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Ivan Graziani: un vero cantautore rock anche dal vivo

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 2 ott 2015
  • Tempo di lettura: 2 min

IvanGraziani – Parla Tu (Live)

Ristampa: 2 Ottobre 2015 Release originale 1982

Sony Music

Voto: 8,5


Il 6 Ottobre 2015 Ivan Graziani avrebbe compiuto 70 anni, traguardo che avrebbe potuto raggiungere se non fosse prematuramente scomparso l'1 Gennaio 1997 a soli 51 anni.

Ivan Graziani è sempre stato considerato un cantautore atipico ed anomalo e non ha mai in realtà raggiunto il grande successo e riconoscimento che avrebbe meritato e che viene tributato a molti altri suoi colleghi.

Eppure il musicista abruzzese racchiude in se moltissimi elementi di grande interesse. La scrittura, i personaggi sono due di questi. Non bisogna dimenticare però la strada musicale che ha scelto e percorso: quella del rock. Graziani è stato il primo (e forse veramente unico) cantautore rock del panorama musicale italiano, l'inventore del rock d'autore nazionale. Ha saputo poi felicemente coniugare il rock con il pop, con ballate che sono nella testa di tutti.

Dal vivo però non faceva concessioni a niente se non al rock. Con la sua chitarra ed il suo gruppo sapeva incendiare il palco, come avrebbero potuto fare tante altre consumate star internazionale.

Nel 1982 la Numero Uno (etichetta tra gli altri di Lucio Battisti e Mogol) pubblicò un bellissimo album live che ben rappresenta questa sua passione rock.

“Parla Tu” è un disco di chitarre e canzoni, di ritmo dettato da una potente sezione ritmica. Con Ivan sul palco Daniele Angelini alla chitarra, Fosco Foschini al basso , Maurizio ‘Pastrocchio’ Lucantoni tastiere e Gilberto ‘Attila’Rossi alla batteria.

In occasione dell'anniversario dei 70 anni del teramano Sony ripubblica questo album, 13 tracce che mostrano l'anima dell'autore che in occasione dei live rilegge i suoi grandi successi con un piglio incredibile. “Pigro” (in una eccezionale versione), Taglia la testa al gallo, Angelina, Isabella sul treno, Motocross si spogliano di quella patina pop (in senso positivo) delle versioni discografiche e si trasformano in rock ballad con arrangiamenti potenti senza perdere un briciolo della loro bellezza. Le canzoni si dilatano e si arricchiscono di lunghe parti strumentali sopratutto di chitarra. Nella parte centrale del disco c'è il momento più “raccolto” “elettro acustico” con Lugano Addio e Paolina mentre Agnese fa rialzare il tono muscolare in preparazione della successiva potente e lunga versione di “Motocross”

Un appunto. Ogni volta che ascolto Graziani (anche nella sua anima rock) con le sue brani mi colpisce sempre una delle sue più grandi capacità: quella di tratteggiare i personaggi, sopratutto femminili.

Menzione a parte merita il medley composto da Monna Lisa parte 1, Digos Boogie e la conclusione con Monna Lisa parte 2. E' una cavalcata chitarristica di puro rock 13 minuti appassionanti, da manuale.

Ora dell'anima rock di Graziani molti ne sono a conoscenza e apprezzano l'abruzzese anche per questo (o sopratutto per questo). Avere però l'occasione di rammentare la sua passione rock, con un disco che nonostante risalga all'82 è di grande freschezza, è solo un grande piacere ed un bel modo per rendergli omaggio.

Tracklist:

Dottor Jekill Mister Hyde, Angelina, Taglia la testa al gallo, Pigro. Fuoco sulla collina, Lontano dalla paura, Isabella sul treno, Lugano addio, Paolina, Agnese, Motocross, Monna Lisa/Digos Boogie/Monna Lisa, Parla tu

 
 
 

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