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PRINCE: Sign o' Times un live colorato, ritmico e molto sexy (Recensione Film) #Prince #SignOTim

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 15 nov 2017
  • Tempo di lettura: 3 min


PRINCE

Sign o' Times (Film)

21 e 22 Novembre 2017

Voto: 7,5

di Luca Trambusti

Fine anni '80 alle soglie dei '90, Prince ha uno dei suoi momenti di massimo splendore. Nel 1986 si conclude la serie di tre album di grande successo a nome Prince & The Revolution, la band che lo affianca live e in studio: dopo aver conquistato la vetta delle classifiche con la colonna sonora del film “Purple rain” (1984), aver pubblicato a seguire il suo album più colorato e variopinto “Around the world in a day” (1985) e concluso la trilogia dei Revolution con l’album “Parade” (1986), colonna sonora del film “Under the cherry moon” nella quale è contenuta una sua hit planetaria, “Kiss”, Prince nell'87 torna con “Sign o’ the times” un doppio album inciso quasi da solo ed a suo nome, senza il gruppo.


In quel 1987 e con quel disco Prince arriva, per la prima volta, in Italia con quattro concerti, il 7, 8, 9 e 11 giugno al Palatrussardi di Milano. Il tour di “Sign o’ the times” ha un dresscode preciso: “Vestitevi tutti color pesca… o nero”, chiede il musicista, e così il pubblico farà.

Ma non è finita da quel disco e da quel tour Prince proporrà anche un film concerto dall'omonimo titolo. E' uno documento video che conferma quanto alto sia il livello artistico di Prince in quel momento. Una botta esplosiva di energia, potenza, carica erotica e grande musica. Un mix micidiale che nonostante i 30 anni di distanza (ed alcune cose sopratutto nel look un po' “antiche”) riesce a conquistare ancora oggi come dimostra la visione del film che sarà possibile per due sole sere.

Sostenuto da una band nuova in grado di padroneggiare qualsiasi situazione (con la ballerina Cat Glover, la tastierista Boni Boyer, il bassista Levi Seacer Jr., il chitarrista Miko Weaver, la batterista Sheila E. e il tastierista Dr. Fink, già membro dei Revolution), Prince propone il meglio di quel doppio album inframmezzandolo a jam session e omaggi (come quello al jazzista Charlie Parker) che hanno al proprio centro un amore a 360° per la musica e per la performance.


Tra le tante qualità di Prince c'è anche quella di saper dosare performance e musica, che s'intrecciano, senza mai accavallarsi con una a coprire l'altra. Ed allora la lunga serie di balletti sulle note di una musica pulsante diventano spettacolo nello spettacolo. La musica è un “Rock'n'Black” una magica fusione tra black music e l'energia e la grinta del rock. Funky, soul, R&B, Rock si mischiano in maniera esplosiva e coinvolgente creando una grande tensione ritmica a cui si unisce quella sexy. Costumi, balli, coreografie e belle artiste contribuiscono a creare uno spettacolo colorato, provocante, seducente, accattivante dal quale non si esime nemmeno il “folletto” di Minneapolis. Anche lui balla come se non ci fosse un domani, mischiando James Brown con Michael Jackson. Spettacolare in questa pellicola è la ballerina Cat Glover, così come strepitosa e conturbante è la batterista dancer Shela E. che ben ricopre entrambi i ruoli. Certo pettinature ed abiti riportano immediatamente al glamour edonistico ed allo stile degli '80 e forse sanno un po' di stantio ma la lezione che regala Prince in questa performance dovrebbe essere studiata a memoria ancora oggi.

Poco meno di 90 minuti pieni di colori e di ottima musica e tanta, tanta energia live. Unica eccezione il patinato video del singolo “You get the look” che vede anche la presenza di Sheena Easton.

Ancora una volta, come allora, l’invito per i fan sarà, anche per questa occasione cinematografica, quello di vestirsi color pesca o di nero, come per i concerti dell’epoca.

La pellicola, diretta da Prince stesso, arriva nelle sale di tutto il mondo (a un anno e mezzo dalla morte dell'artista avvenuta il 16 aprile 2016) distribuita da Nexo Digital in versione restaurata digitalmente e resterà in cartellone solo il 21 e 22 novembre (elenco delle sale su www.nexodigital.it). Un appunto però sulla sincronizzazione (audio video) non certo perfetta nella parte finale del film. Peccato (veniale).

 
 
 

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