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GARRINCHA LOVES BOLOGNA: Un'etichetta in festa (Recensione Concerto) #Garrincha #Punkreas #Keato

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 21 feb 2017
  • Tempo di lettura: 3 min


GARRINCHA LOVES BOLOGNA

Punkreas, L'Officina della Camomilla, Ex-Otago, Keaton con La Rappresentante di Lista, Io e la Tigre

18 febbraio 2017

Bologna, Tpo

Voto: 8,5

di Francesco Bommartini

Si può dire, senza il timore di essere tacciati di banalizzazione: è stata un grande festa. Se non lo fosse un appuntamento con otto band e quasi un migliaio di presenti, sorriso stampato in faccia e partecipi, cosa lo potrebbe essere? Parto dal presupposto che Garrincha è un'etichetta che non apprezzo particolarmente. Troppa elettronica - poppeggiante e sempliciotta - tra Lo Stato Sociale, L'Orso e Magellano. Troppo lo-fi il cantautorato proposto da artisti che, evidentemente, parlano di cose che non mi appartengono. Ma sono contento ci sia il ma. Che, nello specifico, è stato proprio il concerto bolognese, in una delle location più interessanti dell'intera città.

Quando arrivo al Tpo stanno per cominciare Io e la Tigre. Mi avvicino al palco con la voglia di divertirmi ed il sospetto dovuto a quanto detto sopra. Pensando, inoltre, che questo duo femminile - cantante chitarrista con un vestitino vintage e batterista con maschera da tigre - facesse indie pop da educande. Contento di sbagliarmi! Il loro è un assalto all'arma bianca, un indie-rock molto energico, lineare, testi incazzato/melanconici e batteria presente. Anzi, di più. Perché è proprio la parte più viscerale della sezione ritmica ad esaltare, con pattern efficaci. Niente di indimenticabile, ma abbastanza da convincermi ad acquistare il loro album "10 e 9", disponibile al nutrito banchetto di Garrincha.


Caotica l'esibizione di Keaton, progetto in cui sono coinvolti Carota (elettronica dei Lo Stato Sociale) e la voce di La Rappresentante di Lista. E' stata proprio lei la mattatrice dell'elettronica core proposta dai ragazzi, che non si sono fermati un momento durante il concerto. Ballare, con loro, è parola d'ordine. Seppur adeguati al contesto, e ben recensiti ovunque, non mi hanno lasciato niente di davvero interessante. Un po' come l'Officina della Camomilla che, a differenza dei Keaton, non mi hanno convinto nemmeno un po': voce piatta, chitarrine, violino. Un pop senza nerbo, nonché uno dei motivi del discorso che facevo ad inizio articolo.

Gli Ex-Otago sono invece uno di quei casi in cui l'elettronica è utilizzata bene, risultando funzionale a canzoni ben costruite, quali sono quelle contenute nel loro recente ultimo lavoro "Marassi". L'impressione è che questo possa essere l'album del "grande salto". Visti due estati fa a Bellaria, mi avevano anche dimostrato di essere buoni musicisti con gli strumenti classici del rock (chitarra, basso, batteria). Sensazione avuta anche al Tpo, con la differenza provocata dal fumo (parte integrante dello show), dall'incomprensibilità di parte dei testi, dei giochi di luce e, appunto, della tanta elettronica. Sopra la media.


Mi si stringe, poi, il cuore. Per me i Punkreas sono IL gruppo punk italiano. D'altronde cercate di capirmi: visti dal vivo 4 volte tra Brescia e Verona, i loro concerti sono sempre stati tra i più movimentati e divertenti. Al Tpo non sono stati da meno, affidando l'inizio a "Voglio Armarmi", estratta da quel capolavoro di nome "Pelle", ormai maggiorenne. Sempre da quell'album sono state suonate l'immancabile "Sosta" e "Sotto Esame", entrambe vissute, così come il resto del concerto, tra pogo e danze sfrenate. Come ricordano le riproposizioni di "Acà Toro" e "Il vicino", i Punkreas non sono solo distorsioni, ma pure ska e qualche goccia di reggae. Se dal passato più osannato arrivano anche "Orologi", "La canzone del bosco", "Tutti in pista"; tante sono state le novità ("Salta" la più coinvolgente), ed altri brani degli anni 2000 come "Vulcani" e l'immortale "Canapa", che chiude un live intensissimo, in cui sudore e gioia hanno fatto il paio ed in cui i Punkreas hanno mostrato ai più giovani come ci si divertiva negli anni '90.

Per onor di cronaca hanno anche suonato Verano ed Edo e i Bucanieri.

 
 
 

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