LIGABUE: Il fattore umano del ballare Fandango (Recensione) - #Ligabue #LigaRockPark”
- Redazione
- 25 set 2016
- Tempo di lettura: 3 min

LIGABUE
Liga Rock Park
Parco di Monza
24 Settembre 2016
Voto: 9
di Massimo Pirotta
Ligabue - Parco Monza
PrefAzione.
Fiori di Gutenberg locali. Un fioraio monzese “confessa”: sono tutto preso a preparare bei mazzi di fiori. Li chiedono i fan del Liga. Dediche diverse. Ma la direzione è unica. Affetto tramite il circuito Interflora. Il Comitato per il Parco che teme per la tutela ambientale. Affermano di non avere nulla contro Ligabue ma ribadiscono che il prato Gerascia non è un prato qualunque bensì storico e quindi non adatto ad un evento del genere. Le loro preoccupazioni sono più che legittime. Ma l’organizzazione tiene a sottolineare la sua attitudine “green”. “Non siamo solo rockettari”. Ci si mette in moto: lo spazio è delicato, discorsi chiari con i tecnici. Si convocano volontari provenienti da tutta Italia che, tra le altre cose, distribuiscono vademecum “comportamentali” in difesa dell’ambiente e sacchetti per fare raccogliere a ciascun spettatore le proprie bottiglie di plastica, gli avanzi di cibo, la carta. Raccolta differenziata per un live che vuole essere differenziato e in tal senso, evidenziato. C’è un piano traffico ben orchestrato, autoambulanze e auto mediche di certo non mancano, c’è pure un ospedale da campo semmai… Insomma, ce la si mette tutta. Insomma un'oraganizzazione perfetta ed ineccepibile.

Diamo i numeri.
600 persone addette alla sicurezza, 360 operatori sanitari, 140 torri faro installate per dar luce a percorsi notturni al buio. E’ Liga Street. Venditori di cibi e bevande a prezzi controllati e postazioni-gazebo per il merchandising ufficiale. E poi… 80mila persone per il 24 (“Abbiamo preferito fermarci qui”), per il 25 (all’inizio non previsto) più di 50mila avventori. L’85% dei biglietti venduti online. Record italiano.
Ieri, oggi, domani.
Anteprima il 23 per l’inedita proiezione di “Campovolo. La Festa 2015” (7mila presenze). Il contest per realtà emergenti e i vincitori a fare da suppoter nelle due serate (Rainero, The Last, The Jab, I Dei dell’Olimpo). Il 18 novembre esce “Made In Italy”. Trattasi di un concept-album. Un nuovo media partner (Fox/Fox Life) per un docu-film curato dallo stesso Ligabue (23 novembre)

Il concerto.
Il palco è maestoso quanto la location. “Siamo qui” ed è ovazione. “370 giorni senza fare concerti. E’ finita una pena”. “Urlando contro il cielo” in pochi secondi diventa canzone corale. La band ben allineata: Federico “Fede” Poggipollini (chitarra), Max Cottafavi (chitarra), Luciano Luisi (tastiere), Davide Pezzin (basso), Michael Urbano (batteria), la novità della sezione fiati: Massimo Greco (tromba e filicorno), Corrado Terzi (sax baritono) ed Emiliano Vernizzi (sax tenore e soprano). Momenti clou: “Niente paura” tra il volare e il nuotare nei flussi dei desideri, “Il sale della terra”, esplosione ed azione, l’inedita “La vita facile” il rock che puzzava di rivoluzione e che è attimo che non vuol finire, “Quella che non sei” tripudio di mani alzate, “Lettera a G.” eseguita una sola volta live per motivi emotivi e che adesso “mi sento di controllare”, “Piccola stella senza cielo”, melanconica e amazzone, impasto con “Because The Night”, “Gloria” e l’epopea dylaniana e doorsiana, “Metti in circolo il tuo amore” e “Non è tempo per noi” doppietta acustica con rombo di fiati finale, “Dottoressa” nuovo potenziale hit ed anch’essa inedita. “Il muro del suono”, “Balliamo sul mondo”, “Tra palco e realtà” e la platea si scatena. Non potevano mancare i bis: “G come giungla”, attualmente al primo posto nei brani trasmessi nelle radio, “Certe notti” e di nuovo “Urlando contro il cielo”, la più amata dal pubblico. Riproposta in versione evocativa e comunitaria. Tre ore live, 31 brani, trasporto audio-visivo-percettivo. Ligabue paladino della notte che si allunga, che dice basta essere al riparo. Fiato e fiati emozionali e che (ti) soffiano dentro. Ligabue, il classic-rock che è riabilitazione del farsi carico. Intravedo uno striscione: “Lasciatelo dire: grazie”.
Scaletta:
URLANDO CONTRO IL CIELO - LIBERA NOS A MALO - I DURI HANNO DUE CUORI - NIENTE PAURA - Medley: SOGNI DI ROCK'N'ROLL / CON LA SCUSA DEL ROCK'N'ROLL - C'E' SEMPRE UNA CANZONE - IL SALE DELLA TERRA - QUESTA E' LA MIA VITA - LEGGERO - HO PERSO LE PAROLE - LA VITA FACILE (inedito) - L'ODORE DEL SESSO - QUELLA CHE NON SEI - LETTERA A G - IL GIORNO DEI GIORNI - I "RAGAZZI" SONO IN GIRO - HO FATTO IN TEMPO AD AVERE UN FUTURO (inedito) - PICCOLA STELLA SENZA CIELO - IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE - METTI IN CIRCOLO IL TUO AMORE - NON E' TEMPO PER NOI - LAMBRUSCO & POP CORN - DOTTORESSA (inedito) - UN COLPO ALL'ANIMA - IL MURO DEL SUONO - IL GIORNO DEL DOLORE CHE UNO HA - BALLIAMO SUL MONDO - TRA PALCO E REALTA'
Bis: G COME GIUNGLA (inedito) - CERTE NOTTI - URLANDO CONTRO IL CIELO
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