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PREMIO CARLO U. ROSSI: Tanti artisti commossi per ricordare l’amico produttore. (Recensione concerto

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 28 nov 2018
  • Tempo di lettura: 3 min


PREMIO CARLO U. ROSSI

I Edizione

26 Novembre 2018

Conservatorio G. Verdi

Torino

Voto: 8

Testo e foto di Giorgio Zito

Il Premio Carlo U. Rossi nasce dall’associazione a lui dedicata dopo la sua improvvisa scomparsa. Il produttore torinese negli anni ha lavorato con tantissimi musicisti di estrazione musicale diversa, contribuendo alla nascita non solo di ottimi dischi, ma molto spesso di successi che hanno dato il là a bellissime carriere.

Era quindi quasi un atto dovuto ricordarlo con una manifestazione di livello, e la presenza di molti artisti, sia sul palco che tra il pubblico, dimostra l’affetto e la riconoscenza che il mondo della musica ha tributato a Rossi. Da lui tutti ammettono di aver imparato molto, e non solo dal punto di vista musicale, ma anche da quello umano, e la sincera commozione che si percepisce sul palco questa serata ne è la dimostrazione. Evidentemente Carlo Rossi ha lasciato il segno non solo nella musica di tanti grandi artisti, ma anche nella loro anima.


I primi a salire sul palco sono i torinesi Subsonica, che con Carlo Rossi hanno avuto una lunga frequentazione. Per l’amico produttore hanno scritto una canzone, “Le onde”, che presentano qui, emozionati, per la prima volta dal vivo, in un set acustico breve e intenso. E non c’era modo migliore per aprire la prima edizione di questo Premio, che nelle quasi tre ore di spettacolo riserverà molte sorprese. La prima proprio con i Subsonica, quando sale sul palco Mauro Pagani, e partono le note di una splendida versione acustica e rallentata di “Tutti I Miei Sbagli”. La seconda a salire sul palco è Paola Turci, non solo emozionata ma visibilmente commossa. E i suoi due brani, “Quasi Settembre” e “Fatti Bella Per Te”, eseguiti da sola con la chitarra acustica, hanno stregato e commosso anche il pubblico.

Caparezza, anche lui qui per ringraziare e omaggiare il suo primo produttore, fa una vera e propria lezione sul lavoro di Carlo Rossi, facendo ascoltare i brani come erano nella versione originale, e come vennero pubblicati dopo il lavoro di Carlo Rossi, per il suo primo disco di successo, “Verità Supposte”. Non rinuncia comunque a cantare un brano, regalando al pubblico una vera e propria perla tratta da quel disco, “Vengo Dalla Luna”, accompagnato solo dalla chitarra acustica di Andrea Faccioli dei Baustelle e dalla voce di Diego Perrone. Un brano provato solo nel pomeriggio, approfittando della presenza dei Baustelle, molto attesi dal pubblico.

Anche loro, i Baustelle, sono qui per ricordare Carlo Rossi, con cui hanno prodotto il disco della svolta, il primo lavoro per una major, nonché il primo singolo a passare nelle radio nazionali, “La Guerra È Finita”, stasera riproposta in una versione in trio, con Rachele Bastreghi ad un piccolo pianino, e Bianconi e Faccioli alle chitarre acustiche.


Siamo a Torino, quindi non possono mancare gli alfieri della musica sabauda: gli Africa Unite, con due versioni acustiche di “Subaqueo”, davvero splendida, e “Il Partigiano John” e i sempre verdi Statuto. Chiude la serata la voce calda e soul di Giuliano Palma, anche lui visibilmente commosso, prima con una versione corale e festosa di “I’m In The Mood For Love”, con l’aiuto sul palco di tutti gli ospiti della serata, e poi con due versioni intense di “Se Ne Dicono Di Parole” e, soprattutto, di “Così Lontano”, che stasera assume un significato particolare.

Molto bravo anche l’attore Rocco Papaleo nelle vesti di presentatore, apparentemente fuori posto, che riesce sempre , alla fine, a riprendere il filo del discorso e rientrare in carreggiata, portando a temine una bellissima serata durata quasi tre ore volate via velocissime, per un premio che si prefigge non solo di ricordare la figura di Carlo Rossi, ma quella del produttore in genere, ruolo che solitamente passa sempre in secondo piano. Un premio che ci auguriamo possa avere continuità, e mantenere sempre il livello qualitativo di questa serata.

Gino Paoli dice che quando qualcuno se ne va, quello che resta non sono le foto o i ricordi, che col tempo sbiadiscono, e neanche quello che hai avuto. Quello che resta è quello che hai dato agli altri. Da quello che si è capito questa sera, Carlo U. Rossi, a chi ha avuto la fortuna di entrare in contatto con lui, ha dato moltissimo.

Set list

Subsonica

Le onde

Tutti i miei sbagli

Paola Turci

Quasi settembre

Fatti bella per te

Caparezza

Vengo dalla luna

Baustelle

La guerra è finita

Africa Unite

Subaqueo

Il partigiano John

Statuto

Neanche lei

Giuliano Palma

I’m in the mood for love

Se ne dicono di parole

Così lontano

Targhe:

Produttore disco dell’anno: Tommaso Colliva

Produttore disco rap dell’anno: Charlie Charles per Album di Ghali

Produttore disco rock dell’anno: Tommaso Colliva per Decade dei Calibro 35

Produttore disco pop dell’anno: Taketo Goara per A casa tutto bene di Brunori Sas

Produttore disco elettronica dell’anno: Cosmo per Cosmotronic di Cosmo

Produttore emergente: Frank Sativa per Sindrome di Toret di Willie Peyote

 
 
 

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