THURSTON MOORE: Una proposta con lo stampino (Recensione Concerto) #ThurstonMoore #FestivalRadioOnda
- Redazione
- 25 ago 2017
- Tempo di lettura: 2 min

THURSTON MOORE
+ VANARIN + CLAUDIA IS ON THE SOFA
24 agosto 2017
Festival di Radio Onda D’Urto
Brescia
Voto: 5
Di Francesca Bommartini
Quando sale sul palco Moore, con i tre componenti della band, sono ormai le 22,45. Non dice niente e attacca subito con un pezzo del nuovo album.
É uno di quegli artisti che si propone con lo stampino.
Senza voler nulla togliere alla sua lunga storia, sublimata con i Sonic Youth, il concerto di Brescia viaggia su binari che i critici definirebbero "post rock". L'esperienza, in questi frangenti, con trame strumentali unisoniche, conta più che mai. Lui e la sua band ne mettono sul piatto parecchia, donando un'enfasi credibile a brani che, altrimenti, risulterebbero più noiosi. Certo, non mancano i momento strumentali, ma tutto é filtrato da un'attitudine lo-fi, low-profile. Quindi niente assoli, solo piacevoli fill. Le parti cantate, anzi parlate, sono ridotte al lumicino.
Follie musicali non ce ne sono, al massimo qualche arpeggio a dare maggiore varietà ad una base altrimenti pedissequa, con un basso suonato (con il plettro) continuativamente.
Uno stile che mostra un po' il fianco agli anni che passano. Non mancano però i nostalgici, che probabilmente si sono fermati su una nuvola lontana, e che non sono troppo aggiornati sulla musica pubblicata negli ultimi anni. O forse proprio ascoltando nuova musica hanno sentito il bisogno di tornare all’antico. Che male c’è, in fondo? Nulla, ma non posso fare a meno di dire che c'é musica che invecchia bene, mentre quella di Moore così così.

Anche i pezzi del nuovo album sembrano usciti dalle catacombe. Tutto dritto, diretto. E anche qui non ci sarebbe niente di male, se non fosse che il feeling con il resto della band si dimostra solo a livello formale.
Prima di Moore convincente – ed intensa – la prova dei Vanarin, gruppo bergamasco/milanese che suona un indie rock che arriva subito al punto. Molto più vivaci degli esimi successori, hanno goduto di una buona attenzione – anche numerica – da parte del pubblico. Altrettanto, purtroppo, non si può dire per la talentuosa Claudia is on the Sofa. Bresciana, Claudia sale sul palco da sola dinanzi ad una cinquantina di persone (pochissime in uno spazio come quello concertistico del festival). Forse non l’ha aiutata il fatto di proporsi in solitaria, solo chitarra/effetti e voce. Resta il fatto che restano apprezzabili tanto i brani più cantautorali quanto quelli più sperimentali, che sorreggono la sua vocalità, cantilenante e decisa.
Comments