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ELISA: Un concerto è energia indelebile - Parte 1 (Intervista) #Elisa #TogetherHereWeAre

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 9 set 2017
  • Tempo di lettura: 4 min


ELISA

Ci racconta il suo grande progetto

Together Here We Are

4 date in Arena Verona

INTERVISTA (Parte 1)

di Luca Trambusti

I vent'anni di carriera sono un traguardo da festeggiare. Ed allora che festa sia!! Quando un artista ha una carriera lunga, fortunata e da popstar può permettersi, se non tutto, almeno molto. Così ha deciso e fatto Elisa che sta organizzando ben quattro date in Arena di Verona. Ma per non farsi mancare nulla non sono 4 date uguali tra loro ma tre tipologie diverse così suddivise:

12 settembre - serata “POP-ROCK”

13 settembre – serata “ACUSTICA-GOSPEL”

15 e 16 settembre – serata “ORCHESTRA”

Bastava questo? Certo che no! Ecco allora che Elisa per il suo progetto "Together Here We Are" ha deciso di circondarsi di tanti musicisti amici (e nomi di grido del momento) che per una sera dividono il palco con lei. Per ora sono confermati:

Alessandra Amoroso, Mario Biondi, Luca Carboni, Carmen Consoli, Francesco De Gregori, Emma, Fabri Fibra, Fiorella Mannoia, Ermal Meta, Gianna Nannini, Francesco Renga, Giuliano Sangiorgi, Jack Savoretti, Thegiornalisti, Ornella Vanoni, Renato Zero.

E' di queste ultime ore l'annuncio che insieme a lei nella prima serata (pop Rock) ci sarà anche la star internazionale LP.


Immagino tu sia incasinata?

Si ma va bene così. E' una cosa irripetibile per cui vado sino in fondo. E' er una giusta causa

Dal punto di vista artistico, intendo degli arrangiamenti è una cosa grossa organizzare un evento di questo genere?

E' un lavorone certamente; però il grosso da fare è principalmente sulle parti orchestrali. Per l'acustico e gli altri c'era già il repertorio che me lo suggeriva. Avendo già fatto un disco acustico e tanti di pop rock non dovevo fare molto di più anche come attitudine mentale. Ben diverso è invece avere un'orchestra con cui lavorare.

Tu finora non hai mai fatto niente con l'orchestra. Com'è arrivata questa idea?

E' un discorso celebrativo, figlio di un sogno che così si corona. Avevo voglia di fare una cosa grande con i 70 elementi di un'orchestra. Agli esordi avevo fatto un esperienza con una big band con cui facevamo swing ma è tutto diverso dalla sinfonica, questo è meraviglioso, è la cosa che si allontana di più dall'idea della band. Questa era un'occasione unica per celebrare i 20 anni. C'erano molte canzoni che si prestavano a questi arrangiamenti. Evidentemente l'idea dell'orchestra è quella che affascina di più il pubblico: abbiamo dovuto raddoppiare le date.

Tanti ospiti. Come li hai selezionati?

Ho chiesto a molti di partecipare, alcuni non possono venire perché hanno i loro concerti. L'ho chiesto a Ligabue ma ha il suo tour così come Tiziano Ferro che in quei giorni sta suonando in America. Tutti gli ospiti sono persone con cui ho collaborato e che mi hanno segnato oppure persone con cui non ho lavorato ma con le quali ho avuto uno scambio artistico magari indiretto. Ad esempio Carmen Consoli è un punto di riferimento nella musica italiana , una artista che ha saputo raccontare l'universo femminile in maniera nuova. Per me lei è una figura importante. Così anche Luca Carboni che ha contribuito a segnare una strada e lasciare una traccia. Sono tutti artisti molto importanti.

Come hai fatto l'abbinamento canzone/ospite?

In alcuni casi ho proposto io, in altri sono arrivati da idee comuni, in altri ancora sono arrivate richieste direttamente dall'ospite.


Quella dei concerti diversi è una soluzione strana. Infatti obblighi il pubblico o a fare una scelta drammatica su quale “tipo” di concerto seguire oppure lo obblighi a svenarsi per essere a tutti i concerti. Come pensi reagisca il pubblico a questa scelta?

In realtà non me lo sono mai chiesta.....

(Nota: è stato previsto l’abbonamento per la gradinata non numerata al prezzo complessivo di €80,00 per tutti e tre gli spettacoli NdR)

Allora, tu Elisa, da spettatrice, quale di questi concerti sceglieresti?

Che difficile. Io fossi nel pubblico andrei a scegliere in base ai dischi di Elisa che mi piacciono di più. Se preferisco le ballad, le cose più larghe e la parte più romanica sceglierei la sinfonica. Se fossi più attaccata ai primi dischi, in particolare al primo ed al terzo che sono quelli più rock sceglierei il primo concerto che ha una buona dose di rock, anzi ci calca la mano e sarà in certi punti bello tirato. Se mi piacesse il mondo acustico, sognante ed etereo ma allo stesso tempo molto complesso per gli incastri con i cori e la ricerca strumentale, se amassi gli album acustici come Lotus o la sua piccola costola Ivy sceglierei quello acustico dove ci sono molti cori. Ho un super amore per i cori che abbondano sempre nelle mie produzioni. In quella serata avrò con me sul palco ben 50 coristi: 15 nel coro gospel e 35 in quello di voci bianche più le mie tre storiche coriste.

Hai notizia, in base alla prevendite, di cosa preferisce il pubblico?

Mi dicono che sta andando tutto molto bene. La serata Pop Rock è praticamente sold out, per quella orchestrale mancavano pochi biglietti per cui si è aggiunta una seconda data. Quella acustica è quella che ha fatto più fatica. Per me va tutto bene, non posso chiedere di meglio.

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