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MUSICA DA BERE 2017: L'impeto della passione e una sorpresa tra le sorprese (Recensione concerto

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 26 giu 2017
  • Tempo di lettura: 3 min


giorgio canali

MUSICA DA BERE 2017

Sabato 24 Giugno - Chiostro Teatro Santa Chiara, Brescia

Domenica 25 Giugno - Teatro CTM, Rezzato (BS)

Voto: 8.5

di Massimo Pirotta

Foto di Chiara Arrigoni


sarah stride

L'ottava volta si è rivelata un'edizione capace di muoversi con disinvoltura e sicurezza tra le mutazioni dei linguaggi musicali e non. Del resto, Musica da Bere, tramite le sue scelte artistiche, nel corso degli anni ha saputo ritagliarsi un posto di assoluto riguardo tra le kermesse di suoni che affollano il nostro Paese. Basta scorrere i vincitori del contest nazionale che si sono susseguiti (Ettore Giuradei, Iosonouncane, Levante, I'm Not A Blonde, ecc.), gli ospiti che vi hanno partecipato (Roberto "Freak" Antoni, Ascanio Celestini, Area, Ricky Gianco, Samuel dei Subsonica, Manuel Agnelli, Irene Grandi, Nada e molti altri). E che hanno fatto da cassa di risonanza a una manifestazione che ha nell'istancabile lavoro di ricerca, negli sguardi disincantati, nell'arte degli incontri, nei compendi tra varie espressioni artistiche ed attitudinali, l'antidoto contro il prevedibile e le onde corte della retorica e del deja-vu. Capacità cognitiva e autocostruzione che già da ora sono archivio in tempo reale, al passo coi tempi, in diretta e non in differita (quando tutto è già stato consumato). Quest'anno sono arrivate oltre 400 domande di iscrizione. Nuove realtà che operano magari lontano dai riflettori ma che sono dimostrazione di lungimiranza, rintocchi espressivi e varietà di proposte in grado di soddisfare più palati.


lorenzo monguzzi

Le due giornate finali: gli otto finalisti e alcune special guest che hanno voluto esserci magari annunciando la loro partecipazione all'ultimo momento. Quest'anno Musica da Bere ha mostrato abilità tattiche e strategiche, l'essere sempre pronti ad affrontare esami con il pubblico, l'essere consci che solo l'evolversi di parametri possono essere la soluzione tra produzione e fruizione. Un viaggio di formazione che vuole continuare a testa alta e libero da certi condizionamenti mercantili che indebolirebbero la sua stessa natura. Si vuole essere sfida e quest'anno la vincitrice del concorso è stata Sarah Stride, un'artista operante in diversi ambiti (rappresentazioni teatrali, arti visive, happening) che ha collaborato con Ivano Fossati, Howie B., Garbo e che qui ha presentato il suo nuove progetto che spazia dal cantautorato "dissonante", alle chitarre rock, ai flussi elettronici e che per l'occasione ha presentato "Madre" e "Esercito", due brani di prossima pubblicazione. Molto bene anche i varesini Wyns tutti intrisi nella rock-culture e con un'eccellente padronanza del palco e la proverbiale cantautrice siciliana Maru, musicista spigliata, coinvolgente vocalità, liriche di sicuro interesse, radici solide e l'odierno quotidiano.


mauro ermanno giovanardi mirco mariani

I torinesi Liede portavoci di un rock sfaccettato e che si sono aggiudicati il Premio Live che consentirà loro di partecipare ad altri festival (Rock sul Serio, Varigotti Festival, Restart Musicando, Belleville Rendezvous), il genovese Boris Ramella cantautore pop già notato dal Club Tenco e in "combutta" con gli Ex-Otago, la bresciana Claudia Is On The Sofa tutta intensità e storytelling a stelle e scrisce, la milanese Erica Romeo miscellanea electro, folk e pop e che potrebbe ottenere buoni riscontri commerciali, Itto cantautore in solitaria tra Simon & Garfunkel, country-blues e Jack Savoretti.

Tra gli ospiti: Iacampo tutto raffinatezze e matrici compositive particolarmente intriganti (l'inedita "Le mie canzoni", l'acclamata "Pittore elemantare", Paletti (Targa Musica da Bere) con un set energico, dinamico e a più segnali ("Barabba"), il blitz di Mauro Ermanno Giovanardi accompagnato alle tastiere da Mirco Mariani (Saluti da Saturno) in apertura della seconda serata e che hanno proposto "Come ogni volta" un brano dal sicuro impatto emotivo. L'irriverente, spassosa, rabbiosa, "loopata", volutamente distorta esibizione di Giorgio Canali ("Ci sarà", "Precipito") che ha ricevuto la Targa Musica da Bere alla carriera e che con gran mestiere ha assemblato una pièce sonora che guarda e le canta al mondo, plasmando il tutto su materie infuocate e sequenze che fanno pulsare le vene.


paletti

E poi, la sala gremita... Il teatro-canzone che può essere (anche) dissolvenza. Lo sciamanico Marco Paolini (Targa Graffio) in un monologo con la lettera U (Nessuno.it / Itaca). Funambolica capacità narrativa ci ha detto di adii ai celibati militari, remi in barca, tempeste, caverne con la password, divinità a cristalli, isole come l'Asinara, ritmi calypso afrocubani, Apollo, profumi d'inganno, polis, iceberg di grandine sull'Adriatico, comunità delle nazioni. Sinusoidi: indizi, misteri, ricordi, spazi temporali, sospiri vitae, isolazionismi intonarumori. Il tutto arricchito dagli interventi musicali di Lorenzo Monguzzi ("Go Lasà Cascar", "La notte mi par bella", la sua terra immaginifica (anche questa è la mia terra, Bob Dylan e Suzanne Vega ). E al quale lo staff organizzativo ha voluto riservare un gradito e meritatissimo riconoscimento tenuto nascosto fino all'ultimo. Attimi finali e anche per Lorenzo una Targa. Che assume particolare valore perchè è stato l'artista che più si è prodigato affinchè questa manifestazione, sin dal suo debutto, assumesse sempre più consistenza e spessore.


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