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ROLLING STONES: Com'è bella giovinezza che si fugge tuttavia (Recensione Cd) #RollingStonesOnAir

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 17 nov 2017
  • Tempo di lettura: 2 min


ROLLING STONES

ON AIR - A BBC RECORDING

1 CD 2 Versione De Luxe

Polydor /Universal

Release 1 Dicembre 2017

Voto 7,5

di Luca Trambusti

Si é appena smontato il palco di Lucca, loro sono ancora in tour ed ecco che arriva una nuova occasione per parlare dei Rolling Stones. Questa volta si tratta di un progetto discografico, un flashback sulla loro carriera.

“On Air”, questo il nome dell'album è una raccolta di registrazioni risalenti al periodo 63/65 effettuate durante le differenti esibizioni della giovane band nei vari programmi di BBC Radio.

Il disco è disponibile in due versioni una in cd singolo di 18 tracce ed una deluxe di 24 tracce,

Si tratta dunque di un documento sonoro, una testimonianza dei Rolling artisticamente adolescenti, a volte acerbi, a volte più centrati a volte molto coinvolgenti. Quello che ne esce è uno stile musicale tipicamente anni 60 in cui però già è palesato (anche se non completamente cresciuto) lo stile tipico di Jagger e soci. Certo da allora ad oggi, passando per anni ruggenti, la band è cresciuta, ha creato un marchio di fabbrica indelebile e riconoscibile sin dalle prime note. Già allora lo stile della band si intuiva ma ancora non era completo o quanto meno era figlio di quel periodo e questo all'ascolto odierno ne mostra i limiti.

Attenzione però perché questo “On Air” non è banale ma è un ottimo documento d'archivio importante che ci riporta agli albori della band, al suo stile e sopratutto alle sue scelte musicali, segnato dalle cover eseguite. La scaletta del disco (parliamo per completezza della versione de luxe) pesca tra classici r'n'r e brani blues ma presenta anche i primi brani a firma Jagger Richards che iniziavano a comparire.


Nell'album anche alcune tracce ufficialmente inedite solo qualche bootleg le riporta: 3, 5, 8, 15, 16, 27, 28 e 29 (Vedi scaletta disco). Dunque queste chicche possono essere assai interessanti per i fan della band. Alcuni brani non resistono al tempo altri invece hanno una loro freschezza assai interessante. Il suono dicevamo è tipicamente '60, chitarre scintillanti, toni acuti, tutto molto limpido, ritmi veloci e scanditi. Ad arricchire il tutto, l'armonica a bocca che fa subito blues. In formazione ovviamente anche Brian Jones nel suo periodo di massimo fulgore (è scomparso nel 69).

Sebbene gli applausi siano limitati a pochi brani queste sono registrazioni live sia tecnicamente che stilisticamente. Gli arrangiamenti e le esecuzioni sono da considerarsi dal vivo in quanto hanno quella freschezza e quell'immediatezza tipiche dell'esibizione on stage.

Un bel documento che ci riporta alla radice del suono Rolling Stones, un altro tassello che chiude il cerchio del passato della band. Se il precedente album era un tributo attuale al blues, qui andiamo alla matrice di quel suono con una testimonianza diretta.

Da segnalare anche che si è intervenuti tecnicamente sulla qualità sonora delle registrazioni, che sono state completamente smontate (demixed) e riassemblate (mixed) con diversi criteri tecnici e sonori. Quello che invece non poteva e non doveva essere toccato è la qualità artistica di quel suono, la sua essenza e struttura che ben documentano un periodo ed uno stile.

Disponibile anche una versione in doppio vinile.

 
 
 

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