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Jovanotti: energia e divertimento negli stadi

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 27 giu 2015
  • Tempo di lettura: 3 min

Jovanotti - Live @ San Siro Milano

27 Giugno 2015

Voto: 9


3 date di fila a San Siro e per di più (quasi) tutte sold out è un record. Mai nessun artista sinora aveva tentato tanto e per di più portando a casa il risultato.

Si poteva pensare che dal management di Jovanotti avessero voluto esagerare, avessero voluto dare una prova muscolare in questa sfida incrociata tra chi fa più pubblico negli stadi. Avevano ragione loro per ora sono medaglia d'oro.

A parte i numeri, i record e le più o meno presunte sfide quello che Jovanotti sta portando in giro con il suo tour “Lorenzo Negli Stadi 2015” è uno spettacolo di grandissimo livello e valore. Se “gara” voleva esserci questa si è giocata anche sui contenuti e non solo sulla “spocchia” o sulla sfida fine a se stessa.

Non sarà il più grande spettacolo dopo il big bang ma sicuramente è il più grande spettacolo dell'estate e di Jovanotti.

Due ore di concerto ricco di energia ed immagini.

Oltre la musica a far da co protagonista è infatti un enorme schermo di 800 Mq su cui scorrono immagini più o meno elaborate che arrivano dal palco (come consuetudine) ma anche visual, frammenti di film (con un cammeo di Ornella Muti in un clip originale, la voce di Filippo Timi ed estratti da “Louisiana” di Roberto Minervini), divertenti introduzioni (con Fiorello e Carlo Conti) e storie animate disegnate espressamente da Davide Toffolo.

Ma le immagini sono un “corollario” la sostanza arriva tutta musica, assoluta protagonista di questo concerto. 29 tracce che ripercorrono la carriera di Lorenzo divise tra ritmo e ballate; ed è proprio dalle prima delle due “tipologie” che, in generale, arriva il meglio dello show. Quando i BPM salgono Jovanotti ci regala una sferzata di energia e di gioia, di leggerezza ma non futilità. In alcuni momenti lo stadio si trasforma diventando una specie di enorme discoteca a cielo aperto dove non è possibile restare indifferenti ed il coinvolgimento sale alto. In questo “lavoro” Jova è aiutato molto dalla band (2 chitarre, Saturnino immancabile al basso, 2 tastiere, batteria e percussioni ed una interessante sezione fiati), una vera macchina alle spalle di un irrefrenabile Jovanotti che nonostante si avvi verso i 49 anni non ha un attimo di tregua, un momento di stanca, spendendo ogni sua energia su quel palco (e tre giorni di fila a tale livello richiedono una buona preparazione anche fisica).

L'altro volto del concerto è quello delle ballate e qui in alcuni casi mostra la corda, non tanto per lo spettacolo quanto per le canzoni stesse che in certi episodi si ricoprono di una patina di “buonismo” diventando sin melense. Tuttavia uno dei momenti più alti dal punto di vista emotivo dell'intero concerto è proprio sulle note di “Fango” (con le tenerissime e bellissime immagini del film Louisiana” di Roberto Minervini). Mostra la corda anche la “dotazione” vocale di Lorenzo, ma si sa che la sua intonazione è quella che è, fa parte del personaggio e gliela si perdona (confermando così che le doti tecniche sono solo la parte di un totale).

Quello che Lorenzo sta portando in giro è uno spettacolo molto coinvolgente, di grande freschezza supportato, ma non superato, da un grande apparato tecnico/tecnologico che tuttavia non distoglie dal punto focale del concerto. E' uno spettacoo a tutto tondo dove musica immagini e palco si fondono molto bene.


Mondato da tutta quella aurea di “guru” e maitre à penser che ogni tanto circonda l'artista toscano e portato sul suo vero terreno ovvero quello del ritmo e del divertimento (ma non stupido e banale) Lorenzo si dimostra imbattibile, facendo pulsare il ritmo ora dance, ora africano o latino ma sempre con l'idea in testa di muovere il corpo ed anche la testa.

Nato come ragazzino un po' banalotto e “leggero” Jovanotti ha saputo crescere e diventare un uomo con la testa ed un artista di primo piano nel panorama nazionale.

Concerto da non perdere

 
 
 

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