NATURALMENTE PIANOFORTE: Il piano protagonista in Casentino, provincia di Arezzo. Un festival glocal
- Redazione
- 9 lug 2018
- Tempo di lettura: 4 min

NATURALMENTE PIANOFORTE
4^ Edizione
18 – 22 Luglio 2018
Stia/Pratovecchio/Parco del Casentino (Ar)
VINICIO CAPOSSELA, URI CANE, OMAR SOSA, MATTHEW LEE, L'AURA, PEPPE SERVILLO E JOHN DE LEO tra gli ospiti
di Luca Trambusti
NATURALMENTE PIANOFORTE, ha una genesi particolare. La rassegna nasce nel 2010 per volontà di un’associazione culturale locale costituita da persone non legate alla musica. Stia, dove si svolge il festival, è, insieme a Pratovecchio, una delle due frazioni di cui si compone il comune di Pratovecchio, in provincia di Arezzo, all’interno del Parco Naturale del Casentino. A Pratovecchio si svolge ogni due anni l’importante fiera del ferro battuto (con tanto di campionato del mondo di forgiatura), una delle specialità artigianali del luogo. A Stia invece le attività erano meno importati e numerose. Così nel 2010, chi gestiva gli eventi di Stia, decide di realizzare ogni due anni, in alternanza con l’evento di Pratovecchio, un festival dedicato al pianoforte (non necessariamente classico). La rassegna riscuote un successo locale e cresce. Nel 2014 arriva alla direzione artistica Enzo Gentile, giornalista, scrittore, conduttore radiofonico ed organizzatore di eventi, il quale da un’ulteriore spinta all’evento che inizia ad avere sempre più rilevanza nazionale. Dal 18 al 22 Luglio 2018 arriva la quarta edizione che presenta un cartellone ancora più pieno di appuntamenti (anche originali) e con nomi di sempre maggior rilievo in ambito nazionale ed internazionale.
Elencare tutti gli eventi è lunghissimo ed allora la soluzione migliore è consultare il sito di “Naturalmente Pianoforte” (https://naturalmentepianoforte.it/).

Ecco invece come sintetizza la rassegna il Direttore Artistico Enzo Gentile con cui abbiamo parlato.
Qual’è il fondamento di questa manifestazione?
Quello di abbattere ogni barriera di genere a partire dall’allargamento a molti altri tipi di tastiera e di sonorità. Per questo ci sono stati negli anni anche concerti d’organo, sia Hammond, che da chiesa.
Gli eventi hanno tutti come protagonista il pianoforte e durante i giorni della manifestazione ci saranno circa venti pianoforti sparsi in paese a disposizione del pubblico che potrà suonarli liberamente. Sono in calendario 30 appuntamenti in totale, con eventi inusuali in luoghi inusuali ed orari inusuali (albe e tramonti). Sarà una miscela di cose spettacolari e cose anomale. Saranno investite anche diverse location, sia in paese che sparse nel Parco del Casentino, il cui Ente di promozione è uno dei finanziatori della manifestazione.
Si vuole dimostrare anche la versatilità del pianoforte?
Certamente. Il pianoforte può essere pop o sperimentale intrattenimento leggero ma anche musica classica. Il piano è un’entità a tutto tondo ed universale, é trasversale ad umori, razze stili e tempi; per cui c’è di tutto.
Ed in questa occasione cosa c’è?
Ci saranno proposte ardimentose e complicate che si mischieranno con qualcosa di più rilassante e facile. Ci sono anime diverse e produzioni specifiche, tipiche ed uniche per questo festival.
Ad esempio c’è il cantautorato di Vinicio Capossela che questa volta, nella sua versatilità, si esprime solo piano e voce, dando valore ed amplificando in tal modo la struttura della canzone. C’è poi Omar Sosa in piano solo con il jazz dalle diverse increspature dovute anche alla sua origine cubana. Sempre nel jazz, ma con differenti sfumature, c’è Uri Cane che invece è più sperimentale e virtuoso. Piano e ricerca sulla parola e voce si fondono negli spettacoli di John De Leo (ex vocalist dei Quintorigo ndr) ed il trio di Peppe Servillo sono lavori diversi che però poggiano sul pianoforte. Quello di Servillo spettacolo consolidato mentre De Leo sintetizza la ricerca vocale. Infine c’è L’Aura una cantautrice pop che in questa occasione, in duo con lei in veste di pianista, sottolinea una bravura strumentale che fa ben sperare e che in un contesto più tradizionale non appare.

Oltre a queste produzioni c’è anche il concerto del sabato sera di Matthew Lee, un vero guerriero del piano, con il suo rock’n’roll ed un’abilità anche ginnica di pianista (ricorda certe cose di Jerry Lee Lewis). Con questa manifestazione c’è la volontà e l'intenzione d'incuriosire il pubblico, aiutato magari anche dalla gratuità della maggior parte dei concerti. L’idea è che se ti piace l’artista e lo conosci, ti fidi di lui. Ci sono in calendario molti artisti “garantiti” per professionalità che però non propongono il solito spettacolo. Ad ognuno di loro chiedo di realizzare qualcosa in cui il pianoforte abbia la preminenza anche in relazione al luogo. Sono proposte particolari, possono piacere, sorprendere ma spesso, lo abbiamo visto nelle scorse edizioni, sono tutte da scoprire.
Oltre ai concerti cos’altro c’è?
Oltre ai live che saranno nel corso della giornata e della nottata, ci sono dei “masterclass” tenuti da noti professionisti e poi c’è la parte alimentare e paesaggistica (il parco del Casentino offre numerose escursioni ed opportunità). E’ un Festival “immersivo” con ampie possibilità di fare cose diverse. E’ anche un’occasione di ottimo turismo di culturale.
Il manifesto di questa edizione è stato disegnato da Nina Zilli….
….. e 2 anni fa, per la scorsa edizione, da Luca Carboni. Per Nina Zilli non era possibile esserci e sostenere uno spettacolo con il solo pianoforte (anche se lei lo suona). Ha così deciso di dare il suo contributo con un disegno in cui ovviamente il protagonista è il pianoforte.
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