DANIELE SILVESTRI: E' qui la festa? Ed il tour si conclude (Recensione concerto) #DanieleSilvest
- Redazione
- 28 dic 2016
- Tempo di lettura: 2 min

DANIELE SILVESTRI
27/12/2016
Auditorium Parco della Musica
Roma
Voto: 8
Di Francesca Amodio
Serata esclusiva e speciale quella di stasera all’Auditorium Parco della Musica per il copioso pubblico capitolino dell’amato Daniele Silvestri, che riempie la prestigiosa Sala Santa Cecilia per festeggiare la prima delle due date romane che concludono il fortunatissimo tour di presentazione dell’ultimo disco di Silvestri, “Acrobati”.

Silvestri sceglie il titolo di uno dei brani contenuti nell’album, “La mia casa”, per dare un nome a questa doppietta finale che, come afferma il cantautore, vuole essere un’occasione semplice per concludere in allegria un tour denso e poderoso, pieno di ospiti e sorprese, di effetti speciali, che stasera invece lasciano il posto all’essenzialità, al solo e puro spirito di condivisione, senza tattiche ed orpelli: la protagonista è solo la musica.
Accompagnato da una band di fuoriclasse quali Daniele Fiaschi alle chitarre, Marco Santoro ai fiati e ai cori, Duilio Galioto e Gianluca Misiti alle tastiere, Piero Monterisi alla batteria – raggiunto, a sorpresa, da Fabio Rondanini - Sebastiano De Gennaro alle percussioni e Gabriele Lazzarotti al basso, Daniele Silvestri e i suoi si sentono davvero come a casa, l’atmosfera è quella delle grandi tavolate fra amici in cui ad un certo punto saltano fuori gli strumenti e quel tavolo diventa un palcoscenico da calcare metaforicamente tutti insieme, trasportati dalla spensieratezza e dalla voglia di unione.
Spensieratezza sotto la quale naturalmente si cela l’ineccepibilità tecnica dei musicisti in questione, alcuni dei quali amici di Silvestri da una vita, con cui il feeling musicale ma anche e soprattutto umano è bello ed assai percepibile, contribuendo anche questo in misura assolutamente importante alla riuscita, soprattutto emozionale, di questo concerto davvero particolare, che per l’occasione delizia i fan fino a mezzanotte circa e per i quali viene aperto uno spazio speciale della Santa Cecilia, il retropalco, con ben quattrocento posti in più, ed è anche questo suggestivo ampliamento ad essere emozionante e scenografico per Silvestri, che risulta letteralmente circondato dall’affetto del suo pubblico.

La scaletta accontenta decisamente tutti, anche gli adepti più fedeli da sempre al cantautore, che naturalmente oltre ai brani nuovi non risparmia i pezzi storici che di diritto danno a Silvestri il merito di esser diventato oramai uno degli esponenti più illustri della cosiddetta “scuola romana”, con la riscrittura di un pop sui generis sempre a cavallo fra la complessità testuale e la fruizione popolare, in cui campeggiano da sempre le tematiche dell’amore, dell’amicizia, del sociale, della politica, da “Le cose che abbiamo in comune” a “Ma che discorsi”, da “Testardo” a “Il mio nemico”, da “Gino e l’alfetta” a “Occhi da orientale”, fino alla conclusione affidata, come di consueto, alla splendida “Coiba”.
Senza dubbio Daniele Silvestri oramai è una luminosa certezza all’interno del panorama cantautorale italiano attuale, ma non per questo egli vi si adagia, anzi, stasera è la piacevole riprova di come la sperimentazione sonora e testuale dell’artista siano in continua evoluzione, garantendo uno spettacolo di qualità, senza eccessi e assolutamente godibile.
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