FAST ANIMALS AND SLOW KIDS: Tutto è così naturale. Al via il nuovo tour (Audio Intervista) #FastAnim
- Redazione
- 27 feb 2017
- Tempo di lettura: 3 min

FAST ANIMALS AND SLOW KIDS
“FORSE NON E’ LA FELICITA” TOUR
I Fast Animals And Slow Kids tornano con la loro incontenibile energia, dopo lo straordinario “Alaska Tour” che si è chiuso con sei sold out e 2.800 paganti all’ultimo concerto, il 6 febbraio 2016 all’Alcatraz di Milano.
Il nuovo tour inizia ad un mese di distanza dall'uscita del loro nuovo disco dal titolo "Forse Non E' La Felicità"
Tante date che ripartono dal successo del loro ultimo concerto all'Alcatraz di Milano (dove peraltro tornano)
Ecco il calendario
04-mar Arezzo Karemaski
10-mar Santa Maria Vico (CE) Smav
11-mar Sant'Egidio alla Vibrata (TE) Paladejavu
18-mar Milano Alcatraz
25-mar Roma Monk
31-mar Torino Hiroshima mon amour
01-apr Bologna Locomotiv
07-apr Roncade (TV) New Age
08-apr Firenze Flog
14-apr Cagliari Fabrik
21-apr Sommacampagna(VR) Emporio Malkovich
22-apr Perugia Urban
25-apr Genova Supernova
28-apr Bari Demodé
“Forse non è la felicità” è il disco più complesso e audace dei Fast Animals And Slow Kids, perché nato in assoluta libertà espressiva. Energico e penetrante, acuto e talvolta feroce, sviluppa, con sorprendente continuità rispetto ai dischi precedenti, una risposta schietta alle rivoluzioni e ai disordini che la vita impone.
Dietro la composizione c'è l'obiettivo di individuare e assorbire quegli stimoli - musicali, sociali o culturali - che, pur facendo parte della nostra quotidianità, rimangono inosservati e inascoltati. Musicalmente parlando, si passa da canzoni che sembrano colonne sonore di film sulle proteste sociali in Inghilterra a pezzi basati su strutture particolari tipiche degli anni '70; si va dal morbido suono dei vecchi vinili alla svogliatezza e stanchezza delle band lo-fi di inizio anni '90.
Questo tipo di contaminazione, meravigliosamente libera, si nota anche nei testi. I Fast Animals And Slow Kids hanno tradotto in musica esperienze, appunti, ricordi e sensazioni: ci sono i viaggi in macchina di notte di ritorno da un concerto, le passeggiate nel parco sotto casa, il risveglio inaspettato davanti ad un lago, le lacrime regalate allo schermo inerte di un computer, lo stupore davanti ad una quercia stanca ma imponente che sovrasta lo spettacolo del Turnagain Arm in Alaska.
I Fast Animals tornano con la loro incontenibile energia, dopo lo straordinario “Alaska Tour” che si è chiuso con sei sold out e 2.800 paganti all’ultimo concerto, il 6 febbraio 2016 all’Alcatraz di Milano.
I FAST ANIMALS AND SLOW KIDS PARLANO DI “FORSE NON E’ LA FELICITA’”
“I primi mesi successivi al tour di Alaska li abbiamo passati a chiederci se la nostra musica avesse un limite, ad interrogarci su ciò che la nostra band sarebbe potuta, o peggio ancora, sarebbe dovuta diventare. La risposta era molto più facile di quello che potevamo aspettarci: stappare una birra e tornare in sala prove.
Quando l’abbiamo capito, tutto è diventato limpido; abbiamo riordinato le idee e abbiamo semplicemente suonato insieme, come sempre abbiamo fatto, fregandocene delle aspettative di chiunque e tenendo conto solo di ciò che ci aspettavamo da noi stessi.
In questi mesi di saletta, sudore, scazzi, creatività, impegno e leggerezza, in questi mesi in cui siamo tornati ad essere solamente quattro amici che fanno musica insieme, abbiamo forse veramente capito, per la prima volta, che la felicità per i Fast Animals and Slow Kids non è fare i concerti nei palazzetti, non è azzeccare il singolo giusto e passare nelle radio, non è avere un milione di visualizzazioni su Youtube; ciò che realmente ci rende felici è vederci alle otto di sera a casa di Aimone, ridere per un po', scendere nella nostra sala prove, sperando che non si sia allagata di nuovo, ed infine suonare fino a quando il vicinato ce lo permette.
Da questo clima è quindi nato il disco che probabilmente è il più libero e spontaneo che abbiamo mai realizzato finora. Se i dischi precedenti erano pensati come un'unica canzone lunghissima, "Forse non è la felicità" è la risultante delle mille influenze e mille stimoli che abbiamo captato negli anni e che speriamo di esser riusciti a fondere in qualcosa di riconoscibile e personale”
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