PREMIO TENCO: Un segno di vita delle nuove generazioni (Recensione Concerto) #PremioTenco
- Redazione
- 23 ott 2018
- Tempo di lettura: 4 min

RASSEGNA DELLA CANZONE D’AUTORE PREMIO TENCO
18-19-20 Ottobre 2018 Teatro Ariston
Sanremo (Im)
Voto: 7,5
Foto e testo di Giorgio Zito
Ogni anno si torna al Tenco con in testa sempre la stessa domanda, cioè se questa cosa particolare che chiamiamo canzone d'autore sia ancora in grado di dare segni di vitalità, e se gli sforzi organizzativi del Club Tenco, che si esplicano in tutte le attività messe in campo durante l'anno e che sfociano nella settimana della Rassegna, abbiano ancora un senso.

La terza serata della Rassegna, con la consegna delle Targhe Tenco ai dischi migliori nelle diverse categorie, è stata in parte una risposta a questa domanda: le Targhe sono andate tutte a cantautori appartenenti alle nuove generazioni. Un emozionato Motta (Targa Tenco per il disco dell’anno), si è presentato da solo sul palco con chitarra acustica per un breve set di tre brani (“Vivere o morire”, “La fine dei vent'anni”, “Mi parli di te”), cantati a cuore aperto e dedicati ai genitori, alla compagna e a tutti quelli che hanno lavorato con lui in questi anni. Se lo scorso anno Motta era la promessa della nuova canzone d’autore, ora ne è la realtà. Altrettanto convincenti l’esordiente (ma con già alcuni successi importanti come autore) Giuseppe Anastasi, l’omaggio “gentile” di Fabio Cinti a Franco Battiato e al disco “La voce del padrone”, che gli è valso la Targa Tenco come miglior interprete, la siciliana Francesca Incudine che si aggiudica la Targa per il disco in dialetto e Mirkoeilcane con la sua toccante “Stiamo tutti bene”, che, dopo aver conquistato il pubblico del festival di Sanremo, si aggiudica anche la Targa per la canzone dell’anno.
Ma i nomi di richiamo di questa edizione sono le due star presenti nella prima serata, due artisti passati una sola volta al Tenco, ad inizio carriera. L’onere di aprire l’edizione 2018 è stato assegnato a Elisa, che ha eseguito in maniera convincente e delicata il brano “Lontano Lontano”, da sempre apertura della Rassegna, a cui è seguito un breve set di tre brani, compresi i successi “Luce” e “Nata qui”. Indubbiamente molto brava e talentuosa, Elisa è riuscita a convincere il pubblico. L’altro nome importante, molto atteso alla prova del palco del Tenco, è quello di Zucchero (Premio Tenco 2018), un nome che a qualcuno ha fatto storcere il naso, e che ha dimostrato invece di appartenere a pieno titolo alla canzone d'autore. Zucchero chiude la prima serata con quello che è stato un vero e proprio mini concerto di undici brani, regalando al pubblico del Tenco il primo concerto acustico della sua carriera. Una prova intensa, che è passata da “Dune mosse” a “Hey man”, da “Diamante” a “Celeste”, per chiudere con un bis insieme a Morgan.
E Morgan è stato il vero jolly di questa edizione della Rassegna. Cantante, musicista, presentatore, difensore a spada tratta della canzone d'autore; la sua presenza, a volte discreta altre dirompente, ha attraversato le tre serate, improvvisando duetti con Lo Stato Sociale, Willie Peyote, Fabio Cinti e Adamo, dimostrando di essere davvero un artista geniale, con una marcia in più rispetto a molti suoi colleghi.
Altre presenze rimarchevoli sono state quelle de Lo Stato Sociale, che hanno conquistato il pubblico con la loro verve tendente al cazzeggio unita alla serietà dei temi trattati, il rapper torinese Willie Peyote, un eccellente Davide Van De Sfross, che ha presentato tre brani sul tema dei viaggi e partenze, il solito, bravissimo, Alessio Lega, con il suo omaggio al poeta e cantautore russo Bulat Okudzava, e soprattutto Simone Cristicchi, che ancora una volta è riuscito ad emozionare, toccando con estrema leggerezza temi davvero pesanti.
Il tema della rassegna, Migrans, è stato il filo rosso che ha collegato le tre serate (oltre agli eventi collaterali): dalla splendida voce di Tosca con i suoi appunti musicali dal mondo (dalla canzone napoletana alla musica klezmer), alla coppia Neri Marcorè / Edoardo De Angelis con la loro versione di “Mio fratello che guardi il mondo” di Fossati, alla figlia dell’emigrazione Sighanda, e infine l’emigrante Adamo, che riceve il Premio Tenco 2018 alla carriera, e il bravissimo Pippo Pollina, caso unico di cantautore italiano famosissimo in Europa e quasi sconosciuto da noi.
La rassegna si conclude ancora con Morgan, per un finale a sorpresa insieme ai Lombroso (Dario Ciffo e Agostino Nascimbeni) con due classici della canzone italiana: “Arrivederci” e “La notte”.
Una rassegna certamente riuscita, di alto livello qualitativo, che ha dimostrato che la canzone d’autore è ancora vitale, e che il Club Tenco svolge un compito fondamentale nel difenderla e diffonderla, ma ha lasciato inevasa una seconda domanda: perché la Canzone d’Autore non riesce più a parlare alla maggioranza delle nuove generazioni?
Scaletta
1° serata Elisa
Neri Marcorè / Edoardo De Angelis Capurso e Papìa
Lo Stato Sociale
Sighanda
Zucchero
2° serata
Davide Van de Sfroos
Willie Peyote
Alessio Lega Tosca
Giua
Simone Cristicchi
3° serata
Adamo
Giuseppe Anastasi Mirkoeilcane Motta
Fabio Cinti
Francesca Incudine
Pippo Pollina Morgan e i Lombroso (Dario Ciffo e Agostino Nascimbeni)
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