LIVE IN CANTINA: Ad aprile, due nuovi appuntamenti alla rassegna milanese - #Tri(o)ttico #PeppeSanta
- Redazione
- 21 mar 2017
- Tempo di lettura: 2 min

LIVE IN CANTINA
(inizio live ore 21.30, ingresso libero)
Martedì 4 aprile
Peppe Santangelo trio
Peppe Santangelo (sax tenore e soprano); Mirko Mignone (hammond); Simone Petracca (chitarra)
Martedì 11 aprile
Tri(o)ttico
Federico Calcagno (clarinetti); Davide Sartori (chitarra); Victoria Kirilova (contrabbasso)
Cantina Scoffone
via P. Custodi 4
Milano
La prima data è fissata per martedì 4 aprile (ore 21.30, ingresso libero), quando si esibirà il trio guidato dal sassofonista siciliano Peppe Santangelo. La formazione, completata da Mirko Mignone all’hammond e Simone Petracca alla chitarra, darà vita a un’intesa musicale basata sull’interplay e la passione per l’improvvisazione, che prende i suoi riferimenti linguistici dal jazz e dal rock. Il trio utilizza standard famosi del jazz e del pop, tra cui composizioni di Bill Evans, Wayne Shorter, David Bowie, Chick Corea e Roy Hargrove, come pretesto per affrontare la ricerca musicale.
La settimana successiva, martedì 11 aprile, sarà la volta di un altro mini-ensemble, denominato Tri(o)ttico. Il gruppo si è costituito nel 2014 nelle aule del Conservatorio G. Verdi di Milano ed è composto da Federico Calcagno (clarinetti), Davide Sartori (chitarra) e Victoria Kirilova (contrabbasso): il progetto dei tre musicisti nasce dall’idea di mettere in gioco gli impasti timbrici dei rispettivi strumenti in un contesto cameristico. I suoni interagiscono tra loro, si sommano, si scontrano e si incontrano nelle armonie di un repertorio originale, che rende omaggio alla tradizione degli standards. L’assenza della batteria sottolinea la particolarità del sound, celebrando il mondo sonoro del trio del clarinettista Jimmy Giuffre. Le composizioni originali scritte dai tre musicisti traggono spunto dallo spirito di grandi personalità della storia del jazz, tra cui Thelonious Monk, Charles Mingus, Eric Dolphy e Lennie Tristano. Largo spazio è lasciato ai solisti, così come a momenti d’improvvisazione collettiva.

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