top of page

LAURA PAUSINI: La pop star italiana convince a San Siro prima di partire per l'America

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 5 giu 2016
  • Tempo di lettura: 4 min


credito NAPHTALINA

LAURA PAUSINI

SIMILI TOUR

4 GIUGNO

MILANO – STADIO SAN SIRO

VOTO: 9

La settimana a Milano era stata piovosa, ogni sera un temporale rompeva i ritmi e le attività. C'è voluto il concerto di Laura Pausini del sabato sera allo stadio San Siro per spezzare questo perverso alternarsi sole/pioggia caratterizzante la tarda primavera lombarda.

Scherzi ed iperboli a parte la fortuna ha baciato la cantante romagnola: se la mattina è stata fortemente piovosa per fortuna dal primo pomeriggio il clima è migliorato ed il cielo si è aperto permettendo ai fan della Pausini di godersi all'asciutto il primo dei due show meneghini.

Sabato 4 Giugno ha debuttato in Italia (dove la Pausini non si esibiva da due anni) il primo “leg” del Simili Tour (#pausinistadi) che vedrà la pop star romagnola impegnata, prima di partire per il continente americano, in un'altra data milanese (domenica 5 giugno), una romana (11 giugno Stadio Olimpico) ed il 18 Giugno chiudere a Bari (Arena delle Vittorie) le date italiane. Roma e Bari avranno rispettivamente ospiti Biagio Antonacci e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro.


credito NAPHTALINA

“Simili Tour” ha grandi numeri: sul palco 7 musicisti (alle chitarre, con Paolo Carta – arrangiatore insieme alla sua compagna Laura Pausini - Nicola Oliva; al pianoforte Fabio Coppini; alle percussioni Ernesto Lopez; alla batteria Carlos Hercules; alle tastiere Andrea Rongioletti; al basso Roberto Gallinelli), 6 strepitosi coristi (Gianluigi Fazio, Monica Hill, Roberta Granà e Ariane Diakitè, già sul palco del 20 The Greatest Hits World Tour, che si arricchiscono della presenza di David Blank e Claudia D'Ulisse), una sezione archi (Giuseppe Tortora, Adriana Ester Gallo, Mario Gentili, Marcello Iaconetti) e 10 ballerini. Ci sono anche 80 metri di palco, un esclusivo impianto luci con innovativi laser ed un impianto audio da 500mila watt. Il tutto trasportato da ben 42 bilici.

Inoltre la Pausini nel 2007 è stata la prima donna a “sfidare” lo stadio di San Siro dove ora torna, superando se stessa con una doppia data, con ancor maggior consapevolezza e forza

Quello che Laura Pausini porta negli stadi italiani è uno spettacolo di grande efficacia, una monumentale produzione in cui l'artista romagnola da il meglio di se stessa, sia come performer che come organizzatrice/ideatrice/regista di uno spettacolo variegato, ricco (in termini audio/visivi), di grande energia ed impatto. Sono due ore e mezzo durante le quali la pop star internazionale partita da Solarolo dimostra come sia in grado di conquistare e mantenere un posto al sole nel panorama pop mondiale. 23 anni di carriera riassunti in 45 canzoni (molte solo accennate) tra cui parecchie hit internazionali.

Un palco enorme e spettacolare (a forma di abbraccio) ideato direttamente da Laura, accoglie gli spettatori con due lunghe “braccia” che avvolgono il pit sul prato più esclusivo e vicino al palco e che permettono alla Pausini e band di avvicinarsi al pubblico anche più esterno durante tutta la serata. Appena si spengono le luci, con il buio non ancora completo si capisce subito a che spettacolo si assisterà (e che Laura dedica alla violenza contro le donne). Il pavimento del palco è tutto a led luminosi, le luci di “sala” sono potenti e multicolori e l'impatto sonoro è notevole e le immagini sugli schermi sono esclusivi visual. Lo show si apre su un monologo recitato dalla Pausini e scritto per l'occasione da Massimiliano Bruno. L'impatto è forte e l'energia sulle note di “Simili” è notevole.


Il concerto prosegue e propone un ricco panorama sonoro. C'è molto, tanto, in questo show dal sapore internazionale dove si alternano e si mischiano sapientemente ritmo, energia, pop, melodia, buoni sentimenti, rabbia e divertimento. Su tutto, il collante della protagonista che dimostra ottime e robuste doti canore ma soprattutto una grande padronanza del palco su cui si muove in maniera autorevole e con apparente disinvoltura (in realtà pochi minuti prima di salire sul palco era, come al solito, in preda al terrore puro che però si scioglie al momento dell'inizio dell'esibizione). Grinta ed esperienza di palco accumulati in tanti anni di carriera (23 per l'esattezza) e tante “partite fuori casa” che hanno contribuito a rendere forte la capacità di confrontarsi con il pubblico, di catturarlo e di averlo dalla propria parte.

Ciò che dimostra questo concerto è che la Pausini è una grande professionista, preparata e capace di conquistare le platee mondiali a prescindere dall'amore che si può nutrire verso le sue canzoni e la sua scrittura. L'interpretazione, la capacità di stare sul palco sono doti naturali che vengono amplificate dalla ricchezza della produzione che comprende un bel palco, un ottimo impianto audio e luci ed un “complemento” scenico non indifferente.

Dal palco la Pausini ci fa entrare in un mondo di grande energia con “derive” rock inimmaginabili sentendo i suoi dischi. Lungi da lei la caduta sonora nel melenso, nella trovata strappalacrime. Anche i momenti più intimi conservano sempre una buona dose di energia e si scongiura, se non quando lo chiama la stessa protagonista, l'effetto “karaoke” che impone il rito collettivo del canto. E' un concerto serrato, un vero show da stadio. Gli arrangiamenti sono sempre robusti, perfettamente adatti al luogo. Due ore e mezzo circa di grande livello anche per la voce che non ne risente nemmeno. Il tutto a dimostrare come anche il pop possa, in un ambiente come lo stadio, essere di grande impatto e coinvolgimento.


C'è anche la Pausini più schietta e diretta come quando, introducendo i suoi successi più vecchi dice, testuale, che “nel tempo queste canzoni d'amore hanno cambiato destinatari, perché in origine erano per persone che in fondo non se lo meritavano e che anzi possono anche andare a 'fanculo” scatenando il tripudio dello stadio.

“Simili Tour” è dunque promosso a pieni voti per la sua energia, impatto e capacità di coinvolgimento, per la sua spettacolarità e per il suo modo di presentare e rappresentare la musica pop italiana. Uno spettacolo figlio di un'artista con grande esperienza, cresciuta e convinta che merita il posto che ha raggiunto.

Ora, dopo le date italiane, da Luglio a Settembre l'aspetta un lungo tour in tutte le amirche prima di tornare in Europa

 
 
 

留言


bottom of page