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VINICIO CAPOSSELA: L'estate all'insegna del Combat Folk #VinicioCapossela #CombatFolk

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 28 lug 2017
  • Tempo di lettura: 2 min


Foto di Sebastiano Bongi Toma

VINICIO CAPOSSELA

“COMBAT FOLK”

FESTAMBIENTE

7 AGOSTO 2017

RIPESCIA (Gr)

Le date denominate “Combat folk”, sono rivincite all’aperto in contesti molto popolari dedicati al folk e alla terra, che celebrano il disco “Canzoni della Cupa” dopo i due tour “Ombra” e “Polvere”:

7 agosto a Festambiente a Ripescia (GR),

10 agosto al Carpino Folk Festival di Carpino (FG),

11 agosto in Largo Garibaldi a Guardiagrele (CH)

1 settembre all’Umbria Folk Festival di Orvieto (TR).

Il “Combat folk” arriverà il 26 agosto anche allo Sponz Fest, l’evento originante in Alta Irpinia, di cui Capossela è direttore artistico, che giunge quest’anno alla sua quinta edizione e si svolgerà dal 23 al 27 agosto con il titolo "All'Incontre'R - Rivoluzioni e mondi al rovescio".

Le date “Combat folk” fanno parte di “Atti unici e qualche rivincita”: non un tour, né uno spettacolo che si ripete, ma un esercizio di eclettismo.

«L’atto unico è come una piroetta, un prototipo - scrive Vinicio Capossela - Una barchetta di carta che si mette in acqua e poi si capisce se affonda quando non c’è più tempo per salvarla o per riprovarci. E’ una disciplina che educa a non mettere da parte nulla. Come il potlach, la distruzione rituale dei beni. Come i castelli di sabbia, edificare qualcosa che verrà immediatamente cancellato dalla prima mareggiata. Non si fa a tempo di capire cosa è davvero successo, che ecco, è già finito. Si riconosce dalla coda, ed è un pesce che si immerge veloce. Per darci il giusto di rimettersi di nuovo, subito a pescare».

Quella di Vinicio Capossela è infatti un’estate all’insegna dell’eclettismo nei luoghi più suggestivi d’Italia, dove mette in scena tutta la sua creatività in campo musicale: dai duetti, all’orchestra, ai brani corali fino alle rappresentazione più immaginifiche dell’Odissea dell’artista.

Diversamente dal luogo chiuso del teatro, dove si crea la sospensione dell’incredulità, i luoghi aperti rappresentano per Vinicio Capossela la nostra natura effimera e possono essere conquistati solo di volta in volta, con «il massimo sforzo per il massimo risultato». Si tratta quindi di esercizi per contrastare la ripetizione, dando seguito e rivincita a diverse passioni che proseguono ostinate negli anni.

Con “Atti unici e qualche rivincita” Vinicio Capossela pesca nel proprio passato, fa tesoro dei tanti anni di carriera e ne approfitta per organizzare nuovi incontri con vecchi compagni di viaggio o con avventurieri freschi d’incontro.

A proposito dei concerti “Combat folk” VINICIO CAPOSSELA afferma: «Si tratterà di concerti di “Combat folk”, in cui la musica, più che la scenografia o l’evocazione teatrale è protagonista. Una formazione a due trombe, con propulsione a tamburo e pompa di contrabbasso, schitarrante di ballate, violino e serenate, al grido di battaglia di “All’incontrè ‘R”, come il festival sponzante nelle terre che questa musica ha generato. Per rivoltare la polvere!».

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