopra prende piede, in cui la canzone viene destrutturata ed a comandare è il “rumore” e la musica si fa più spigolosa.

Colpisce positivamente il coinvolgimento del pubblico che spesso intona insieme a Cristina: su “Dove Sei Tu” ad un certo punto la Donà si ferma per far cantare al pubblico il ritornello e mostrare a Davey Ray Davis dei Costeau che nel 2003 produsse l'omonimo album firmando insieme a Cristina questo brano “quanto il pubblico ami la canzone” dice dal palco. Lo stesso succede in “Universo” versione voce e chitarra acustica dalla bellissima melodia.
Cristina sa decisamente “domare” il palco, scherza, ride si diverte e diverte il pubblico (ma lei è così, con un grande senso dell'umorismo), con una propensione alla teatralità mai esagerata ma spontanea ed ironica. Ma non solo, perchè quando il suono si fa feroce a sua volta segue la musica con energia e grande movimento sul palco.
Concerto piacevole ed intenso, con grandi canzoni macchiato solo da quei momenti di eccessiva “difficoltà” che forse dato anche il contesto del club richiederebbero un “trattamento” diverso perché risultano eccessivi, “estremi” (e non sto parlando dei momenti rock).
Comunque avercene di cantautrici di questo livello nel mondo del rock.
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