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MEG: Un live diverso dal solito, energico ma mai esagerato (Recensione concerto) #Meg

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 22 dic 2017
  • Tempo di lettura: 2 min


MEG

21 Dicembre 2017

Auditorium Parco della Musica

Roma

Voto: 8

Di Francesca Amodio

Ritorno in grande spolvero per la partenopea Maria Di Donna, di certo meglio conosciuta come Meg, che stasera nella sala Petrassi del prestigioso Auditorium Parco della Musica di Roma ha presentato il suo “Concerto imPerfetto”, la prima raccolta dei più grandi successi di una delle artiste simbolo della scena femminile alternativa italiana, venuta alla ribalta oramai più di un ventennio fa con i 99 Posse, risalendo al 2001 l’ultimo disco con la band napoletana, “NA9910”, capitolo finale della band prima dello scioglimento, a cui è seguita una riformazione nel 2009.


“Dopo più di vent’anni di carriera, di infarti pre – concerto e di insistenze da parte del mio accalorato pubblico, ho pensato fosse giunto il momento di pubblicare un album live, per poter fermare l’attimo e conservare la memoria della magia di un concerto”, ha affermato l’artista, che a quarantacinque anni portati magnificamente, regala al pubblico capitolino un’intensa ed ammaliante ora e mezza di esibizione.

Un live surreale e teatrale, in cui, accompagnata dagli ottimi Mario Conte, Marco Gentile (Synth, violino elettrico, elettronica), e da un Bianconiglio di carrolliana memoria, avvolta in una scenografia molto suggestiva, fatta di enormi veli e ragnatele, Meg regala ai suoi fedelissimi fan un concerto stilisticamente e musicalmente ineccepibile, durante il quale la regina assoluta dell’elettronica italiana mostra di non aver perso per nulla la sua immensa dote vocale naturale, fatta di una voce chiara, potente, limpida, forte, che rasenta davvero la perfezione.

I testi di Meg volteggiano tra il quotidiano e il letterario in un vortice di emozioni suggellato da basi elettroniche sempre diverse ed accattivanti, su cui le parole della cantautrice napoletana si adagiano con naturalezza, nel risultato di un live diverso dal solito, energico ma mai esagerato, sempre ben cadenzato e livellato su una classe ed un’eleganza da sempre proprie di questa artista squisitamente sui generis, che non si è mai lasciata travolgere dalle mode del momento ma che ha saputo ritagliarsi e portare avanti con grinta e fermezza la sua identità, a cavallo fra la bellezza della lingua italiana e i suoni british più internazionali e ricercati.

Il pubblico decisamente apprezza, cantando le splendide “Imperfezione”, “Napoli città aperta”, “Concerto per”, “Il confine tra me e te”, per esplodere poi nella celebre “Sfumature” fino al pezzo probabilmente più noto di Meg, doverosamente di chiusura, l’ipnotica “Distante”.

Un live affascinante, sicuramente da non perdere questo di Meg, un’amabile conferma dopo vent’anni di grande talento ed originalità.

 
 
 

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