FLOGGING MOLLY: La forza del punk celtico (Recensione concerto) #FloggingMolly #MagnoliaMilano
- Redazione
- 29 ago 2018
- Tempo di lettura: 2 min

FLOGGING MOLLY
28 Agosto 2018
Circolo Magnolia
Milano
Voto: 7
Di Luca Trambusti
I Flogging Molly in Italia non sono certo una novità. Sono, piuttosto, una certezza. I loro show richiamano infatti molto pubblico che ama scatenarsi al ritmo della musica celtica che gli americani rileggono aggiungendo buone dosi di energia punk. E’ una proposta, con i Pogues a guardare dietro ogni singola nota, che permette di scatenarsi, di ballare sui ritmi irlandesi o di pogare come nella miglior tradizione punk. Di questo (reciproco) amore tra l’Italia e gli F.M. se n’è avuta la dimostrazione anche in occasione di questo concerto milanese: in una città, non ancora completamente ripresasi dalle vacanze estive, il giardino del Magnolia era pieno di gente che, soprattutto nel cuore della platea, era presa bene.
Preceduti dal set acustico degli italiani Lennon Kelly e dal punk degli Street Dogs, la band di Mike McColgan, ovvero il frontman originale dei Dropkick Murphys (anche qui il legame con i Flogging è sempre ben saldo), la band losangelina sale sul palco, illuminato dai colori della bandiera irlandese, preceduta dalle note di un traditional acustico irlandese che lascia però spazio all’energia ed allo stile dei Flogging Molly che entrano in scena con la potenza di un panzer. E’ il loro modo di essere, il loro marchio di fabbrica e lo ripeteranno per tutta la sera.

Sul palco chitarra, basso, batteria sono l’anima rock, mentre fiddle, banjo e fisarmonica (ed a volte il tin whistle) rappresentano quella folk irlandese. La coabitazione delle due filosofie musicale è perfetta e la risultante è una musica ballabile, briosa e potente con la quale non è possibile restare fermi. Il flusso è magmatico, inarrestabile, anche quando un’introduzione non è immediatamente di impatto dopo poche battute tutto cambia e mai niente è concesso alle melodie se non accompagnate da potenti basi armoniche, elettriche e dinamiche.
Alla parte musicale c’è da aggiungere l’empatia del frontman, cantante e chitarrista acustico Dave King il quale non smette mai di dimostrare il suo affetto, apprezzamento verso il nostro paese e la gioia di essere a Milano spesso accompagnando il tutto con un sorso di birra. Molti brani sono introdotti da brevi spiegazioni.
Nel complesso quello dei F.M. è un concerto piacevole, dinamico, fresco e divertente. E’ però come una birra: l’inizio è spumeggiante, da bere con un lungo sorso, poi (dopo un bel po’) la schiuma cala e la temperatura sale. Ma se la birra è buona, il gusto lo senti ugualmente.
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