Neil Young: i sorprendenti anni '80 live tra R&B e soul
- Redazione
- 13 nov 2015
- Tempo di lettura: 2 min
Neil Young - Bluenote Cafè - Live
Warner Release: 13 Novembre 2015
Voto: 8,5

Nuovamente Neil Young apre i suoi archivi ed il giorno dopo il suo 70esimo compleanno rende disponibile un doppio album live registrato in diverse sedi e date tra il 7 Novembre 1987 ed il 30 Agosto 1988.
Il disco è ovviamente figlio di quel periodo artistico di Neil Young, periodo che ruotava intorno al disco This Note's for You uscito nell'aprile dell'88. Disco criticato perché vide l'artista canadese spostarsi veros il R&B/Soul. In quell'album accanto a lui non i fidi Crazy Horse, con cui era tornato a suonare nel precedente album Life (87), ma la band dei Blue Note con cui spostò il suo asse musicale. Con quel disco Young chiuse un periodo sperimentale per tornare con il successivo “Freedom” (1989) su uno stile (per lui) più tradizionale. In realtà tutti gli anni '80 furono un decennio speso tra sperimentazione, ricerca di altro che spesso ha prodotto album di pessima qualità.
Dunque “This Note's for You” fu uno spostamento verso una sorta di R&B/soul con tanto di fiati, che è poi quello che si ritrova in queste tracce con in più l'impatto sonoro di un live.“ NeilYoung - Bluenote Cafè” è un doppio album interamente live che raccoglie alcuni brani di “This Note's for You”, alcuni inediti assoluti e qualche brano già presentato in concerto e si chiude con una esaltante, incredibile e lunghissima (più di 19 minuti) versione di “Tonight's the Night” dall'omonimo (oscuro) album del '75.
Sorprende (ed ora lo fa piacevolmente) questa unione tra l'inconfondibile suono della chitarra elettrica di Young con i fiati che regalano molto “colore” e riempiono gli arrangiamenti di queste canzoni che spesso si dilatano arrivando a toccare i 7/8/9 minuti sino ai 19 della conclusiva traccia. C'è spazio per cavalcate elettriche, o “duelli” chitarre/fiati in un insolito contesto musicale per Young o momenti in cui il blues elettrico della chitarra si unisce alla potenza dei fiati creando un muro di note spesso e compatto.
“ NeilYoung - Bluenote Cafè” mostra una delle molteplici anime di questo grande musicista, che si muove anche in ambiti differenti dai suoi consueti standard e quando lo fa è capace di toccare alti livelli o cadere in pessimi episodi. Sicuramente i puristi storceranno il naso su questo disco che si dimostra però (anche se con il senno di poi) uno dei lati migliori di quel periodo anni '80 in cui il canadese sembrava aver smarrito la bussola. Non sarà al 100% “Younghiano” ma resta un disco con buona musica a tratti esaltante per la sua fluidità, potenza e compattezza sonora. Anche i fan più intransigenti potranno alzare un sopracciglio ed esclamare “Ah però!!!”
تعليقات