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RENATO ZERO: La musica di ieri e di oggi e la filosofia zeriana (Recensione Concerto) #RenatoZero #A

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 25 nov 2016
  • Tempo di lettura: 3 min


RENATO ZERO

Alt in Tour

24 Novembre 2016

UNIPOL ARENA

Bologna

Voto: 6

Di Massimiliano Colletti

Riparte da Bologna Renato Zero, dopo aver lasciato i suoi fan in visibilio con il triplo appuntamento estivo all'Arena di Verona (un concerto che presto finirà in un DVD in uscita il 2 dicembre), e la promessa di tornare presto a suonare dal vivo. Ed ecco allestito l'ALT in tour, una produzione “Tattica” che vede sul palco oltre al musicista romano e alla sua band, anche l'Orchestra Filarmonica della Franciacorta diretta dal Maestro Renato Serio, i cori dei Neri per caso, un attore e, almeno per la prima data bolognese, due ospiti: il musicista campano Sal Da Vinci, e l'immarcescibile Ron.

L'ALT IN TOUR è uno show di tre ore e quaranta minuti fatto per promuovere il nuovo lavoro di inediti (Alt, uscito l'8 aprile 2016) da cui sono tratti ben 9 tracce ma con un'attenzione quasi scientifica anche ai vecchi lavori, quelli che uscita dopo uscita, dal 1973 ad oggi, hanno contribuito a costruire il personaggio Renato Zero, capace di attraversare quasi mezzo secolo di musica italiana, e a riempire a 66 anni compiuti stadi, arene e palazzetti di tutta Italia.


Il colpo d'occhio all'ingresso dell'Unipol Arena è d'effetto, il grande palco è allestito come un cantiere, con grandi ganci sospesi nel vuoto e tre grosse gabbie sullo sfondo; al centro, divisa da una lunga passerella la buca dell'orchestra, mentre i membri della band si dividono le due navate laterali del palco. Il tema del lavoro è uno dei leitmotiv della serata: la chiamata a iniziare arriva dal suono di una sirena, (la stessa che sancirà l'arrivo dell'intervallo a metà serata e che manderà alla fine tutti a dormire) e l'intera l'orchestra indossa un copricapo antinfortunistico dotato di una luce frontale (utilizzate sapientemente durante lo show per dialogare con le luci del palco).


Il pezzo scelto per salutare l'arrivo a Bologna è Niente trucco stasera, dall'album Tregua del 1980: Renato Zero appare un po' imbolsito, certamente i movimenti non sono e non possono essere più quelli di una volta, ma il pubblico lo accoglie con entusiasmo e Renato Zero risponde con una performance vocale che rimane su altissimi livelli per tutto lo spettacolo e per gli oltre 30 pezzi suonati.

Ottima anche la presenza dei Neri per caso, posizionati in una pedana sopraelevata alla destra del palco, a cui sono affidati i cori dello show, una session vocale con lo stesso Zero in occasione di Inventi e un momento tutto per loro con Lune per noi (“Loro sono apprezzatissimi all'estero. Nessuno è profeta in patria”, dirà più tardi di loro Renato Zero, quasi a giustificare la loro presenza lì).

La scelta della collaborazione viene ripetuta anche in occasione dell'apprezzabile duetto con Ron, arrivato all'Unipol Arena per celebrare Lucio Dalla (“Quanto ci manca Lucio”) con la canzone Piazza Grande e più avanti ancora con il cantante Sal Da Vinci (di cui viene promossa l'imminente uscita discografica).


A non convincere, tuttavia, è stata la scelta, per altro coerente con lo Zero degli ultimi anni, di continuare a proporre una produzione tutta allineata con un'estetica di tipo Sanremese, a partire dagli arrangiamenti orchestrali che fanno apparire come un lontano ricordo il mordente di pezzi come Qualcuno mi renda l'anima dei primi anni '70, fino ad arrivare agli schermi di palco con una regia stanca e mai capace di aggiungere qualcosa a quanto visto in scena. Tutto questo aggiunto agli stacchetti dell'attore-cantante che interrompe il flusso musicale per commentare la filosofia zeriana ad uso e consumo dei presenti, e a una certa retorica portata avanti dallo stesso Zero nelle parti parlate (“Affermano che li riducono di numero [i politici] ma per quanto li possono ridurre, sono sempre troppi”) fa sospettare che forse lo show sarebbe più centrato per una fruizione da Prime Time televisivo piuttosto che per una dimensione live.


Di parere diametralmente opposto saranno gli Zerofolli accorsi a Bologna per questa prima tappa del tour, sempre pronti a rispondere presente alle chiamate del musicista romano, che ha certamente il grande merito di aver saputo instaurare con loro un rapporto privilegiato (v.di I figli della topa eseguita stasera e dedicata ai propri fan) e destinato a durare, così come auspicato dallo stesso Zero a fine concerto: “Non dimenticatemi”!

24 e 25 novembre Bologna, Unipol Arena

28 e 30 novembre Torino, Pala AlpiTour

3 dicembre Pesaro, Adriatic Arena

6, 7, 9, 10, 13 e 14 dicembre Roma, Pala Lottomatica

16, 17, 19 e 20 dicembre Firenze, Nelson Mandela Forum

22 e 23 dicembre Padova, Arena Spettacoli Padova Fiere

6, 7, 9 e 10 gennaio Assago (Mi), Mediolanum Forum

14, 15 e 17 gennaio a Livorno, Modigliani Forum

20 e 21 gennaio Eboli, PalaSele

23, 24 e 26 gennaio Bari, PalaFlorio

28 e 29 gennaio Acireale, Pal’Art Hotel


 
 
 

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