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EX – OTAGO: Anche live la piacevole innovazione del linguaggio (Recensione Concerto) #ExOtago #Super

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 26 nov 2017
  • Tempo di lettura: 2 min


EX – OTAGO

25 Novembre 2017

Monk Club

Roma

Voto: 8

Di Francesca Amodio

È il Monk Club di Roma a regalare al quintetto genovese degli Ex – Otago il loro terzo sold – out consecutivo dopo la doppietta del 22 e del 23 novembre registrata all’Hiroshima Mon Amour di Torino, in queste ultime dieci date del fortunatissimo “Super Marassi Tour 2017”.

Maurizio Carucci (voce, tastiere), Simone Bertuccini (chitarre), Olmo Martellacci (tastiere, synth, basso), Francesco Bacci (chitarre, basso) e Rachid Bouchabla (batteria, percussioni) vengono accolti più che calorosamente da un pubblico capitolino che ricambia alla grande la straordinaria energia che questa band di Genova, tra le rivelazioni più stupefacenti del panorama cantautorale giovanile attuale, ha regalato in questa serata esplosiva in cui gli Otago, come chi sa chi li segue consuetamente nei live e soprattutto nei club, dimensione che indubbiamente più si confà loro, danno tutto, senza esclusione di colpi.

Cinque album in studio, un Ep, sette singoli e collaborazioni con artisti del calibro di Jake La Furia dei Club Dogo, Caparezza e Willie Peyote, rispettivamente nei brani “Gli occhi della luna”, “Ci vuole molto coraggio” e “La nostra pelle”, gli Otago raccolgono il meritato successo seminato in anni di gavetta in innumerevoli concerti in ogni angolo d’Italia, in cui la band si è egregiamente fatta le ossa sapendola ora lunga su come si sta su un palco, come si trasmettono certi messaggi e soprattutto su come si comunica con un pubblico, fatto sì di giovanissimi, ma anche di attenti veterani che ascoltano con interesse e curiosità queste nuove leve.


Se “Marassi” è un disco cha rappresenta una ventata di giovinezza, di novità, di leggerezza, di freschezza e soprattutto di originalità assoluta, ascoltarlo dal vivo è ancora meglio: uno dei vanti più salienti e fulgidi del carismatico Carucci, dal timbro vocale estremamente interessante e particolare, e dei suoi abili compagni, è quello di aver creato un tipo di musica e di musicalità assolutamente nuove, che vanno squisitamente a cavallo fra un sintetizzatore degli anni ottanta e gli annessi luccichii sonori e la più contemporanea delle avanguardie dei giorni nostri, srotolata in una ricerca, anche testuale, costante, intraprendente, mai scontata o banale, anzi, al contrario, sempre sul pezzo e che non teme né merita confronti alcuni.

Il pop degli Otago è di una qualità altissima, di quelli che catalizzano l’attenzione dell’ascoltatore; il magnetismo di pezzi come “La nostra pelle”, “Quando sono con te”, “Gli occhi della luna”, è irresistibile e unico, e si ride anche riflettendo, in pezzi come “Cinghiali incazzati” o “I giovani d’oggi”, fino alle atmosfere più serafiche della produzione precedente, come “Costa Rica”, per arrivare quindi all’esilarante cover di Corona “The Rhythm of the Night”, tutte provenienti da “Mezze Stagioni”, terzo album in studio della band risalente al 2011.

La trasferta romana degli Ex – Otago è la riprova dell’assoluta e piacevole innovazione del linguaggio di questo adorabile quintetto del nord cresciuto benissimo, in cui vince la totale spontaneità nel rapporto col pubblico, trasparente e molto lontano dall’impostato; di live come questo insomma, liberatori e potenti, ce n’è sempre un gran bisogno.


 
 
 

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