GAZZÈ E CONSOLI: I due “supereroi” insieme sul palco di Milano sotto la pioggia (Recensione Concerto
- Redazione
- 16 set 2017
- Tempo di lettura: 3 min

MAX GAZZÈ E CARMEN CONSOLI
15 Settembre 2017
Area EXPO
Milano
Voto: 8
Di Miki Marchionna
Cosa succede se due ‘supereroi’ della musica italiana, come loro stessi si sono definiti ironicamente, si uniscono per suonare sullo stesso palco? Esperimento riuscito per il concerto di Carmen Consoli e Max Gazzè svoltosi nella piovosa serata di venerdì 15 settembre a Milano. La musica dei due cantautori ha comunque sconfitto il maltempo radunando migliaia di persone presso l’ex area EXPO di Rho, ora divenuta una sorta di parco dedicato all’intrattenimento e al relax. Ben due ore di live sotto la pioggia, a tratti anche intensa, divise praticamente in tre parti.

Le precipitazioni si fanno abbondanti dalle 20 in poi. In tanti si chiedono se il concerto si terrà ugualmente. All’entrata per l’Open Air Theatre, una grande arena all’aperto circondata da gradoni, lo staff distribuisce impermeabili blu usa e getta. Tuttavia, decine di fan preferiscono restare ancora un po’ al riparo, piuttosto che affrontare la fila, comunque non lunghissima. Quando mancano pochi minuti alle 21, appare chiaro che il concerto subirà un ritardo. La pioggia, a questo punto, si fa meno insistente e ci si arma di coraggio e poncho.
L’arena si riempie nel giro di pochi minuti quando, ormai alle 21,30, lo show ha finalmente inizio. Lo spettacolo si apre con la band di Carmen Consoli sulle note di melodie orientaleggianti scandite da un flauto. Poi ecco fare il suo ingresso la ‘cantantessa’ con in braccio l’immancabile chitarra. Le atmosfere mutano di colpo, e l’artista catanese catapulta il pubblico direttamente in terra sicula con “A finestra’’, brano in dialetto. Carmen ringrazia tutti di essere lì nonostante il maltempo e tenta di infondere calore con la sua musica, riuscendoci.
Ad accompagnare la cantante ci sono due violini, un violoncello, flauto e clarinetto, chitarra e percussioni, a cui andranno ad aggiungersi un trombone e un pianoforte. Una formazione che impreziosisce canzoni come “L’ultimo bacio’’, “L’eccezione’’, “L’abitudine di tornare’’, “Blunotte’’ e “Venere’’. Ma anche solo con la sua sei corde, suonata magistralmente, la cantautrice regala emozioni con “Fiori d’arancio’’, con tanto di assolo dal sapore blues.
Dopo circa cinquanta minuti, Carmen Consoli passa il testimone al collega. On stage ora c’è Max Gazzè, pronto a intrattenere al basso con “Sirio è sparita’’, mentre la sua band prende posizione scoprendo i teli protettivi dagli strumenti. Niente da fare. La pioggia, seppur fine, viene sferzata ora da un vento freddo.
«Proviamo a fare un esperimento – esordisce il musicista – vediamo se il vento d’estate, dato che siamo ancora in questa stagione, riesce a spazzare via le nubi».

Ma è solo chiudendo gli occhi e portando alla mente i ricordi della bella stagione che si può tentare di immaginare il caldo sulla pelle durante “Vento d’estate’’. Tanti ombrelli si riaprono e saltellano sulle note de “I tuoi maledettissimi impegni’’, per poi ondeggiare su “Il timido ubriaco’’, riarrangiata e ancor più dolce e suntuosa. Preludio al ballo con “Teresa’’, prima che il bassista si getti col suo strumento in un assolo funky che sfocia ne “Il solito sesso’’. Le musicalità di “Cara Valentina’’ e “Ti sembra normale’’ invogliano alla danza, che sotto la pioggia assume un carattere quasi tribale, puro e diretto. Gazzè rincara la dose con “La favola di Adamo ed Eva’’e conclude la sua sessione con “Una musica può fare’’.
Arriva, infine, il momento caratterizzante del live. Consoli e Gazzè, assieme ai rispettivi gruppi, sono adesso l’una affianco all’altro sul palco. E così alternano i pezzi. Prima “Parole di burro’’ (Consoli) dopo la sfrenata e bandistica dal gusto balcanico “La vita com’è’’ (Gazzè), seguita da “In bianco e nero’’ (di nuovo Consoli).
Durante i brani della compagna di concerto, Gazzè si dimostra forse un po’ timido, accennando al microfono solo poche parole del ritornello e limitandosi a suonare. Lei, invece, sembra essere molto più disinibita e stare di più al gioco, specialmente nella travolgente “Sotto casa’’, sulla quale cala il sipario.
Dapprima Carmen Consoli, successivamente Max Gazzè e dopo ancora tutti e due. Un live suddiviso in due atti (più uno) per tener contenti tutti i fan. Interessante sarebbe stato vedere entrambi gli artisti insieme per un tempo maggiore rispetto a quello di sole quattro canzoni, interpretando i pezzi dei relativi repertori in un rimpallo giocoso e di buona caratura, così come fatto nella parte conclusiva.

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