RICHARD ASHCROFT: Tuffo nella Londra anni 90 nella seconda giornata del Todays Festival (Recensione
- Redazione
- 27 ago 2017
- Tempo di lettura: 2 min

RICHARD ASHCROFT
SPAZIO211
TODAYS (GIORNO 2)
TORINO
VOTO: 7
Di Federica Monello
La stella della seconda giornata del TOdays è stata l’ex frontman della band britannica The Verve. Prima di lui sul palco gli italiani Wrongonyou, Giogio Poi e il cantautore americano Perfume Genius (esibizione con il suo carico di polemiche per le offese omofobiche nei suoi confronti , questa la sua unica data italiana. Puntuale alle 21.30 un intro col pianoforte accompagna l’entrata sul palco di Richard Ashcroft.

Giubbino, occhiali e chitarra: per il cantante il tempo sembra essersi fermato agli anni dell’esordio. Il primo pezzo, direttamente dall’ultimo album, vede un superbo assolo di chitarra. Il pubblico, per la maggior parte maturo, entra subito in sintonia con l’atmosfera che sembra catapultarci nell’ Inghilterra di fine anni Novanta. Chitarra classica, luci rosse e parte “Sonnet”, che celebra il primo disco della band. Si sente la forte appartenenza al suo passato, Richard a fine pezzo s’ inginocchia suonando la chitarra mentre all’unisono il pubblico canta. Posata la chitarra classica imbraccia l’elettronica e ci stupisce con un assolo in “This is how it feels” che termina con un effetto eco della voce di Ashcroft. Segue una carrellata di nuovi e vecchi successi che il pubblico accoglie calorosamente, Richard abbraccaia e bacia la sua chitarra fonte di ispirazione compagna fedele. Buona presenza scenica di tutta la band, spicca il chitarrista che incanta con i suoi assoli che in alcuni pezzi diventano elettricamente coinvolgenti.
Richard, “il folle del rock bitannico”, è contento di tornare in Italia e si ed esprime il suo gradimento per il festival. Una breve pausa e poi si entra in scena per l’encore. Chitarra in acustica più voce e parte una ballata, il ballo dolce e carico di amore di una coppia fra il pubblico la personifica alla perfezione. L’attesa “The drugs don’t work” parte in acustica ed esplode in concerto con tutti gli strumenti. Siamo al culmine, Richard dietro al batterista lo carica e lo omaggia. Si chiude con “Hold on” e la classica “Bitter Sweet Symphony” che strega a 20 anni di distanza come la prima volta. Lunghi e grandi applausi, inchini e gesti soddisfatti del folle e cala il sipario sul prato dello Spazio211.
La serata non è finita qua, il Parco Paccei ha proposto un’ interessante performance spaziale tra giochi di luce e drone music. Lo spettacolo era l’unica data italiana di Roly Porter che accompagnato dal visual dell’artista Marcel Weber a.k.a. MFO ha catapultato il pubblico in una dimensione altra. Parte dello show prevedeva che il pubblico chiudesse gli occhi per lasciarsi andare in un esperienza di deprivazione sensoriale. Musica, rumori, sembra che stia per scoppiare una guerra intergalattica e tu con gli occhi chiusi viaggi nella tua mente con gli effetti prodotti che l’occhio colpito dalla luce proiettata. Con la sensazione di aver viaggiato nel tempo e nello spazio termina il secondo giorno di questo TOdays.
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