GRATEFUL DEAD: 40 anni fa. Oggi come allora (Recensione CD) #GratefulDead #CornellLive
- Redazione
- 9 mag 2017
- Tempo di lettura: 3 min

GRATEFUL DEAD
Cornell 5/8/77
Live at Barton Hall, Cornell University, Ithaca, NY
3 CD Live
Grateful Dead Production / Rhino/ Universal
Release: 05 Maggio 2017
Voto: 8,5
di Luca Trambusti
Tra i fan dei Grateful Dead, molto attenti e critici, c'è chi considera il concerto alla Barton Hall, Cornell University di Ithaca (stato di New York) dell'8 Maggio 1977 come il migliore ed il più importante nella carriera della band americana. Ma non è amato solo dai fan: le registrazioni del live nel 2011 entrarono nel catalogo audio della Library of Congress (la più autorevole e vecchia istituzione culturale federale americana).
Non entriamo nel merito di questa disquisizione, limitiamoci ai fatti e constatiamo e concordiamo nel dire che quello che si ascolta il questo triplo Cd è veramente musica di qualità.
Il concerto (della durata di 2:41') è ora disponibile in una nuova versione rimodernizzata tecnicamente. L'uscita prevede diversi formati: il triplo Cd, il box di 5 vinili in limited edition di 7.700 copie ed il download digitale.
Quello che si sente ascoltando le registrazioni è l'essenza stessa dei G.D., ci sono tutti i motivi per cui hanno fatto breccia nel cuore di milioni di fans che hanno mantenuto inalterato il loro affetto nel tempo (anche perché di fatto la band ha poco virato dalla loro “via maestra” - sopratutto live).
Lunghe fughe chitarristiche, intrecci e corpose dilatazioni sonore, una buona dose di psichedelia e la loro concezione del blues sono gli elementi cardine della band che sicuramente si esprimeva al meglio nello spazio live dove i limiti erano solo quelli della fantasia e non certo temporali o “contenitivi” come quelli di un disco.
Ecco allora le cavalcate elettriche in cui si intrecciamo gli strumenti come “Dancing in The Street” (bellissima e variegatissima) di oltre 16 minuti lunghezza monster del disco in cui non mancano però altre tracce di 15, 11, 8 minuti. Una concezione della canzone oggi forse impensabile ma che negli anni '70 era molto condivisa. E' stupefacente però sentire in un brano di tale lunghezza una così grande varietà e ricchezza di idee. E questa è la loro forza.
La qualità sonora in generale è buona, sopratutto nella parte musicale (che poi è la più sostanziosa) a volte lascia a desiderare la qualità del suono della voce. Ma si tratta anche di un documento e quindi il suo valore è a prescindere alto.
I Grateful Dead Jerry Garcia, Donna Jean Godchaux, Keith Godchaux, Mickey Hart, Bill Kreutzmann, Phil Lesh e Bob Weir nel 1977 registrarono il nono album in studio “Terrapin Station” che fu pubblicato nel luglio. In primavera la band fece un tour prima ancora che l'album fosse sul mercato. In quel giro di concerti toccarono, appunto l'8 maggio, Cornell dove tennero questo mitico show. La scaletta prevedeva le loro cose già note ma anche delle anticipazioni di composizioni che poi si sarebbero ritrovate a luglio anche su disco. Certo oggi a distanza di 40 anni le conosciamo ma allora il pubblico era in “balia” delle novità. Ma sicuramente per chi in quel tour c'era quello fu un grande dono.
Un disco di grandi emozioni che fa rivivere le atmosfere dei concerti dei Grateful Dead ma anche (e sopratutto) ricorda cosa fosse la concezione della musica negli anni '70 mettendo in mostra l'abilità di Garcia e soci nel mettere la propria tecnica di strumentista al servizio del collettivo, delle emozioni, del piacere e della musica stessa senza la ricerca del colpo ad effetto.
Disco torrido.
Ecco la scaletta
New Minglewood Blues
Loser
El Paso
They Love Each Other
Jack Straw
Deal
Lazy Lightning
Supplication
Brown-Eyed Women
Mama Tried
Row Jimmy
Dancing In The Street
Scarlet Begonias
Fire On The Mountain
Estimated Prophet
St. Stephen
Not Fade Away
St. Stephen II
Morning Dew
One More Saturday Night
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