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PAOLA TURCI: Ecco il concerto che voleva e che piace (Recensione Concerto) #PaolaTurci #IlSecondoCuo

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 10 mag 2017
  • Tempo di lettura: 4 min


PAOLA TURCI

09 Maggio 2017

“Il Secondo Cuore Tour”

Auditorium Parco della Musica

Roma

Voto: 8

Di Francesca Amodio

“Questo è il concerto che non ho mai fatto, questo è il concerto che io volevo. Ho finalmente gli elementi per poter esprimere quello che sono davvero, spontaneità e molta improvvisazione; seguo una scaletta di massima ma non so mai quello che devo dire sul palco, lo so lì sul momento, proprio perché arriva in maniera naturale. Sono felice perché mi sento definita dentro ciò che sto facendo”.

Che questo sia l’anno di Paola Turci, non vi è alcun dubbio. La cantautrice capitolina ha inaugurato ieri all’Auditorium Parco della Musica di Roma “Il Secondo Cuore Tour”, titolo preso dall’ultimo lavoro discografico dell’artista (Warner Music Italia 2017, prodotto da Luca Chiaravalli), sulle scene da più di un trentennio e reduce da un Sanremo più che fortunato, in cui molti l’avrebbero voluta vincitrice e che l’ha vista comunque sfiorare il podio.


Cinquantatré anni a settembre, è proprio nella maturità che Paola Turci raggiunge un assoluto stato di grazia, come dimostra stasera al pubblico della sua Roma, che per lei riempie la Sala Sinopoli dell’Auditorium regalandole il sold out e che la osanna dall’inizio alla fine del live, in cui per quasi due ore ininterrotte di concerto l’artista si donerà alla sua gente con tutta sé stessa, come è solita fare e come ci ha abituati da sempre.

Non vi è parsimonia nel dosaggio dei sentimenti e delle emozioni che questa musicista dal carisma inconfondibile dona alla massima potenza: con un fisico ed un’energia da far invidia a qualsiasi ventenne, la Turci è più carica, esplosiva e sensuale che mai. Il primo trittico è tutto dal nuovo album, con “La prima volta al mondo”, “La vita che ho deciso” e “Combinazioni”, per passare poi alla sempre emozionante “Volo così”; “Sublime” e “Tenerti la mano è la mia rivoluzione”, sempre dal nuovo lavoro, fanno spazio alla storica “Stato di calma apparente” e all’attesissima “Ma dimme te”, pezzo molto suggestivo in romanesco dedicato ‘alle donne fortissime ma fragili dentro’, afferma Paola, al suo mito Anna Magnani ma a tutte le donne che come la Magnani hanno sofferto, per amore e non, scritto con Marta Venturini e Giulia Anania - coautrici dell’album insieme a Enzo Avitabile, Niccolò Agliardi, Fink e Fabio Ilacqua - e che vede un bellissimo recital dell’attore Marco Giallini nel disco. “Ringrazio Dio”, il sempre splendido omaggio a Modugno con “Dio come ti amo”, “Saluto l’inverno”, “Questione di sguardi”, “Piccola canzone d’amore”, sono il sempre atteso tuffo nel passato di Paola, riarrangiato a festa per l’occasione da un sound più scuro e più rock; “Ci siamo fatti tanti sogni” conclude momentaneamente la presentazione dei brani nuovi per far sì che le amatissime “Missing you”, “Fuck you/Mani giunte”, “Io sono” e “Sai che è un attimo” possano dare degna conclusione ad una scaletta praticamente perfetta, in cui Paola alterna, come è sua consuetudine, momenti fortemente intimisti e minimali ad altri che sono scariche di energia pura, il tutto anche e soprattutto grazie alla band che oramai la accompagna fedele da anni (Pierpaolo Ranieri al basso e contrabbasso elettrico, Fernando Pantini alle chitarre, Fabrizio Fratepietro alla batteria e Roberto Procaccini alle tastiere), e che contribuisce in percentuale altissima alla riuscita di un concerto sfacciatamente più rock ‘n’ roll.


Paola è visibilmente emozionata, le si perdonano gli isolati cali di voce perché rendono il concerto ancora più autentico, vero, naturale, bello, e perché suonare nella propria città d’origine, davanti alla gente che ti ama e che ti stima, non è mai facile. L’emozione della data d’inizio tour quindi è magistralmente gestita, a conferma che a volte anche l’insicurezza è la parte bella ed integrante dello spettacolo.

Un ritorno gradito, un grande orgoglio per il panorama cantautorale italiano femminile attuale, un grande vanto è oggi Paola Turci: uno dei suoi tanti meriti è quello di non essere stata mai artisticamente pretenziosa. Paola si districa con naturalezza tra la semplicità di un giro di chitarra squisitamente pop abbinato ad un testo fresco e non macchinoso e talvolta il cantautorato più impegnato e di spessore, tra il singolo multiforme in cui osa di più (ne è uno splendido esempio “Sublime”, pezzo che vede la collaborazione col musicista e disc jockey britannico Fink, a cavallo fra la black e l’R‘n’B), e quello più canonico ed orecchiabile, in cui però il marchio Turci è oramai inconfondibile, in cui la scrittura testuale non passa mai in secondo piano; del resto è quasi tattilmente percepibile la cura e la dolcezza con cui Paola sembra scegliere le parole dei suoi brani, ora più metaforici ed ermetici, ora diretti e taglienti come spine.

L’encore è in grandissimo stile, con una carica da pelle d’oca: “Fatti bella per te”, “Un’emozione da poco” e l’immancabile “Bambini” chiudono lo splendido concerto di Paola Turci, che a sorpresa torna sul palco qualche secondo dopo per intonare “Attraversami il cuore” e una commovente “Mi amerò lo stesso”, brani che la Turci dedica esclusivamente ai presenti, a mo’ di vera e propria dichiarazione d’amore verso un pubblico per l’appunto esclusivo, che da tre decadi non l’abbandona e che l’ha accolta anche stavolta a braccia aperte in questa sua ennesima rinascita, ridonandole la linfa vitale di questo secondo cuore che Paola reca in mano per affrontare una nuova sfumatura di vita in musica.


Ecco la scaletta del concerto:

La prima volta al mondo

La vita che ho deciso

Combinazioni

Volo così

Sublime

Tenerti la mano è la mia rivoluzione

Stato di calma apparente

Ma dimme te

Ringrazio Dio

Dio come ti amo

Saluto l'inverno

Questione di sguardi

Piccola canzone d'amore

Ci siamo fatti tanti sogni

Missing you

Fuck you/Mani giunte

Io sono

Sai che è un attimo

Fatti bella per te

Un'emozione da poco

Bambini

Attraversami il cuore

 
 
 

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