OBLIVION: Un divertente jukebox
- Redazione
- 20 apr 2016
- Tempo di lettura: 2 min

OBLIVION
The Human Jukebox Teatro Leonardo Milano
19 aprile 2016 Voto: 10
Di Luca Trambusti
Hanno conquistato il pubblico nei teatri e nella Rete grazie a spettacoli irresistibili e piccoli corti (on line) in cui sintetizzano i “capolavori” della letteratura portandoli in ambito musicale. Il dono della sintesi (efficace e significativa) fa decisamente parte del bagaglio artistico di questi cinque attori cantanti che riescono a far ridere e divertire senza perdere un briciolo della loro credibilità. Per il nuovo spettacolo gli Oblivion chiedono all'inizio l'aiuto del pubblico che è chiamato a scrivere su dei foglietti i nomi dei loro cantanti preferiti. Durante lo spettacolo, tra un loro sketch e l'altro, eseguono parodie degli artisti sorteggiati tra quelli proposti dal pubblico, dimostrando di avere un repertorio di “classici” sempre pronti (ma su Leone di Lernia si sono fermati anche loro). Per rendere più spettacolari le cose si divertono e divertono con dei mash up tra diversi cantanti: Pino Daniele con i Cori alpini, Morandi e Queen, Jo Squillo con Ligabue...... Tra le “scene” definite c'è l'iniziale sintesi delle 66 canzoni vincitrici del Festival di Sanremo, una esilarante parodia de “il Volo” ed una feroce (ma reale e divertente) critica a X Factor (con Giusy Ferreri, Noemi e Mengoni) ed il conclusivo gospel ispirato da Povia. Gli Oblivion danno una grande dimostrazione di abilità nel maneggiare le canzoni e nel tenere la scena, di una ricerca del divertimento, senza nessuna concessione, con ironia a volte anche graffiante e come con pochi mezzi scenici si riesca ugualmente a fare grande teatro.. “The Human Jukebox ” è uno spettacolo di un'ora e mezzo (abbondante) in cui la musica diventa un pretesto per divertirsi, togliendole quell'aspetto “dotto” (esemplare in tal senso la loro versione del “La Cura” di Battiato) conducendola in un ambito cabarettistico ma alto. Si ride dall'inizio alla fine con uno show ogni sera differente, in virtù delle scelte fatte dagli spettatori. A Milano sino a 1 Maggio poi al Teatro Sistina di Roma dal 4 al 15 maggio. Da non perdere
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