RAG'N'BONE MAN: Una calda serata estiva sulle note di un soul all'inglese. #RagNBoneMan
- Redazione
- 17 giu 2017
- Tempo di lettura: 2 min

RAG'N'BONE MAN
16 giugno 2017
Teatro Romano
Verona
Voto: 7
di Francesco Bommartini
La voce di Rag'n'Bone Man che si staglia sulla sola chitarra – elettrica ed amplificata vintage – è la fotografia dell'inizio del live tenuto venerdì 16 giugno sera nel teatro Romano di Verona. Poco più di un'ora dopo, ed ogni 5 minuti nel periodo di tempo precedente, gli applausi scroscianti di tanti spettatori. “Human”, singolone da 295 milioni di visualizzazioni youtubiane in un anno, ha fruttato attenzione. E l'artista di Uckfield, classe 1985, ha dato valore all'hype con una performance all'altezza.

La vocalità del barbuto, ed hypsteriano nell'aspetto, inglese è adeliana. La basi musicali, disegnate da una band giovane e compiuta, focalizzano il suo andirivieni vocale nel genere soul, toccando blues e rock. L'ottima sezione ritmica e l'amplificazione calda sostengono una vocalità rara, in grado di toccare più ottave della media, e che non si fa intimorire nemmeno sui falsetti. “Chi ha comprato l'album?”, chiede, ovviamente in inglese, Rag'N'Bone Man ad un certo punto del live. “Ah, bene, non solo mia madre”, sospira ironico quando vede qualche decina di mani alzarsi. L'ironia, e la capacità di sdrammatizzare, anche una certa emozione accompagnata dai complimenti per una location effettivamente d'eccezione, sono connotazioni ulteriori. Non indispensabili, penserà qualcuno. Permettetemi di scrivere che non sono concorde. La bravura è importante, ma il carattere, e la capacità di trasmettersi, hanno un peso.
Peccato solo per quell'ora e un quarto scarsa di concerto. Forse questo nuovo fenomeno musicale poteva concentrarsi maggiormente anche sugli ep precedenti, oltre che sul disco “Human”. Così non è stato, ad eccezione della ritmata “Guilty”. Ma restano prove tangibili delle capacità del corpulento cantante, come “The Fire”, “Good as you Are” ed il singolone di cui parlavo all'inizio. Il pubblico, composto anche da tanti turisti stranieri, ha apprezzato, dimostrandolo con applausi e sbattimento di piedi. Plauso anche per la corista che, oltre ad essere bellissima, ha accompagnato il concerto con vocalità nera e movimenti sinuosi.
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