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FABRI FIBRA: Coriandoli glitterati e vecchi brani a sorpresa ma non convince (Recensione Concerto) #

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 21 ott 2017
  • Tempo di lettura: 2 min


FABRI FIBRA

FENOMENO TOUR

Teatro della Concordia

Venaria (To)

20/10/2017

Voto:6

di Federica Monello

Un Teatro della Concordia di Venaria pieno e caldo ha accolto la seconda tappa del “Fenomeno Tour” di Fabri Fibra. Sul palco solo il rapper marchigiano e il dj che lo accompagna. Il live è partito subito con la title track del disco nonché il primo singolo “Fenomeno”: un delirio. Il pubblico è per maggioranza di bassa età, pochi trentenni e molti adolescenti con genitori a seguito. Fibra saluta Torino e presenta il prossimo pezzo chiedendo se lo ricordiamo, annuiscono tutti gridando, è “Vaffanculo scemo”. Altro pezzo del nuovo disco che funziona è “Equilibrio”, poi si continua con “Money for dope 2017”. Dal sottopalco e fino a metà sala la gente è stracarica, non smette un attimo di cantare e saltare. Nella parte laterale c’è chi si gode il live più in tranquillità, come ad esempio un giovane padre che regge sulle spalle il figlioletto.


Tra l’indifferenza di molti e lo stupore di pochi (e soprattutto di chi scrive ndr), parte un pezzo di quando Fibra faceva parte del collettivo rap “Uomini di mare”. Con “Verso altri lidi” siamo nel 1999:allora la scena rap italiana pullulava di interessanti esempi. Pochi colgono il pezzo, peccato, è una perla. Peccato anche che il pezzo duri solo una strofa e venga interrotto da un video in cui un giovane Fibra racconta di sé circondato da facce note come un altrettanto pischello Inoki. Fibra nei frame afferma: “Se ti dicono lascia stare, tu che fai? Lasci stare?”. Fabrizio non ha lasciato stare ed oggi è al suo nono album in studio. L’amarcord svanisce e si passa all’oggi con “Cronico” e al passato recente con “La pula bussò” in una versione improvvisata sul momento.

Un altro video irrompe sullo schermo e stoppa la musica, qualcuno gli chiede “Dove pensi di andare col rap?”. Fibra vuole fare capire che una storia ce l’ha ed è iniziata quando nessuno credeva nel rap come business, al contrario di oggi che c’è più business che rap. Sinceramente? Forse questi documentari vogliono avere una funzione didattica. Sinceramente? Non sembra però che molti vi abbiano fatto attenzione, peccato.


“Ogni giorno” fa tornare l’atmosfera di festa con una massiccia base e tutti ballano scatenati. Una intro che conosciamo tutti molto bene si blocca dopo pochi secondi, Fibra chiede nuovamente al pubblico se riconosce il pezzo. È “Non fare la puttana” che anche a distanza di 13 anni Fibra sente sua come non mai, il pubblico risponde bene.

Siamo quasi agli sgoccioli, ma Fibra è carico e spara una dietro l’altro le maggiori hit come “Bugiardo”, accolta con un delirio, “Mal di stomaco”, “Applausi per Fibra”, “Idee stupide” e “Vip in trip” in una strana versione. Non appena parte “Pamplona” la sala quasi salta in aria, è il pezzo dell’estate ed accompagna la sensazione che il live stia per finire. In effetti questa sensazione diventa realtà quando sul finire di “Tranne te” piovono coriandoli glitterati, questa da Fibra non ce l’aspettavamo. Chiude realmente la serata la ballata-rap “Stavo pensando a te”.


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