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JOVANOTTI: Un concerto che è un tentativo folle di opporsi alla cupezza. (Intervista) #Jovanotti #Lo

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 13 feb 2018
  • Tempo di lettura: 3 min


JOVANOTTI

Una festa tra musica, colori e Don Chisciotte

Jovanotti ed il suo concerto.

Di Luca Trambusti

E' tarda notte quando Lorenzo, sceso dal palco, racconta ciò che è stato il concerto che si è appena concluso. Due ore e mezzo di spettacolo sembrano non aver lasciato nessun segno tanta è ancora l'energia e la foga con cui riassume, spiega e analizza il suo primo spettacolo. E' tardi ma la sua disponibilità alle domande e la sua voglia di rispondere sono veramente encomiabili.

E' praticamente un fiume in piena.....


Com'è andata?

Il debutto è sempre frastornante, devo ancora rendermi esattamente conto di cosa è successo. Certo che uscire e vedere tutto quel pubblico è una botta pazzesca. Abbiamo preparato a lungo questo spettacolo ed immaginavo il debutto.... ma non potevo mai pensarlo così.

Anche questa volta c'è dietro una lunga progettazione ed in più fatta con persone nuove e quindi bisogna sempre prendere la mira ed annusarsi, però è stato un lavoro bellissimo e pieno di soddisfazioni. Ed ora siamo solo all'inizio.

Ti aspettavi una risposta di questo genere dal pubblico?

Il fatto che la gente compri un biglietto si basa sull'esperienza dei precedenti show. Visto tutta la situazione penso quindi che siano piaciuti. Questa fiducia che mi viene data per me diventa una responsabilità e mi manda in agitazione per senso del dovere e quindi mi sento in obbligo di farli impazzire. A questi numeri non posso che rispondere con il massimo dello spettacolo e con una sua visione precisa. Mi è molto chiaro: deve essere una festa.

Cosa c'entra Don Chiscotte nel cartoon iniziale?

Ho bisogno di immagini da cui far partire tutto uno spettacolo. Gli ultimi tour c'era l'idea del super eroe spaziale, che poi sono tutti sottotesti. Recentemente mi è capitato di leggere una nuova traduzione in spagnolo moderno dell'opera di Cervantes da cui ho capito che lui ha 51 anni: la mia età. E' un segno quindi anche io alla stessa età sono come lui.

Ma perché proprio questo personaggio?

Perché è un mito fondante, insieme ad Ulisse fa parte dei miti della letteratura. Ha lati ironici tragici, in sostanza è l'essere umano nella sua forma più smagliante. E' un visionario, intramontabile, eterno.

Quanto tu ti senti Don Chisciotte?

Mi sento per vicinanza alla forza d'immaginazione, per la volontà di essere vivi e trasfigurare la realtà. L'ho usato come un trampolino. Tutto lo spettacolo è oltraggioso nell'essere colorato ritmico, è un tentativo folle di opporsi alla cupezza attraverso il romanticismo, lo slancio, le grandi e folli imprese. Alla fine quella di Don Chisciotteè una guerra dove si fa male solo lui.

Il video iniziale si conclude con un recitato. Da dove arriva?


Cercavo delle frasi di Cervantes ed ho sentito questa, bellissima che però poi ho scoperto non essere del poeta spagnolo. L'ha scritta Corrado D'Elia un attore e regista. Gli ho chiesto di usarla e poi l'ho affidata alla voce di Miguel Bosè che ne ha fatto due versioni: una in italiano l'altra in spagnolo, Alla fine abbiamo pensato che avrebbe funzionato meglio in spagnolo perché obbligava alla lettura dei sottotitoli catturando maggiormente l'attenzione

Quali sono le parole d'ordine di questo tour?

Rock'n'Roll, eccitante, luminoso, voglia di stupire, mai mollare, allegria, energia. Vorrei uno di quei concertoni che ti stende. A volte mi dico che mi piacerebbe vedere un mio concerto ma ovviamente non sarà mai possibile.

In tutti questi anni ho imparato che la musica va suonata bene e con le cose semplici è più difficile suonare e starci dentro. Penso ai Pearl Jam e alla E Street Band è tutto asciutto, essenziale. Questa volta c'è poca elettronica e quella che c'è è “suonata”. In qualche modo questa di asciugare è una lezione imparata da Rubin, è un concerto semplice, alla fine tranquillo. E' uno spettacolo in cui racconto di una visione, di come io vedo le cose, con fantasia e forza d'immaginazione è una festa in musica è poter celebrare il sentirsi vivi.

Un tour che parte a ridosso del nuovo CD. Eppure sembra che il pubblico lo abbia già metabolizzato......

E' vero, un disco vicino alla partenza del tour è un problema. Io, infatti, non volevo farlo, pensavo all'autunno. Poi mi hanno convinto e quindi c'era un problema da risolvere. In 30 anni di DJ ho capito come si fanno le scalette e quindi ho alternato i brani del nuovo disco con delle hit mettendoli tutti nella prima parte del concerto.

 
 
 

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