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THE MISSION + THE AWAKENING: Variabili di una fascinazione in nero (Recensione) - #TheMission #TheA

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 19 ott 2016
  • Tempo di lettura: 3 min


THE MISSION - Foto di Marco Ziliani

THE MISSION + THE AWAKENING

Martedì 18 Ottobre

BLOOM

Mezzago (Mb)

di Massimo Pirotta

Voti: 7 e 7,5

Foto di Marco Ziliani - Quando sul palco sale la prima band (The Awakening), il pubblico accorso al Bloom è un bel colpo d'occhio. Non c'è il sold out, ma manca poco. Insomma, c'è la folla delle belle occasioni, quelle da ricordare in futuro. Per gli headliner The Mission, "since 1986", si tratta di dare risonanza alla loro trentennale carriera (questo tour è il più lungo della loro storia). Unica data italiana e quasi un "gioco dell'oca" con il locale che li ospita. Anche la militante brigata rock "Bloomers", nel maggio 2017, dovrà soffiare su trenta candeline. Come da copione, sia sul palco che in platea, il colore predominante è il nero. Indossato come una divisa comportamentale ed esistenzialista. Da subito, il pubblico si avvicina alle transenne, ascolta attentamente, a tratti pare rapito, scatta foto e selfie in continuazione. E' una tribù che non è per niente succube di illusorie semplificazioni. Pare particolarmente esigente in questa voluta e trovata attrazione fatale e nell'identicarsi con i loro beniamini. I quali, non deluderanno aspettative e mandati.


The Awakening è un quartetto guidato da Aston Nyte, voce e chitarra. All'ufficio anagrafe rock risulta "nato" a Johannensburg, South Africa nel 1995. A seguire, cambio di residenza. Dal 2008 di base negli Usa. Con lui ci sono il chitarrista Jeremy Kohnman, la bassista Chela Rhea Haper e il batterista Sevven . Quasi una decina di album all'attivo, antologia inclusa, e dal vivo un gettito fiabesco ed onirico, in tempo reale. Sfumature tenebrose, darkeggianti e funzionali alla creazione di un'atmosfera dagli occhi spalancati. Nyte ha movenze che ricordano il Jim Kerr dei Simple Minds, quello delle origini, quando anche lì ci furono i battiti cardiaci di "Sons And Fascination". The Awakening puntualizzano una trance ipnotica, la nonchalance con il gioco di luci e si mostrano quasi metafisici. La loro esibizione, a tratti, risulta un pò passiva (cioè sfiorano ma non centrano del tutto il bersaglio). In ogni caso, la band possiede più consistenti momenti alti ed è una regina di cuori. Insomma, non bleffa. Lo show è accattivante, trionfo dell'estetizzazione e dei contenuti che prestano orecchio sia alle voci "dall'alidilà che a quelle dell'aldiquà". Voto: 7


"Jupiter", un intro dal sapore mozartiano ad annunciare The Mission (da una costola dei Sisters Of Mercy). Sono in buona forma: più dizioni sonore, perfetto equilibrio tra accenti, pieghe e timbriche. A loro piacimento (e relativo coinvogimento) le luci possono essere chiare ed opache. Forse, etichettarli, ancora oggi come paladini del gothic & dark rock, è un pò fumoso. Piuttosto, si tratta di una formazione, ormai indirizzata verso le onde del classic rock. Che però sa stare alla larga dai tornelli all'entrata e all'uscita di certe reunion. Guidati dagli storici Wayne Hussey e Craig Adams, la performance è scarponi sulle spie, un continuo crescendo, è fantasiosamente programmata tra l'ieri e il domani. E' riuscito sodalizio con i convenuti che fanno loro suggestivi impatti, intonano cori, roteano le braccia, apprezzano "affinità e divergenze" (Cult, Bauhaus e udite, udite, certi frammenti alla U2). Momenti clou, le esecuzioni di "Garden Of Delight", cattedrale melodica, "Severina", impatto istantaneo, "Like A Child Again", gioco di nervi chitarristico, la bellissima "Met-Amor Phosis", cavalcata rock-dance, tra un'ipotetica jungla alla Gun Club e un trailer continuo da B-Movie. Che qui risulta essere un anthem percettivo ed inquieto. Voto: 7,5


The Mission Set List: "Beyond The Pale", "Sergent Kiss", "Swoon", "Tyrany Of Secrets", "Garden Of Delight", "Naked And Savage", "Only You And You Alone", "Severina", "Like A Child Again", "Met-Amor Phosis", "Tower", "Wasteland".

Plus: "Bird Of Passage", "Butterfly On A Wheel", "Hurricane", "Never's Longer Than Forever", "Belief", "Deliverance".

 
 
 

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