MÉLISSA LAVEAUX: Tre date live per il nuovo disco #MelissaLaveaux
- Redazione
- 23 mar 2018
- Tempo di lettura: 4 min

MÉLISSA LAVEAUX
NUOVO ALBUM PER LA SONGWRITER E CHITARRISTA CANADESE DI ORIGINE HAITIANA
IN ITALIA A MAGGIO PER TRE DATE LIVE!
INDIE AFROBEAT, ROOTS, FOLK, BLUES E HAITIAN REBEL SONGS
Dopo 2 album di successo, a 5 anni dall’ultima uscita discografica e un viaggio nella sua terra natia (Haiti), Mélissa Laveaux torna con “Radyo Siwèl”, il nuovo album in uscita il 23 Marzo per Nø Format (FR). Un disco unico, intriso della storia e della cultura haitiana e allo stesso tempo estremamente personale e intimo. “Radyo Siwèl” è un’immersione nelle sue radici, antico e moderno allo stesso tempo: c’è la cultura creola, le canzoni popolari haitiane con la loro valenza politica. Vestendole con un’estetica più indie-rock, Mélissa reinterpreta il retaggio haitiano, rivisitando quelle canzoni tradizionali con un sound moderno che spazia dal folk al blues, dall’indie-pop all’afrobeat e l’elettronica.
Venerdì 11 Maggio – TRIESTE – Teatro Miela
Sabato 12 Maggio – MESTRE – Centro Culturale Candiani
Domenica 13 Maggio – ROMA – Largo Venue
Info tour: afrodisia.it - GRIOTmag.com
Melissa Laveaux ospite di PROPAGANDA LIVE, guarda qui la performance live:
http://www.la7.it/propagandalive/video/propaganda-live-musica-live-melissa-laveaux-30-01-2018-232750
Aprile 2016. Mélissa Laveaux parte per Haiti alla ricerca delle sue radici, in missione per onorare i suoi antenati. Sono passati 20 anni dall’ultima volta che ha messo piede nell’isola, quando ne aveva 12. Si sente straniera e, allo stesso tempo, è elettrizzata come un’esule che torna finalmente a casa.
Nata in Canada da genitori haitiani ed equipaggiata con un vocabolario creolo raffazzonato che ha avuto modo di imparare ascoltando la madre parlare al telefono con parenti e amici, non sa che cosa emergerà musicalmente dal suo pellegrinaggio. Ma nel tuffarsi e nello scoprire le canzoni folk che hanno formato gli artisti haitiani per intere generazioni, è subito affascinata dalla profondità e dall’opulenza di questa straordinaria eredità. Torna a casa da Haiti con la testa piena di suoni, melodie, stati d’animo e storie di tempi lontani. Il risultato è una tracklist ricca di allegorie e simbolismi propri della poesia e della canzone haitiana, come una specie di linguaggio della resistenza in codice. Da qui nasce “Radyo Siwèl”: un album unico impregnato della storia e della cultura di Haiti e allo stesso tempo estremamente personale e intimo.
All’arrivo nella capitale di Haiti Port-au-Prince, nelle sue orecchie risuona forte la voce di Martha Jean-Claude, una cantante e compositrice haitiana leggendaria i cui dischi hanno fatto da colonna sonora caraibica all’infanzia di Mélissa, trascorsa nei pungenti inverni di Ottawa. Imprigionata per la componente politica delle sue canzoni e poi costretta a lasciare la sua isola nativa per Cuba negli anni ’50, Martha Jean-Claude strascorse 34 anni cantando canzoni haitiane in esilio, e tenendo quindi vivi il folklore e i ricordi della sua amata patria. Sebbene ci siano differenze significative nelle loro esperienze di espatrio, c’erano sufficienti elementi in comune perché Mélissa sentisse una certa affinità con Martha Jean-Claude e la facesse diventare una presenza costante nei suoi sogni della terra natia. La sua idea inizialmente era che “Radyo Siwé”l potesse diventare un album di cover di canzoni di Martha Jean-Claude. Ma quando è arrivata a Haiti, il progetto è diventato più ambizioso. In un centro culturale di Port-au-Prince, le fu dato accesso a una miniera d’oro di registrazioni e annotazioni che contenevano vecchie canzoni le quali, come i molti pezzi di una memoria dispersa ma comunque vivida, erano state regolarmente reinventate durante la tortuosa storia di Haiti.
Un episodio in particolare di questa storia catturò l’attenzione di Mélissa: l’occupazione Americana dell’isola fra il 1915 e il 1934. Giorni bui, durante i quali la prima Repubblica Nera - che si era emancipata dalla schiavitù e aveva riscattato con orgoglio la propria indipendenza dai francesi - fu ancora una volta tormentata dalla presenza oppressiva di un nuovo e non desiderato potere coloniale. Le canzoni popolari diventarono armi di resistenza ancora una volta, riportate in vita e reinventate dalle nuove generazioni, dando un senso di tempi duri. Inestricabilmente connesso allo spirito di resistenza era la presenza del voodoo e le proprie varie divinità che venivano invocate affinché proteggessero gli haitiani e li aiutassero nella lotta contro gli oppressori.
Fu durante quegli anni bui che nacquero sia Martha Jean-Claude sia Emerante de Pradines, un’altra leggendaria cantante haitiana. Entrambe registrarono “Dodo Titit”, una ninna nanna tradizionale haitiana, di cui Mélissa ha fatto una cover nel suo primo album “Champon & Copper” una decina d’anni fa.
A modo suo, “Dodo Titit” fu il primo germoglio di un albero, con le proprie radici ben affondate nell’anima haitiana, che è diventato poi Radyo Siwél. Le canzoni e le storie dell’album sono frutti maturi di quell’albero, il cui titolo è preso da un frutto dell’isola.
Alcune canzoni sono vecchissime, nessuno sa chi le abbia scritte, e venivano diffuse dai cantastorie itineranti e dalle orchestre rurali, note come Bann’Siwel, che portavano le canzoni da villaggio a villaggio. Vestendole con un’estetica più indie-rock, Mélissareinterpreta il retaggio haitiano, prendendo canzoni tradizionali e cucendole insieme come un patchwork di identità intersecanti.
Registrato in appena cinque giorni e mixato man mano che le tracce venivano realizzate, la voce distintiva di Mélissa e le sue chitarre sinuose sono abbellite ulteriormente dalla presenza luminosa della chitarra e del cuatro di Drew Gonsalves, leader della band di Trinidad Kobo Town, e al suono è stato dato un tono drammatico dal team di produzione francese A.L.B.E.R.T.
In esilio, il richiamo del retaggio culturale haitiano suonava a Mélissa come una voce che arrivava da una radio piena di interferenze. Una volta lì, ha sintonizzato il ricevitore, riempito gli spazi vuoti per onorare le battaglie del passato e poi re-immaginato il tutto per aprire un futuro di nuove possibilità. E’ una favola che sta ancora cercando il lieto fine. Ma Radyo Siwèl è il posto in cui un passato fiero ma spesso tragico incontra la promessa di un futuro migliore.
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