EMANUELE DABBONO: Dopo 20 anni di carriera arriva il suo live (Recensione Cd) #EmanueleDabbono #Leon
- Redazione
- 11 dic 2018
- Tempo di lettura: 3 min

EMANUELE DABBONO
LEONESSE
Cd live
5 Novembre 2018
OrangeHomerecords
Voto: 7
Di Luca Trambusti
Emanuele Dabbono arriva da un passato di talent (terzo posto alla prima edizione di X Factor). A quella strada, a quel percorso ne ha però preferiti altri, fatti più di sostanza e di essenza musicale che di “lustrini” da piccola star. Così ha proseguito il suo cammino come cantautore a cui ha affiancato alcune azzeccate composizioni che sono state affidate a Tizinao Ferro ed altri interpreti, diventando così un affermato e pluripremiato autore (Scrive con Tiziano Ferro "Non Aver Paura Mai", interpretata da Michele Bravi (vincitore di X Factor 2013) l'inedito "Incanto" contenuto nella compilation di Tiziano Ferro. Ancora con Ferro firma tre brani: "Valore Assoluto", "Il Conforto" (in cui Ferro duetta con Carmen Consoli e che è il secondo singolo estratto dall'album con cui è superospite al 67* Festival di Sanremo) e "Lento/Veloce". “Il conforto” viene poi re-interpretata da Giorgia e inclusa nell’album “Pop Heart” in featuring con Tiziano Ferro).

Il successo come autore non gli ha però fatto abbandonare la sua carriera personale da cantautore e così il musicista ligure ha realizzato dischi (4 tra quelli a suo nome e quelli con i Terrarossa) e scritto per se. Ora per raccontare i suoi anni di attività ha realizzato il suo primo disco live. Registrato il 21 aprile 2018 a La Claque – Teatro Della Tosse di Genova, Dabbono esponi in questi 14 brani il suo percorso artistico, fatto di differenti stili musicali ed in compagnia di una band che lo asseconda sul palco “vestendo” le canzoni con i diversi abiti che fanno parte del guardaroba artistico di Emanuele.
"Dopo 20 anni di concerti era venuto il momento di celebrare quello che per me è' l'essenza del fare il musicista: l'incontro con gli altri. – racconta Emanuele Dabbono sul disco – Ho sempre amato la possibilità di far entrare la gente attivamente nella dinamica e riuscita del concerto, tanto quanto i musicisti al mio fianco. E per parlare di musicisti, questa volta (a partire già dal precedente Totem), ho trovato umanità straordinarie, prima che virtuosi.
Ed aggiunge, a proposito del titolo del disco: "Le Leonesse sono molto forti e sono coloro che procacciano il cibo per i propri cuccioli, è una figura femminile dominante - afferma -. E le canzoni che ho scelto sono quelle che mi sono rimaste addosso con il passare del tempo, materne e feroci. Ma dedico questo album anche alle mie figlie, a cui auguro di lottare sempre".
Quello che si nota nelle versioni live è la passione e voglia che Dabbono mette nelle sue interpretazioni, dove è molto coinvolto e coinvolge anche il pubblico che comunque in questa occasione “territorialmente domestica” gli è molto amico.
Il protagonista, voce e chitarra acustica, è accompagnato da quattro chitarre (tra acustiche ed elettriche), un violino (ben presente) ed una base ritmica standard e segue un percorso molto lineare nella sua scaletta: si parte in una veste più “tradizionale” da cantautore per poi arrivare ad un suono più da band, folk rock, con influenze Irish (“Treno per il sud”). Il tutto mettendo in campo la parte più melodica, intima e delicata di se (come in “E Tu Non ti Ricordi”), quella più coinvolgente (ad esempio “Capo di Buona Speranza” o il crescendo di “Siberia”), quella elegante di “Scritto sulla Pelle” con il prezioso apporto di una chitarra acustica, per terminare poi verso l’anima più rock ed energica con “Mostar” e “Corpi”. Da tutto questo lascia fuori i brani che lo hanno visto protagonista in veste di co autore, ovvero punta tutto sul suo repertorio, per dimostrare e mostrare il suo vero essere cantautore.
Il risultato è un disco pulito, in cui la cifra autorale di Emanuele resta intatta anche nella parte live. Si aggiunge però, in un buon equilibrio, anche un carico di energia com’è giusto che sia dal palco.
Da ascoltare.

TRACKLIST
1 - Piano
2 - Le onde
3 - E tu non ti ricordi
4 - Capo di buona speranza
5 - Siberia
6 - Scritto sulla pelle
7 - Treno per il sud
8 - Pacifico
9 - Le cose che sbaglio
10 - Mio padre
11 - Alla fine
12 - Mostar
13 - Corpi
14 - Ci troveranno qui
Sul palco: Marco Cravero (De Gregori) alla chitarra elettrica e classica, Fabrizio Barale (Fossati) alla lap steel e 12 corde, Michele Aloisi (New Trolls) al basso, Fabio Biale (Luf) al violino e ai cucchiai, Giuseppe Galgani alla chitarra elettrica, Gianka Gilardi alla batteria e percussioni e Matteo Garbarini alla chitarra elettrica.
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