SPONZ FEST: Si è concluso il 28 agosto, circa 20mila le presenze. Le parole di ringraziamento di Vin
- Redazione
- 30 ago 2016
- Tempo di lettura: 2 min

SPONZ FEST
Tutto da scolpire nel cuore...
i capovolgimenti del pensiero...
lo zoccolare dei muli nei vicoli...
la ricreazione del mondo...
e scusate per le foto che non ho fatto
ero troppo intento ad usare gli occhi
L'arrivo del treno, correrci a fianco a cavallo con la musica di Morricone... L'alba a Cairano, il medioevo degli incappucciati, la fanfara. I calitrani, i volontari, il velo di sposa di Mariangela che sventola nel cielo di Andretta, il ritorno di Micah P. Hinson, Mimmo Borrelli, la Consorteria delle Tenebre. I ragazzi di Calitri che fanno il coro dell'Antigone sul Borgo Castello con il Teatro delle Albe. La terrazza di Lecio sul borgo, Cinaski, la notte dei Fante, Paolo Rumiz, il ballodromo, le bande da ballo, Baby Moira e gli Extraliscio, l'Orchestrina di Molto Agevole, il batticulo... Le grotte, le cantine, il banco bar da 80 metri di Enzo Tenore, come un scenografia di Sergio Leone. Giovanna Marini che canta “This land is your land" con Micah, Morandi che canta “La padrona mia", tutto il pubblico che canta Morandi, Ascanio Celestini al bar di Ciccillo, Cicc' Bennet e la sua bodyguard, mister Donat. Matalena che canta “Il naso", il guscio di testuggine di Domenico Quirico che spacca le nostre coscienze, la polvere biblica, i capovolgimenti del pensiero di Moni Ovadia, il pubblico del Goleto che si alza in piedi all'ultima poesia di Kahled Al Nassiry, le magnifiche mura senza tetto del Goleto che amplificano il violoncello di Brunello, che invecchia meglio del vino, Armando "testa di uccello" che declama allo scalo. Lo scalo riaperto. Il cowboy con la sigaretta col bocchino che ci suona dentro... Gavino Murgia travestito da demone della cupa che provoca l'estasi delle baccanti… i cavalli contro luna, lo zoccolare dei muli nei vicoli, i Diables de Catalunya che ci esaltano nel terrore come in un quadro di Bosch, medioevo post atomico tra i vicoli. L'alba. La ricreazione del mondo... E poi il suolo, questa terra da camminare, questo vuoto da riempire di cose che fanno bene, di cose buone. Di cose fatte bene. Con testardaggine. Fare una buona festa ha le sue regole. La prima è scegliere dei buoni invitati. Ho avuto fortuna. Grazie a voi che avete accolto l'invito. Grazie a noi per la passione. Che settimana... Che lutto, ora, il campo vuoto dopo il raccolto. Di nuovo il campo da arare... Però che ricreo... Tutto da scolpire nel cuore Un bacio, e scusate per le foto che non ho fatto. Ero troppo intento a usare gli occhi.
Vinicio Capossela
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