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KLIMT 1918: Annunciate le prime date del nuovo tour - #Klimt1918 #SentimentaleJugendTour

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 23 nov 2016
  • Tempo di lettura: 2 min


klimt 1918

KLIMT 1918

8/12 - Roma, Quirinetta

16/12 - Bologna, Freakout

17/12 Rozzano (MI), Circolo Svolta

Sentimentale Jugend, il loro nuovo album, per gli intenditori della scena underground, è un titolo già di per sé evocativo: richiamando l’omonimo progetto sperimentale di Alexander Hacke (Einstürzende Neubauten) e Christiane Flescherinow, meglio conosciuta come Christiane F. (dal libro bestseller, Noi ragazzi dello zoo di Berlino), i Klimt 1918 presentano il loro ultimo lavoro. Un album maturo, che segue, a otto anni di distanza Just In Case We'll Never Meet Again, portando alla luce una Berlino ormai lontana, immortalandone pulsazioni, battiti e quella gloria puramente nichilistica tipica degli anni 70 e tanto cara anche al Bowie di Low, Heroes e Lodger. Non è un caso, infatti, che nell’ascoltare Sentimentale Jugend si abbia la percezione di essere trasportati in qualche scena di Le vite degli altri, film vincitore del premio Oscar e in cui le nebbiose giornate berlinesi fanno da protagoniste (Florian Henckel von Donnersmarck, 2006).

Sentimentale Jugend è composto da venti brani, suddivisi in due album distinti: Sentimentale (9 brani, 54 minuti) e Jugend (10 brani, 53 minuti). Durante questi 107 minuti di ascolto, si intrecciano sapientemente energia e auree sognanti, tratti shoegaze ed elementi che spaziano dall’indie al new wave degli anni 80 e 90, combinati con nuovi suoni più distorti, volutamente cupi e acidi. “Volevamo terrorizzare la nostra vena pop con sonorità poco rassicuranti, sporcate da rumori ed esplosioni”, raccontano i ragazzi.

L’album contiene una serie di influenze quali: The Chameleons, Glasvegas, A Place to Bury Strangers, iLikeTrains, Cocteau Twins, The Ronettes, U2, Chapterhouse, The Raveonettes, The Drifters, Cocteau Twins, Jesus and Mary Chain, The Everly Brothers, The Platters, Sigur Rós, Radio Dept, Dead Can Dance.

Marco Soellner - voce, chitarra Francesco Conte - chitarra Davide Pesola - basso Paolo Soellner - batteria

 
 
 

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