FRANCESCO DE GREGORI: Un doppio Cd live vulcanico (Recensione CD) #FrancescoDeGregori #SottoIlVulcan
- Redazione
- 3 feb 2017
- Tempo di lettura: 3 min

FRANCESCO DE GREGORI
SOTTO IL VULCANO
2 CD
F&P/Caravan/Sony
Release: 3 Febbraio 2017
Voto: 6,5
di Luca Trambusti
Non pensate chissà quali significati nasconda il titolo di questo doppio album live di Francesco De Gregori. E' una scelta “geografica” infatti contiene le registrazioni del concerto di Taormina del 30 agosto 2016... e Taormina è appunto “sotto il vulcano” l'Etna.
Il Cd contiene 20 tracce di cui 16 classici del repertorio di De Gregori, 3 estratte dal suo ultimo album in studio di tributo/cover/omaggio/furto a Bob Dylan (quindi musiche originali e testi tradotti da Francesco) ed in più c'è un “inedito” o meglio una versione live di “4 Marzo 1943” di Lucio Dalla (il giorno di nascita del bolognese).
“L'estate scorsa, mentre ero in Sicilia – dice De Gregori - sono capitato vicino a casa di Dalla, ai piedi dell'Etna, e mi è venuta in mente "4 marzo 1943". Il giorno dopo – continua - dovevamo suonare a Taormina, così l'abbiamo messa nella scaletta e la sera l'abbiamo spinta in alto. Non ho pensato a una celebrazione di rito, a un omaggio pubblico o a niente del genere - Confessa il romano - Solo a questa grande canzone, a come la cantava Lucio e al tempo che è passato senza toccarla”.
Il testo usato da De Gregori in questo disco mischia le diverse versioni liriche che di questa canzone esistono e che sono state oggetto di censura (la cui scure in realtà cadde sulla canzone sin dal titolo che in origine era “Gesù Bambino”). La versione del disco, molto rispettosa dell'amico autore anche se De Gregori modifica leggermente le melodie, risulta in effetti un sentito omaggio ad una canzone di un collega (ed altro) con cui Francesco ha diviso molto e con cui ha realizzato una delle più importanti tournée della musica italiana.
Immagino sia sempre più difficile per De Gregori trovare un modo originale per reinterpretare canzoni che ormai lo accompagnano (e lo identificano) da lungo tempo. Questa volta la scelta è caduta su arrangiamenti molto diversi. Si va dalle versioni acustiche al rock con tanto di fiati, passando per le delicate ballate elettro acustiche con le loro melodie che contraddistinguo il “Principe” che comunque non dimentica la sua anima country. Immancabili anche i passaggi di armonica che fanno tanto suono americano (da cui De Gregori, senza nascondersi, trae ispirazione).
Sicuramente il momento di maggior interesse è nelle tre “cover” di Dylan. Ne escono delle belle versioni con interessanti arrangiamenti dove le chitarre elettriche ed acustiche si intrecciano con le tastiere, caldi fiati e cori soul. Da ascoltare con grande attenzione. Particolare anche “L'abbigliamento di un fuochista” e “Sotto le stelle del Messico a trapanar” entrambe (la seconda ancor più della prima) in versione mariachi con le trombe.
Insomma c'è tutto il De Gregori che conosciamo con qualche sorpresa (l'inizio Ragtime di Titanic e la versione bandistica da marcetta che diventa un blues di Buonanotte Fiorellino). Sono brani ormai entrati (a pieno diritto) nella storia della canzone italiana, canzoni da gustare e da cantare (a squarciagola o sussurrandole), buone per ogni occasione e per ogni sentimento.
E' sempre un piacere ascoltarle pur senza stupirsi di averlo già fatto milioni di volte.
Questa la tracklist di “Sotto il vulcano”:
CD 1: “Pezzi di vetro”, “L’agnello di Dio”, “La leva calcistica della classe ’68”, “Vai in Africa Celestino”, “La storia”, “Alice”, “Caterina”, “Sempre e per sempre”, “Servire qualcuno”, “Un angioletto come te”, “Come il giorno”.
CD 2: “L’abbigliamento di un fuochista”, “Generale”, “Il panorama di Betlemme”, “Sotto le stelle del Messico a trapanar”, “Titanic”, “Rimmel”, “4 marzo 1943”, “La donna cannone”, “Fiorellino 12&35”.
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